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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
i geometri di Arezzo campioni d'Italia
NEWS

Orgoglioso, tenace ma più lento e meno brillante. L'Arezzo sta tirando un po' il fiato

Gli amaranto hanno smarrito un po' di quella vivacità esibita fino a novembre, quando aggredivano spazi e avversari con una qualità di palleggio encomiabile. Episodi, calendario, assenze hanno pesato e a Vercelli, per la prima volta, si è avuta la sensazione che di fronte ci fosse una squadra più forte. Restano i dati positivi emersi nel primo tempo e i segnali di vitalità di qualche singolo, con il mercato che potrebbe portare innesti preziosi per Dal Canto



Nello Cutolo sconsolato dopo la palla gol sventata in extremis1. A vederla da fuori sembra che l'Arezzo abbia perso smalto, brillantezza, velocità. Fino a novembre giocava, correva, muoveva palla con padronanza, attaccava spazi e avversari. Poi, un po' perché in squadra non ci sono robot, un po' per mille altri motivi (episodi, calendario, assenze), è stato un altro Arezzo. Tenace, orgoglioso, con sprazzi di qualità ma più lento e macchinoso. A prescindere dal risultato finale.

2. Gli acciacchi qualcosa hanno tolto e stanno togliendo: ieri Buglio e Luciani hanno giocato in condizioni non al top, Tassi, Basit e Salifu erano tutti reduci da problemi, Belloni stava a casa. Alla lunga l'organico corto porta via punti preziosi.

3. Il paradosso sta anche qui: la rosa è larga, ma gli elementi che vengono utilizzati con frequenza e assiduità sono una quindicina più o meno. Per Dal Canto non è semplice barcamenarsi tra questi due estremi.

4. L'Arezzo ha perso il primo confronto diretto della stagione (contro la prima in classifica). E per la prima volta dal campo (sintetico) è venuta su la sensazione che di fronte ci fossero avversari più quadrati, più brillanti, più bravi nel muovere la palla. In due parole: più forti. Non era mai successo né contro la corazzata Entella né a Piacenza né con la Carrarese né con i bianchi all'andata. Adesso questo 1-0 va metabolizzato in fretta.

5. Prestazione e risultato sembrano un crocevia per decidere una volta per tutte cosa farà l'Arezzo da qui a giugno: punterà ancora più in alto (e quindi si muoverà di conseguenza sul mercato) o resterà una splendida outisder (che viste le premesse potrebbe anche andare bene)? Lo vedremo, fermo restando che la gente ha l'acquolina in bocca, mentre la società deve muoversi secondo i bilanci. Anche a costo di scontentare la piazza. Meglio un altro campionato di vertice l'anno prossimo che svenarsi ora per andare in crisi a luglio.

 

 

6. In ogni caso Dal Canto, che a fine partita esibisce sempre un'invidiabile lucidità, ha ragione: ''Abbiamo perso una partita, non una finale''. Impossibile dargli torto.

7. Finché ha avuto gamba, Remedi ha fatto vedere cosa e quanto può portare a una squadra con le caratteristiche dell'Arezzo. Brunori è uno di quegli attaccanti utilissimi pure quando non segnano. Persano da qualche settimana è in letargo: le parole di Pieroni forse potrebbero dargli un aiuto. A Cutolo manca un gol segnato da titolare: stranezze del calcio. 

8. Possiamo comunque tenerci stretto un buon primo tempo e quella ripartenza da applausi (Remedi-Brunori-Cutolo) che sembrava l'azione Cannavaro-Gilardino-Del Piero dei mondiali 2006...

9. E' un campionato anomalo dall'inizio, che non si sa dove andrà a parare né con quali regole. Una roba mai vista: il Matera da settimane fa giocare la Berretti, ci sono società iscritte senza fideiussione, non si sa quante squadre saliranno di categoria, la Pro Piacenza addirittura voleva schierare un'armata brancaleone di ragazzini pescati all'ultimo momento. E la classifica è sub judice al di là dei recuperi ancora da disputare.

10. Una chiosa sul caso Pro Piacenza: su Pannella, su chi l'ha aiutato a mettere in piedi la farsa, sui genitori dei ragazzini la pensiamo tutti allo stesso modo. Ma chi o cosa spinge Riccardo Maspero, ex calciatore di serie A, professionista con una carriera di tutto rispetto, a prestarsi a questa buffonata? 

 

scritto da: Andrea Avato, 21/01/2019





Pro Vercelli-Arezzo 1-0
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