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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Fabio, Stefano, Nicoletta e Roberta a Cuba
NEWS

Numeri deficitari fuori casa. Serve il cambio passo in trasferta. Carrara l'occasione giusta

Fino ad oggi solo il Giana Erminio ha raccolto meno degli amaranto fuori dalle mura amiche. Un successo esterno può indirizzare finalmente la stagione nei binari giusti ma occorre limare alla svelta alcuni difetti



Mister Di Donato

La vittoria di domenica porta un po’ di sereno in casa Arezzo, anche se gli amaranto restano in un limbo di classifica che non permette di dormire sonni tranquilli. Playoff distanti solo due punti ma zona rossa lontana appena tre lunghezze sono numeri che fanno capire che un nuovo passo falso a Carrara riporterebbe subito alto il livello di allarme. Oltre tutto l’Arezzo fino ad oggi ha raccolto lontano dalle mura amiche solo 4 punti. Peggio ha fatto solo il Giana Erminio  quindi è lampante che un acuto fuori casa sarebbe un’iniezione di fiducia non indifferente per cominciare a guardare il futuro in maniera più rosea. Continuando ad analizzare i numeri di questa stagione, che dopo 14 giornate possono essere abbastanza indicativi, balzano agli occhi un paio di cose su cui il mister e la squadra devono lavorare. La prima è che solo due volte in stagione la porta amaranto è restata inviolata. In pratica dodici volte su quattordici l’Arezzo è partita con un gol di svantaggio. Se poi, a questo dato aggiungiamo il fatto che solamente una volta in stagione Cutolo e compagni sono riusciti a raddrizzare una situazione di svantaggio, è successo solo con l’Alessandria in casa,  viene da sé che il primo tassello da mettere a punto è quello della fase difensiva. In quest’ottica l’impegno di domenica sarà un test probante, visto le qualità offensive della Carrarese di mister Baldini. Nella gara con l’Olbia la difesa amaranto ha offerto nel complesso una buona prestazione ma l’attacco dei marmiferi non è certamente quello dei sardi quindi occorrerà una prova maiuscola per non uscire dal match con le ossa rotte. Il modulo che ormai ha sposato Di Donato è sicuramente il migliore per gli equilibri della squadra. La difesa a 4 permette agli esterni offensivi di non sfiancarsi in fase difensiva e di essere più lucidi nei 30 metri finali. Non è un caso infatti che nelle ultime due gare l’Arezzo abbia costruito molte più palle gol dei match precedenti dove si arrivava alla conclusione con enorme difficoltà. La strada intrapresa quindi sembrerebbe essere quella giusta e la novella della pochezza degli avversari regge fino ad un certo punto. Certamente il Giana Erminio o l’Olbia non sono il Monza ma è innegabile che il livello complessivo del girone è forse il più basso fra i tre raggruppamenti di Lega Pro. Viene quindi da pensare che sarebbe bastato poco di più per fare una stagione nella falsariga della precedente ma questa ormai è un’altra storia ed è inutile rivangarla. Ora conta il presente, ed il presente è Carrara. Bisogna affrontare una gara alla volta, correggere quei difetti che ci sono costati caro e sperare che qualche episodio giri a nostro favore.

 

scritto da: Simone Trippi, 12/11/2019





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