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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Carlo a Lisbona
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Quella volta che... Carrozzieri infilò Pagliuca a Bologna

29 ottobre 2005, gli amaranto di Gustinetti vanno a giocare al Dall'Ara e si ritrovano sotto di un gol per una prodezza di Bellucci. Il settore ospiti però spinge l'Arezzo verso il pari, che arriva grazie a un imperioso stacco aereo del difensore, che poi corre a inginocchiarsi a pochi passi dai tifosi dell'Arezzo. Ricordi di un viaggio preceduto da un'uscita anticipata da scuola con l'approvazione del mitico bidello Attilio



Carrozzieri svetta di testa e segna il gol a PagliucaStagione 2005/2006, secondo anno consecutivo in serie B per gli amaranto guidati da Elio Gustinetti. Una stagione esaltante che purtroppo non raggiunse il culmine dei play off per la massima categoria per colpa di un gol nella differenza reti. Ma per ogni lato triste della medaglia, ce n’è anche uno positivo, e nonostante i sogni di gloria siano stati bloccati sul più bello, in quell’anno le gioie sono arrivate lo stesso, e con loro le piccole e le grandi soddisfazioni. Tra le partite che ricordo con più piacere c’è senz’altro quella di Bologna, contro i rossoblu di Renzo Ulivieri (sostituito a torneo in corso da Mandorlini). La partita si svolse allo stadio “Dall’Ara” sabato 29 ottobre 2005; dato che l’inizio dell’incontro era per le ore 16 ricordo che uscii un’ora prima da scuola (ancora andavo a geometri), ma ovviamente non dissi niente sul vero motivo della mia giustificazione per paura che qualcuno del personale scolastico potesse ritenere futile il motivo e impedirmi di andar via prima dell’orario regolamentare. Nell’attesa che mi convalidassero la giustificazione, il bidello del lato di Geometri (l’indimenticato Attilio), mi chiese dove stessi andando. Io, senza proferire parola, mi alzai la felpa e gli mostrai la maglia di Abbruscato della stagione precedente e lui, con sguardo furbo e soddisfatto, mi strinse l’occhio e mi mostrò il pollice in segno di assenso. Dopodiché montai in auto con i miei, tirai fuori dallo zaino la sciarpa nascosta ad occhi indiscreti, e ci avviammo verso Bologna. L’immancabile panino mangiato lungo il tragitto e la radio mi accompagnarono nelle due ore di viaggio, in una giornata grigia e fresca. Entrati in città fummo indirizzati dalle forze dell’ordine verso lo stadio e parcheggiammo lungo la strada, percorrendo un breve tragitto a piedi prima di arrivare al nostro settore. I tifosi amaranto vennero sistemati in uno spicchio di curva alla destra della tribuna, dove sinceramente la visuale non era perfetta, perché la pista di atletica allontana decisamente il terreno di gioco dagli spalti, e inoltre la posizione del settore era leggermente spostata dietro la porta, quindi anche la prospettiva ne risentiva negativamente.

 

il biglietto per lo stadio di BolognaMa questo poco importava, l’importante era esserci, poco ma sicuro; la cosa che mi dispiacque più di tutti fu notare la tristezza del “Dall’Ara”, prima di tutto semi vuoto anche perché era sabato, il Bologna non andava alla grande (terminò ottavo in classifica), e poi per le condizioni fatiscenti delle gradinate, dei seggiolini e dell’esterno della struttura. Mi aspettavo molto di meglio dallo stadio ammirato spesso in TV. La partita ci vide schierati in campo con la maglia bianca, mentre i padroni di casa indossarono la consueta casacca rossoblu. Per quello che ricordo disputammo una buona partita, molto accorta e guardinga nel primo tempo, dove rischiammo poco o niente. Nella ripresa però subimmo il gol dello svantaggio firmato da Bellucci che insaccò alle spalle di Bressan e andò ad esultare sotto la curva oggi intitolata a Giacomo Bulgarelli. Da lì iniziò lo show di Gianluca Pagliuca, ex portiere di Sampdoria, Inter e Nazionale, che nel primo tempo era dalla parte opposta, ma che nella ripresa si era spostato e difendere la porta davanti al nostro settore. Ricordo i suoi modi molto teatrali di stare tra i pali, fatti di urla, facce strane, corse verso i compagni quando la palla superava la linea di fondo, dialoghi con arbitro e collaboratori, perdite di tempo canoniche (anche visto il vantaggio dei suoi) e soprattutto la vasta gamma di gesti, a volte anche molto strani perfino per un portiere. Pagliuca gesticolava tantissimo, non solo a palla lontana o per tenersi caldo, ma anche, ad esempio, aggrappandosi alla traversa ogni volta che la palla finiva alta. Diciamo che il suo modo di interpretare il ruolo di portiere era a dir poco scenografico, quasi studiato se così si può dire. Questo suo comportamento bizzarro gli portò, ovviamente, molti insulti da parte nostra, e questi si moltiplicarono quando Moris Carrozzieri (uno dei leader di quella stagione) staccò imperiosamente di testa sugli sviluppi di un corner e trafisse Pagliuca, per il gol del pari. Il gigante difensivo degli amaranto venne sotto il nostro settore e si inginocchiò, e fu una scena che dette tantissima carica a tutti quanti, e sinceramente pensai che poteva anche arrivare il colpaccio da lì alla fine, magari sulle ali dell’entusiasmo e del tifo che era tornato possente dopo un periodo di appannamento. Così non fu e la partita terminò 1-1, risultato comunque ottimo su un campo difficilissimo come quello di Bologna, e la squadra fu ringraziata e applaudita a scena aperta al termine dell’incontro.

 

scritto da: Daniele Turchini, 16/05/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Lorenzo75 , il 16/05/2012 alle 10:08

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"Giochiamo in casa, ragazzi giochiamo in casa"

Il coro che ricordo di più di quella trasferta bellissima...all'epoca non sapevo ancora che poi avrei fatto per lavoro una trasferta ben più prolungata a Bologna...(2 anni e mezzo!!!)

sono tornato varie volte al Dall'Ara...e mi è capitato di rivederci il nostro Floro segnare!!!

Commento 2 - Inviato da: ciabu, il 16/05/2012 alle 10:52

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e il colpaccio lo sfiorammo eccome con un contropiede di Floro...mamma mia

Commento 3 - Inviato da: andrea_amaranto, il 16/05/2012 alle 13:38

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Mino era sabato......

Commento 4 - Inviato da: bravoo, il 16/05/2012 alle 16:06

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cera anche il poro veleno..senza biglietto e in semi liberta...quando il pulman arrivo nel piazzale dello stadio...cera una pattuglia ad aspettarlo...riposi in pace nelle preterie celesti

Commento 5 - Inviato da: Prato, il 16/05/2012 alle 17:55

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Ma non si trovano più da nessuna parte gli highlights delle partite dell'Arezzo in B?? 

Commento 6 - Inviato da: Paul, il 16/05/2012 alle 18:02

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Presente, ricordo che per ritornare si fece un giro... roba da rincoglioniti!

Commento 7 - Inviato da: Amaranta, il 16/05/2012 alle 19:11

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Io mi ricordo un giro assurdo a piedi, per tornare alla macchina...boh, non lo so mica dove me l'avevano fatta mettere....

Commento 8 - Inviato da: Amaranta, il 16/05/2012 alle 19:14

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Una Domenica Indimenticabile!!!

Mino era sabato......

Mino sei un mito!!! Wink