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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Serena e Ely
NEWS

Questa giornata non finisce mai: quanto cresce l'attesa... E finalmente c'è il grande pubblico

Tutti i tifosi amaranto stanno facendo il conto alla rovescia per la partita di stasera: basta una parola, una bandiera al balcone, una telefonata e il pensiero corre allo stadio. Lucidi in campo, pieni d'adrenalina fuori: questa la ricetta per vivere una grande notte di calcio a fianco dell'Arezzo. Alle 13 già venduti 3.932 biglietti



Alzi la mano chi ha dormito stanotte. Ora invece alzi la mano chi in questo momento non ha che un solo pensiero in testa, mentre il resto dei minuti, delle ore, della giornata scorre via sullo sfondo quasi che non fosse affar nostro, roba che ci compete. Il figlio da portare a scuola, il compito in classe, il lavoro, la fila allo sportello, la pausa pranzo, il pit stop al distributore, il salto dalla nonna per vedere come sta, il compleanno dello zio o il caffè al bar. Si fa tutto, certo, come sempre, quasi come fosse un giorno normale, però lì in agguato c’è sempre e solo quel chiodo fisso: Arezzo 20.30 stadio Curva Sud playoff… Sono queste le parole chiave e basta nulla per ripensarci e perdere il filo di tutto il resto della giornata che scivola via len-ta-men-te in attesa di ciò che davvero le darà un senso, si spera il più bello possibile.

Basta davvero nulla, il giornale aperto alla pagina giusta, vedere una delle tante bandiere fatte sventolare sui terrazzi in risposta alla bella iniziativa lanciata da Orgoglio Amaranto, sentire di sfuggita qualcuno che ne parla, aprire un attimo questo sito, Facebook o l’app del calcio, oppure semplicemente rendersi conto, guardando l’orologio, che cristo santo manca meno di mezza giornata al fischio d’inizio, ancora poche ore all’ingresso degli amaranto in campo, ancora meno al girare del tornello e all’ingresso in curva… Puff, sparito tutto come per magia, ecco che c’è, di nuovo, solo l’Arezzo, soltanto l’amaranto negli occhi e la partita di stasera a tener banco.

 

Come dice il mister, i nostri grandi giocatori dovranno essere tranquilli e giocare cercando di sentire il meno possibile la pressione e l’importanza della gara, approcciando la sfida con la testa sgombra (fosse facile), perché se avessero la metà della tensione che abbiamo noi onestamente sarebbe un patatrac. A noi, però, concedetecela quest’ansia, tanto in campo ci vanno Cutolo & Co., e meno male. Noi siamo lì, appena fuori dal perimetro, che sogniamo e ci crediamo, che sappiamo che è dura, e se stasera va bene lo sarà sempre di più, ma che vogliamo vivere ancora altre emozioni in questa stagione meravigliosa.

 

Roberto Mori, storico tifoso amaranto, con il quadro che gli hanno regalato i calciatoriConcedeteci questa tensione, che tanto poi la trasformiamo in voce da buttar fuori per ogni singolo coro, ogni maledetto secondo di partita, finché le corde vocali ci sosterranno. Quanto a voi, cari ragazzi d’amaranto vestiti, non possiamo dirvi nulla se non di proseguire sulla strada intrapresa in tutta l’annata. Difendete il fortino amaranto, mai espugnato in stagione, ma attaccate, giocate come sapete, non fate calcoli. A Siena stasera sono tutti sul divano perché hanno giocato a non prenderle e noi men che meno ce lo possiamo permettere. Un occhio di riguardo sì, ma attacchiamo, cerchiamo il gol, che sarebbe oro colato, e non snaturiamoci, per carità.

 

Non può e non deve finire stasera: stasera deve essere l’inizio di un percorso che potrebbe trasformare una grande stagione in un capolavoro, che potrebbe ricambiarci di tante batoste e miriadi di bocconi amari negli anni passati, che potrebbe anche segnare un’inversione di tendenza rispetto alle ultime orticanti apparizioni agli spareggi promozione.

Questi playoff di cui si è parlato per mesi, disquisendone come se fossero una cosa lontana, quasi intangibile, ora invece sono qui, davanti a noi, a poche ore di distanza, con il turno successivo un gradino più in là, che vorresti saltarci a piè pari in questo preciso istante, tele-trasportarti là con uno schiocco di dita e invece no: invece c’è un’ora e mezzo di fuoco novanta minuti di battaglia, cinquemilaquattrocento secondi di stomaco aggrovigliato, cuore che scoppia, voce che trema, unghie mangiate, fibrillazione, passione, amore viscerale, illogico, incontrollabile… Fermatemi, il respiro si fa pesante! Ecco che rallento, mi ricompongo, mi calmo, mi fermo: tu Arezzo no, corri veloce, dai tutto, combatti per noi, usa il cuore e la testa, non fermarti adesso, vinci per noi!


scritto da: Luca Amorosi, 15/05/2019





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