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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Motivazioni a mille, qualità anche. Il Piacenza non molla l'obiettivo della promozione diretta

Gli emiliani sono a -3 dalla capolista Entella e il presidente Gatti ha ribadito che la corsa al primo posto non è chiusa. Franzini, alla quarta stagione in biancorosso, ha a disposizione una rosa di alto livello, rinforzata a gennaio dagli arrivi di Perez, Terrani e soprattutto Ferrari in attacco (già 6 gol segnati). Domani probabile 4-3-1-2 con l'ex Corradi in campo. Per il Piacenza cinque vittorie nelle ultime sei giornate e solo due sconfitte in trasferta in campionato. Ma i precedenti dicono che il Comunale è sempre stato un campo ostico



Nel match del Comunale di domani sera, l’Arezzo di mister Dal Canto affronterà il lanciatissimo Piacenza. Gli emiliani del patron Marco Gatti sono attualmente secondi in classifica, con 55 punti, a -3 dalla capolista Virtus Entella.

 

LA COSA DA SAPERE. Il Dg emiliano Luca Matteassi, ex bandiera del club, a gennaio ha chiuso alcune operazioni, soprattutto nel reparto offensivo, per cercare di puntellare e rafforzare ulteriormente la squadra. Sono arrivati il difensore Bachini (’95 Spezia), l’eclettico Corsinelli (’97 dalla FeralpiSalò, ma proprietà Genoa), mentre in attacco hanno vestito la maglia biancorossa Terrani (’94 Perugia), Franco Ferrari (’95 Brescia) e Leonardo Pérez (’89 Cosenza). Hanno lasciato l’Emilia Spinozzi (Teramo), Fedato (Trapani), Romero (SudTirol) e Pesenti (Pisa).

 

ALLENATORE. In panchina, da quattro stagioni a questa parte, siede Arnaldo Franzini. Classe ’68, piacentino di Vernasca, nella sua carriera ha già quattro promozioni all’attivo: due in Lega Pro, una in serie D e una in Eccellenza. Prima dell’esperienza in biancorosso aveva condotto i cugini della Pro Piacenza ad una storica promozione in terza serie e ad una miracolosa salvezza ottenuta partendo dal -8 in classifica. Allenatore “part-time”, ha deciso di non lasciare il lavoro di agente assicurativo che aveva fin dall'inizio della sua carriera in panchina. Franzini è considerato tra i migliori in terza serie e per molti addetti ai lavori pronto al salto di categoria: preparato tatticamente, tecnicamente valido, carismatico.

 

Arnaldo Franzini, allenatore del PiacenzaFORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata col 4-3-1-2: Fumagalli; Corsinelli, Bertoncini, Pergreffi (Silva), Barlocco; Nicco, Della Latta, Porcari (Marotta); Corradi (Sestu); Ferrari, Terrani.

 

PUNTI DI FORZA. Senza considerare l’ex di turno Mattia Corradi (’91), che sta disputando una buonissima stagione, condita da 4 reti, tra i giocatori da tenere d’occhio c’è l’esperto portiere Ermanno Fumagalli (classe ’82), estremo difensore bravo a guidare il reparto, reattivo, ottimo para rigori; la mezz’ala Gianluca Nicco (’88), esperto, dinamico, dotato tecnicamente, pericoloso al tiro e discreto assist-man, già in rete in tre occasioni in questa stagione; Simone Della Latta (’93), centrocampista di struttura fisica, abile nella gestione della palla e dotato di un discreto piede, prezioso in fase di chiusura e impostazione, è jolly prezioso nello scacchiere piacentino, infatti può giocare tranquillamente anche come centrale di difesa o da trequartista; infine il nuovo acquisto Franco Ferrari (’95), arrivato a gennaio dal Brescia, ex Pistoiese, ”el Loco” è forte fisicamente, ottimo in area di rigore, agonisticamente cattivo, destro naturale, ha già realizzato 6 reti in 10 partite, anche se 4 su rigore.

 

PREGI E DIFETTI. Quella di sabato scorso sulla Pistoiese (1-0, rete di Ferrari nei minuti di recupero) è la quinta vittoria in sei partite, unico neo la sconfitta di Chiavari con l’Entella, distante ora, dopo questo bel filotto e dopo il recupero dei liguri con la Pro Vercelli, solo 3 punti. Il Piacenza è formazione propositiva, che riesce durante la partita a tenere in mano il pallino del gioco, solida, arcigna e matura per recitare un ruolo da protagonista in questo campionato: si trova al vertice non per caso. La società, dal suo ritorno in terza serie, ha cercato ogni anno di migliorare la squadra inserendo giocatori qualitativi e utili al progetto di crescita. Per questo in estate sono arrivati Nicco, Porcari, Marotta, Sestu e il giovanissimo Sylla.

A gennaio la dirigenza ha deciso di rivoluzionare il reparto offensivo, che non aveva convinto appieno, inserendo tre giocatori dalla cadetteria, molto importanti in categoria: Pérez, Terrani, ma soprattutto Ferrari che ha avuto un importante impatto sulla squadra, sia a livello realizzativo, che a livello di gioco.

 

Franco Ferrari, prelevato a gennaio dal BresciaLa difesa è reparto navigato, che sta avendo un discreto rendimento e le 26 reti al passivo, le stesse dell’Arezzo, lo stanno a dimostrare. Viste le buone prove di Pergreffi e Bertoncini ha perso la maglia da titolare capitan Silva, che oltretutto in stagione sta avendo diverse noie muscolari. Terza linea forte fisicamente con quattro centrali di livello per la categoria, pericolosi anche in chiave offensiva quando salgano sulle palle inattive. Sulle fasce la spinta arriva soprattutto a sinistra dove Barlocco si fa apprezzare quando riesce ad appoggiare la manovra.

In mediana la qualità la fa da padrona. È la zona di campo dove Franzini ha maggiori scelte e sicuramente gli uomini, a livello di qualità, migliori. Il reparto ha giocatori (Corradi, Nicco, Della Latta, Marotta, Sestu) bravi tecnicamente, temibili sotto porta, abili nel giro palla, ma che in fase di non possesso potrebbero andare in difficoltà perché a parte Porcari non dispone di giocatori di rottura. A livello qualitativo non solo uno dei migliori reparti del girone, ma anche dell’intera serie C.

In avanti dovrebbero partire dall’inizio Terrani (rapido, tecnicamente valido) e Ferrari. Completano il reparto giocatori come Di Molfetta, che domenica si è guadagnato il rigore decisivo, Pérez (centravanti esperto, bravo in area di rigore) e Sylla. In avanti è appena rientrato un giocatore importante come Corazza, ancora lontano da una condizione accettabile, che sta recuperando da un fastidioso infortunio che lo ha tenuto fuori per gran parte della stagione.

Lontano dal Garilli, il Piacenza ha raccolto 7 vittorie, 6 pareggi e solo 2 sconfitte. Cammino che ne fa assieme al Pisa, la miglior squadra da trasferta dell’intero campionato. Sarà quindi una partita da affrontare col giusto piglio, senza timori, di fronte ad un avversario che arriverà al Comunale per cercare la piena posta in palio. La squadra è in fiducia, sicura dei propri mezzi, consapevole ancora di poter raggiungere la promozione diretta. Ne è convinto soprattutto patron Gatti che in settimana ha caricato squadra ed ambiente: “Lo dico da settimane: abbiamo la possibilità di giocarci la B fino all'ultimo e dobbiamo farlo. In questo momento il discorso spareggi non lo voglio nemmeno prendere in considerazione".

 

ULTIMO PRECEDENTE. Risale allo scorso 28 gennaio, quando gli emiliani si imposero per 2-1 grazie alle reti di Corazza e Corradi e rete amaranto firmata da Moscardelli. E' l'unico successo piacentino ad Arezzo in tutta la storia. All’andata i ragazzi di Dal Canto si imposero con un secco 2-0 firmato da Sala e Brunori.

 

scritto da: Mauro Guerri, 22/03/2019





Piacenza-Pistoiese 1-0, la sintesi della partita

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