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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Pepone durante il suo addio al celibato
NEWS

Dall'esordio di fuoco al ritorno con il cuore. Pelagatti, trent'anni colorati d'amaranto

Il difensore oggi fa cifra tonda e festeggia un compleanno speciale. Aretino, tifoso dell'Arezzo da sempre, al termine della trafila nelle giovanili debuttò in prima squadra nel gennaio del 2009 a Cava dei Tirreni, in una domenica a dir poco movimentata (la partita finì 2-2). Quest'estate, dopo due stagioni da titolare in B al Cittadella e tre promozioni conquistate in carriera, ha scelto di rientrare a casa. E i risultati, per adesso, gli stanno dando ragione



Carlo Pelagatti oggi compie 30 anniUn aretino in squadra non è cosa consueta. Carlo Pelagatti ha infranto un piccolo, grande tabù e ha scelto di rimettersi addosso la maglia amaranto nel momento clou della carriera, dopo due stagioni da titolare in serie B con il Cittadella e tre campionati vinti con Bassano, San Marino e Ascoli.

Avrebbe potuto andare a giocare in diversi altri posti, invece è tornato a casa, nonostante il progetto Arezzo, dopo la battaglia totale e la rifondazione, presentasse fisiologici margini di rischio. Per adesso ha avuto ragione lui: titolare inamovibile a suon di prestazioni e un feeling speciale con la piazza, come si conviene a chi ha il privilegio di militare nella squadra della propria città, per la quale ha sempre tifato dalla curva (lui e Samuele Sereni si sono visti spesso sui gradoni della sud pure nel recente passato).

Cutolo, Luciani e Foglia sono i tre capitani della rosa e i galloni se li sono conquistati con l'anagrafe, la militanza e le presenze. Pelagatti è una sorta di capitano aggiunto, in virtù del luogo di nascita, della carta d'identità e di un'aretinità calcistica cominciata ormai quindici anni fa nelle giovanili e che arrivò al culmine il 12 gennaio 2009.

 

 

Quel giorno Cari lo fece debuttare in una infuocata trasferta a Cava dei Tirreni: finì 2-2, Martinetti segnò il suo ultimo gol in amaranto, Chianese mise dentro uno dei suoi rigori da cecchino, Paoletti parò due penalty ma il secondo venne ribattuto in rete proprio al novantesimo. Ne seguì un rientro negli spogliatoi molto movimentato, con colpi proibiti e offese di ogni tipo.

Da lì in avanti sono successe molte cose, Pelagatti si trasferì alla Sangiovannese e, oltre ai club già citati, ha militato anche nel Catania, facendosi una bella dose di esperienza, che poi è uno dei motivi per cui la dirigenza attuale lo ha riportato qua, presentandolo al pubblico la notte dell'amichevole con la Fiorentina, ad agosto.

Con un triennale firmato e depositato in Lega, il numero 6 si candida a diventare uno dei giocatori di riferimento del prossimo futuro, insieme ai compagni della vecchia guardia e a qualche giovane che sta venendo su molto bene. Nel frattempo oggi, giorno in cui riprendono gli allenamenti dopo la pausa, può godersi una bella festa di compleanno.

Pelagatti sa che il ruolo del profeta in patria è scomodo da sempre e che, ai primi scricchiolii, l'aretinità diventerebbe un'aggravante. Ma a 30 anni le spalle sono abbastanza larghe per correre il rischio. Anche per questo, tanti auguri!

 

scritto da: Andrea Avato, 08/01/2019





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