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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Roberto, Jacopo, Chiara e Giulia alla Valle dei Templi - Agrigento
NEWS

Bello, pimpante e con un cuore così, ma non basta. L'Arezzo scopre la crudeltà dei play-off

Gli amaranto non avrebbero meritato la sconfitta, ma il risultato finale premia la qualità, l'esperienza e il cinismo del Pisa, squadra imbattuta da gennaio e con più punti di tutti nel girone di ritorno. Pagate a caro prezzo le sbavature d'inizio ripresa, che insieme al rigore fallito da Cutolo hanno zavorrato un derby infinito e giocato su livelli altissimi per la serie C. Eppure Sala, Buglio, Foglia, Serrotti, Brunori erano stati incisivi e decisivi, con un Belloni finalmente su di giri. Adesso serve l'impresa all'Arena: un compito improbo ma non impossibile, specie in questi spareggi per la B



il rigore fallito da Cutolo a metà secondo tempoCosì bene l'Arezzo non aveva giocato né con il Novara né con la Viterbese. Eppure si era portato a casa un pareggio e una vittoria larga, mentre ieri sera ha perso. Di misura, senza meritarlo, ma ha perso. Il calcio, specie in questi play-off, continua a mantenere una imprevedibilità che a volte premia e a volte bastona.

Questo senza nulla togliere al valore di un avversario che, numeri alla mano, è il più in forma della serie C. Coppa esclusa, non perde da quattro mesi, ha fatto più punti di tutti nel girone di ritorno in campionato, ha mutato fisionomia rispetto a inizio stagione e ha acquisito fiducia, forza, consapevolezza.

Con queste armi, unite all'esperienza di giocatori cardine, ha spostato gli episodi dalla propria parte, capitalizzando tre tiri nello specchio su tre e salvandosi in extremis quando la partita poteva girare per il verso opposto. L'Arezzo ha poco da rimproverarsi se non le sbavature d'inizio ripresa, che hanno vanificato la rete di Brunori e riconsegnato al Pisa un derby infinito, pieno di emozioni, di ritmo e di belle giocate.

Difficile vedere in categoria partite di tale intensità e con la palla quasi sempre per terra piuttosto che in aria, sparata avanti sulle punte a caccia del contrasto e del rimbalzo. L'Arezzo l'ha giocata con autorità, con piglio, tenendo il campo senza scomporsi. Ha reagito benissimo dopo lo svantaggio iniziale, ha reagito con veemenza dopo il 2-2 e si era costruito di nuovo la palla del pari dopo il tris di Di Quinzio. 

 

 

L'errore di Cutolo dal dischetto fa parte dell'imponderabile e priva l'Arezzo di qualche chance in più per andare a fare l'impresa all'Arena. Oggettivamente, strapazzare il Pisa in casa sua, mettendolo sotto di due gol, è compito improbo. Ma la storia degli ultimi mesi, in tutte le competizioni, insegna che l'imprevedibile è sempre dietro l'angolo. E se questo dev'essere l'anno dell'Arezzo, lo sarà.

Dal punto di vista tecnico, gli amaranto ieri sera hanno proposto più cose e le hanno proposte meglio degli avversari, che però sono stati concreti e hanno sfruttato il vento alle spalle che soffiava tanto, tanto forte. Adesso in tre giorni bisogna riorganizzare le idee, raccogliere le energie e andare a giocarsela a viso aperto. Quel che sarà, sarà, ma bisogna provarci fino in fondo.

Non arrivare in finale sarebbe un peccato perché la squadra è in salute, ha gamba, ha motivazioni. Buglio ieri sera ha giocato come nel girone di andata, Serrotti è in formissima e Belloni è il Belloni che tutti speravamo di vedere all'opera e non avevamo ancora visto. La differenza tra la prestazione con il Pisa e quelle abuliche dei mesi scorsi è stata netta: gli è mancato il gol ma ha dato la qualità che ha fatto impennare il palleggio.

Resta solo da lustrarsi gli occhi di fronte a un pubblico che non si vedeva da anni. E' andata male, come tante volte quando allo stadio si registra il pienone, ma le emozioni dei giorni precedenti il derby, e anche durante i novanta minuti, resteranno in memoria. La vera sfida, a prescindere da domenica, è fidelizzare questa gente e convincerla a tornare più spesso.

 

scritto da: Andrea Avato, 30/05/2019





Play-off / Arezzo-Pisa 2-3, la sintesi della partita

Arezzo-Pisa 2-3
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