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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessandro e 50 anni di fede amaranto
NEWS

Che sia una vera giornata amaranto! Sciarpa, biglietto e un derby da vivere con il cuore

Stop ai discorsi: oggi è il giorno della gara più attesa, il giorno del ringraziamento per una società che ha saputo fare un buon mercato, il giorno del sostegno per una squadra che viene da due vittorie di fila e che vuole restare in alto, il giorno dell'adesione per la campagna tesseramento di Orgoglio Amaranto. Non è soltanto una partita, è un'esperienza sensoriale. Da affrontare tutti insieme



Che dire: si potrebbero usare talmente tante parole per parlare della partita di oggi e dell’importanza che ha, che non me ne viene in mente neanche una. Anzi, una sì: Derby. Con la D maiuscola e con la D come discorsi, quelli che lasciano il tempo che trovano ogni minuto che ci si avvicina al fischio d’inizio, quelli che in campo non contano più nulla, quelli che lasceranno spazio ai fatti com’è sempre stato e sempre sarà. Discorsi pochi, quindi: i fatti dicono che fin qui l’Arezzo ha lavorato bene, con una prima metà di stagione vissuta da protagonista, e che si è mossa egregiamente sul mercato di gennaio, inserendo giocatori funzionali in ruoli chiave, sfoltendo dove necessario e soprattutto dando un segnale di solidità quasi commovente, per noi abituati ormai a non vedere uno straccio di programmazione da decenni, resistendo alla tentazione di monetizzare subito dalle cessioni di Basit e Buglio.

 

I fatti dicono anche che abbiamo vinto due partite consecutive subendo 0 gol, giocando bene come in un altro derby con il Pisa e molto meno bene come ad Arzachena, sfruttando gli episodi con il cinismo dei grandi, vincendo, per l’appunto, un altro derby appena una decina di giorni fa. Arezzo, sappiamo come si fa… Ripetiamoci! Oggi i fatti dobbiamo farli anche noi, ancora una volta e ancora di più, come tifoseria e come città: il record stagionale di presenze va abbattuto e almeno la curva va riempita, un muro amaranto che spaventi la Lupa ed esalti il Cavallino. Non ci sono scuse, neanche il maltempo, che anzi rafforza l’immagine del derby come battaglia da vincere col coltello tra i denti, come lotta nell’acquitrino da cui uscire sporchi di terra e fango da capo a piedi.

 

Bando alle chiacchiere e azioniamoci concretamente: tra le cose da fare, per esempio, c’è il rinnovo del tesseramento a Orgoglio Amaranto, per poi entrare con buon anticipo in curva, come richiesto dai gruppi, per partecipare alla coreografia. Facciamoci trovare preparati, diamo un segno ancor più tangibile della nostra vicinanza a tutto ciò che ruota intorno all’Arezzo. Il botteghino apre alle 13.30: chi non ha fatto il biglietto in prevendita ci vada per tempo, poi via tutti verso le entrate, giriamo il tornello ed entriamo, con l’idea di vedere la partita ma soprattutto di viverla. E surclassiamo i tifosi ospiti, che saranno appena duecento, per dimostrare ancora una volta di essere superiori sui gradoni e per aiutare gli amaranto a esserlo anche in campo, dove poi tutto sommato conta di più si vogliamo provare a disegnare una classifica ancor più bella di come già è. Il Siena non perde in campionato da due mesi, sarà anche l’ora no? Noi ancora non abbiamo mai vinto tre partite consecutive, che sia il momento?

 

Non ci sono tante altre parole da dire, non molti altri discorsi da fare... Oggi se li porta via il vento, la pioggia, l’arbitro che dà il via alla contesa, ogni rimbalzo del pallone. La sciarpa è pronta, il biglietto pure, facciamo che sia una giornata amaranto di nome e di fatto, diamo colore a questa giornata grigia, diamole dei suoni ben precisi, i tamburi e i battimani, i cori da cantare incessantemente, il boato, si spera, dopo un nostro gol. Poi tocchiamo ferro, beviamoci una birra per schiarirsi la gola, annusiamo l’odore dell’erba bagnata. La chiamano partita, ma è un’esperienza sensoriale, migliore di qualsiasi divano e qualsiasi tv. Allora forza, tutti allo stadio, tutti a sostenere gli amaranto, tutti uniti per battere il Siena!

 

scritto da: Luca Amorosi, 03/02/2019





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