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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Paolo a Pointe du Raz in Bretagna - Francia
NEWS

Belle partite, gol da favola e grandi numeri. Arezzo, reset totale e crederci fino alla fine

Cara curva Minghelli, ci vediamo il prossimo fine settimana. Ai play-off ci arriviamo da imbattuti in casa: l'ultima sconfitta è dell'anno scorso, 0-1 con il Monza il 17 aprile, una data che qua è ricordata sempre malvolentieri. In questa stagione abbiamo visto grandi azioni, una squadra che ha sempre giocato a calcio, reti bellissime e qualche rimonta di troppo. Ma storcere il naso sarebbe sbagliato: dobbiamo invece aggredire gli spareggi e giocarli senza paura. Magari, con una curva sud piena come non mai



Ciao, curva Minghelli, ci vediamo presto. E saranno playoff, la prossima volta. Molto probabilmente ci vedremo già domenica 12 maggio (o sabato 11 in caso di anticipo), non sappiamo ancora contro chi, ma quello che conta è che ci arriviamo da imbattuti in tutto il campionato, anzi, da imbattuti da oltre un anno solare. L'ultima volta che un'avversaria è uscita dal Città di Arezzo coi 3 punti era martedì 17 aprile, che qui è una data sempre malvolentieri ricordata: Monza corsaro 1-0 con gol dell'ex di Mendicino, uno che quando è andato via da Arezzo nessuno si è strappato i capelli ma che aggiungiamo alla lunghissima lista di quelli che ci hanno segnato una volta partiti da qua. Vabbè.

 

E comunque quello del 2018 era stato un dolce aprile: nell'arco di un mese, una squadra data per morta e sepolta si è presa gli scalpi di Livorno, Siena e Pisa, per chiudere poi con quel dolce, dolcissimo 5 maggio di Carrara, dove l'ultimo assalto della "battaglia totale" si rivelò il più bello di tutti. Cutolo, Cutolo, Moscardelli, Cellini. Quattro partite, quattro vittorie con identico punteggio, 1-0 con gol di un attaccante. E allora ricordiamoceli, anni come questo, perché da queste parti non siamo abituati ad avere navigazioni tranquille, e non siamo abituati a non perdere mai in casa. Ricordiamoceli quando ci viene da storcere il naso di fronte ad un passaggio sbagliato, o ad un gol che sembrava già fatto, perché lo scorso anno siamo stati col fiato sospeso per un mese dopo uno 0-0 a Pontedera, e perché ancora è passato troppo poco tempo da quando le nostre avversarie si chiamavano Casacastalda o Jolly Montemurlo, Deruta o Sporting Trestina.

 

 

Ricordiamoceli perché questa squadra ha sempre giocato a calcio, in casa e in trasferta, ed è la squadra che ha perso meno partite di tutti nel proprio girone. Ok, direte voi, è anche una squadra che troppe volte si è fatta rimontare. Lo sappiamo, ed è inutile continuare a girare il dito nella piaga. Eppure possiamo essere certi che l'Arezzo è una squadra che nessuno sarà contento di incontrare ai playoff che inizieranno il 12 maggio. Perché non è bello fare i nomi dei singoli ma l'Arezzo ha ottime individualità. Perché mi mangio il cappello se nessuno di quelli che quest'anno hanno indossato la maglia amaranto non giocherà presto in categorie superiori.

 

Perché la stagione al Città di Arezzo, anzi, al Comunale, si è aperta con un 2-1 all'Arzachena con vittoria in rimonta al 94esimo e si è chiuso con un 2-0 al Gozzano in una partita che non è stata niente di che, e in mezzo a tutto ciò l'Arezzo ha collezionato risultati di assoluto spessore: il 3-1 alla Pro Vercelli in una partita bellissima, il 2-0 a Piacenza, un 2-2 con l'Entella che per un tempo è stata messa sotto, l'1-0 al Pisa, il 3-2 di Alessandria con quei tre gol di altra categoria, così come lo è stato quello del momentaneo vantaggio nell'1-1 di nuovo contro il Piacenza. E allora, adesso che ai playoff ci siamo, andiamoci tutti senza paura, consapevoli dei nostri mezzi. Se c'è una cosa che non costa niente è crederci fino alla fine: non c'è un solo motivo per cui non dovremmo farlo, tutti. Ciao, curva Minghelli, ci vediamo presto. Il sogno è di vederti piena come non mai.

 

scritto da: Roberto Gennari, 03/05/2019





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