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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Elisabetta e Silvia in visita al Camp Nou di Barcellona
NEWS

Un anno rivoluzionario: dalla prima penalizzazione al primo posto. L'Arezzo riscrive la storia

Il 27 novembre 2017 il tribunale federale nazionale infliggeva alla società la decurtazione di 2 punti in classifica. Fu l'inizio di una spirale di ansie, polemiche, veleni che hanno rischiato di pregiudicare il futuro. Invece una concatenazione di eventi più unica che rara ha consentito al club di riprendere il cammino e di ritrovare una salutare normalità. Oggi si può tornare a sognare un rinforzo decisivo dal mercato. Tenendo bene a mente, però, gli insegnamenti del recente passato



Il 27 novembre di un anno fa il tribunale federale nazionale infliggeva all'Arezzo 2 punti di penalizzazione: fu l'inizio di uno stillicidio che durò fino al termine del campionato, quando davanti alla classifica amaranto arrivò a comparire un inquietante e tremendo -15.

Tutti ricorderanno le scadenze amministrative saltate a pie' pari e anche la grottesca sentenza di maggio, quando la giustizia sportiva restituì alla società 2 punti inutili, quasi a presa di giro. L'ultima giornata era già stata disputata e la squadra aveva vinto la sua battaglia totale, salvandosi sul campo senza neanche passare dai play-out.

In questo giorno di questo mese, nel 2017, l'Arezzo cominciò ad avvitarsi in una spirale di ansie, polemiche, veleni che hanno rischiato di pregiudicarne il futuro. Sembrava impossibile venire fuori dal pantano, sembrava scontato chiudere di nuovo la baracca e ricominciare dai campetti di periferia.

Invece una concatenazione di eventi più unica che rara ha consentito al club di riprendere il cammino, di rimettere in sesto le casse sociali e di tornare a coltivare le ambizioni che questa piazza merita di avere.

Oggi, 27 novembre 2018, l'Arezzo è primo in classifica, gioca in modo piacevole, vince le partite, porta duecento persone in trasferta e sempre più di duemila in casa. Ha un tecnico che si sta dimostrando un degno successore di Pavanel, un gruppo di giocatori affiatati e una società che ha restituito all'ambiente quella normalità che rappresenta il valore più importante.

Se dicembre confermerà il responso che il campo ha dato finora, allora la prossima campagna trasferimenti potrebbe farsi molto interessante, perché un rinforzo di valore fa sempre piacere. Tenendo bene a mente, però, gli insegnamenti del recente passato.

 

scritto da: Andrea Avato, 27/11/2018





Corsa, qualità, organizzazione: l'Arezzo è in testa

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