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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Massimiliano e una maglia per ricordo
NEWS

Più che un minitorneo, un terno al lotto. Ecco perché i play-off non sono roba seria

Il calendario tradisce la volontà della Lega di fare tutto in fretta. Partite ravvicinate, il controsenso dei supplementari e la possibilità che dal 20 maggio le squadre reduci dalla Coppa Italia facciano valere la loro freschezza. L'unica speranza è che per una volta il Palazzo si ricordi dell'ingiustizia subita dall'Arezzo nel 2006 e ponga riparo con un piccolo risarcimento



i play-off di serie D governati dall'incertezzaSaranno pure una cosa seria, questi play off di serie D, ma dalle modalità di organizzazione sinceramente non si direbbe. Non offrendo più la certezza di un posto tra i professionisti come è avvenuto lo scorso anno, la Lega Dilettanti ha scelto la strada di velocizzare al massimo il loro svolgimento, visto che per le società diventa quasi una scocciatura e soprattutto spese in più per tenere ancora ad allenarsi i propri calciatori. Per questo tre squadre su quattro di ogni girone se la caveranno in tre giorni, con i turni eliminatori a eliminazione diretta in gara unica ed in casa della meglio piazzata in campionato, alla quale alla fine dei supplementari basterà anche un pareggio. Già questa è una prima stortura. Se si gioca ogni tre giorni, mettere i supplementari è un assoluto controsenso: una squadra che dovesse trovarsi a giocarli per due volte tra domenica e mercoledì, come si presenterà alla domenica successiva, magari trovando un avversario fresco che viene dalle semifinali di Coppa Italia? Altro aspetto che non va dimenticato, infatti, è che in ogni turno successivo alla fase del proprio girone vedrà l'inserimento di una delle prime tre di Coppa Italia, che arriverà quindi più fresca e che, come ha dimostrato il Rimini l'anno scorso, potrebbe essere favorita. La mia idea, quindi, è che non si debba caricare di troppe aspettative questo mini torneo che, per come è organizzato, rischia di essere più un terno al lotto che non un premio alla squadra migliore. Per eventuali ed improbabili ripescaggi, come il comunicato della Lega chiarisce bene, il requisito unico sarà l'accesso ai play off, e poi saranno altri i criteri che verranno adottati sui quali indubbiamente gli amaranto avranno, o per meglio dire avrebbero, molte carte da giocare. Una su tutte: riportare l'Arezzo tra i professionisti sarebbe un piccolissimo modo per risarcire alla città un grande danno, quello inflitto con la penalizzazione definita poi ingiusta in sede penale dalla stessa Federcalcio che costò agli amaranto la retrocessione. Bene hanno fatto i tifosi a rimarcare questa ingiustizia con la loro presenza a Milano qualche settimana fa, ma è facile accorgersi che di questo nessuno, neanche tra gli organi di informazione nazionali, vuole parlare. Non si può neanche obiettare che quella attuale è un'altra società e quindi non ha diritto al risarcimento, perché se è vero che Palazzi per il calcioscommesse ha deferito società come Ancona e Mantova, fallite e rinate dai dilettanti, allora deve valere anche il principio inverso. A proposito di deferimenti, mi ha sorpreso più di ogni altra cosa leggere il nome di Maurizio Sarri tra quelli messi a processo dalla procura federale. Sulle sue qualità di allenatore, per me buonissime, ognuno avrà il suo parere, ma che sia uno che vende o aggiusta le partite credo che nessuno che lo conosce possa crederlo.

 

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino

 

scritto da: Luca Caneschi, 10/05/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Giotto, il 10/05/2012 alle 12:17

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Condivido la valutazione su Sarri. Credo che lui, come molti altri, siano incappati nel meccanismo della NON denuncia. Se ho capito bene questa indagine federale, vengono accusati e puniti anche chi sapeva e non ha denunciato.

Poi bisognerà intendersi (e forse sarà la tesi difensiva di molti) su cosa vuol dire SAPERE. Cioè se viene accusato anche chi SI IMMAGINAVA QUALCOSA e HA SENTITO VOCI DI ALTRE VOCI, ma comunque ha avuto una condotta corretta. Purtroppo nella giustizia sportiva non basta e prima vieni punito, poi devi dimostrare la tua estraneità.

Commento 2 - Inviato da: Andrea Avato, il 10/05/2012 alle 12:33

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Sarri è stato deferito per omessa denuncia in relazione alla partita Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010. Stamani leggevo i verbali dell'interrogatorio del difensore Conteh, che su Sarri ha detto: "...a un certo punto si è girato verso di noi che stavamo in panchina e ha detto ma non dovevamo pareggiare?..."

Il senso della frase, ammesso che Sarri l'abbia mai pronunciata, può essere interpretato in cento modi. Ma la giustizia sportiva certe sottigliezze nemmeno le considera: sei colpevole fino a prova contraria. Io penso che tanti di questi deferimenti si chiuderanno con condanne pesanti. Il pesce piccolo si cucina meglio.

Commento 3 - Inviato da: bravoo, il 10/05/2012 alle 16:17

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TUTTI IN PENSIONE...UNA VENTATA DI GENTE GIOVANE...PER RISANARE....A CASA STI PAPPONI...