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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Filippo e Federico, tuffi in Sardegna
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Il Renate è una delle rivelazioni: terzo posto e imbattibilità interna. Sarà una trasferta dura

Allenata da Aimo Diana, la squadra lombarda viaggia con il vento in poppa. Seconda migliore difesa del torneo fa della fisicità e dell'organizzazione le proprie armi vincenti. Occhio all'esterno Guglielmotti ed alla punta Galuppini, autori fino ad ora di una stagione ricca di soddisfazioni



Aimo Diana, allenatore del Renate (foto Matteo Gribaudi/image sport)

Trasferta in Lombardia per gli amaranto di Di Donato che saranno di scena a Meda, ospiti del Renate. I nerazzurri con 32 punti in classifica, occupano il terzo posto in solitaria.

 

LA COSA DA SAPERE  Società relativamente giovane, fondata nel 1947, nata dalla volontà e dall’intraprendenza di un gruppo di tifosi interisti, che in onore della “Benamata”, scelsero il nerazzurro come colori sociali. Renate (che non arriva a 4.000 abitanti)  deve le sue fortune calcistiche sostanzialmente a Giancarlo Citterio e Luigi Spreafico. Il primo è imprenditore nel settore della produzione di maniglie e accessori per l’arredamento, mentre Spreafico è titolare della Unicar, azienda distributrice di carrelli elevatori. La loro collaborazione prosegue da oltre 25 anni, dalle categorie dilettantistiche più basse, fino all’ingresso nel calcio professionistico, ottenuto grazie al ripescaggio del 2010.

 

ALLENATORE Confermato l’allenatore della scorsa stagione ovvero Aimo Stefano Diana. Bresciano classe ’78, da calciatore una discreta carriera da terzino con diverse stagioni in A proprio con il Brescia (dove era cresciuto calcisticamente), Parma, Samp, Verona, Palermo, giocando anche 13 partite nella nazionale maggiore. Ritiratosi nel 2013 inizia la carriera di allenatore nelle giovanili della Feralpi, dove nel 2016 arriva alla prima squadra (dove chiude la stagione all’ottavo posto), poi Pavia (non inizia nemmeno il campionato, a causa dell’esclusione dei lombardi dalla D). A febbraio 2017 viene chiamato dal Melfi, ma non evita la retrocessione, poi Sicula Leonzio (viene eliminato ai play-off dal Cosenza) e il 20 novembre 2018 subentra a Gioacchino Adamo sulla panchina delle “pantere”. Squadra presa all’ultimo posto e portata, a maggio, alla salvezza diretta. Mister, che nonostante la giovane età, molto preparato tatticamente, grosso motivatore, che cerca il risultato attraverso l’organizzazione di gioco.

 

FORMAZIONE  Dovrebbe essere schierato col 3-5-2. Satalino – Baniya, Damonte, Possenti – Guglielmotti, Rada (Militari), Kabashi, Ranieri, Anghileri – Plescia (De Sena), Galuppini

 

PUNTI DI FORZA  Da tenere d’occhio Davide Guglielmotti. L’esterno classe ’94, arrivato al Renate la scorsa stagione dopo addirittura un anno di inattività, sta disputando una stagione mostruosa, dove spiccano le 5 reti realizzate ed i diversi assist forniti per i compagni. Discreto piede, grossa corsa, bravo senza palla e nel leggere l’azione. Nei giorni scorsi ha rinnovato il proprio contratto fino al 2021. Sull’out opposto, il capitano Marco Anghileri (’91), leader carismatico dei suoi, difensore rapido, pungente ed incisivo nelle incursioni. Giocatore che è garanzia di rendimento e affidabilità. Elvis Kabashi (’94), italo-albanese reduce da una stagione sottotono divisa tra Livorno e Dinamo Bucarest,  due reti in campionato, sinistro educato, discreti tempi di gioco, buonissime geometrie, metronomo della squadra di Diana, in Lombardia sta tornando il giocatore visto a Pontedera. Infine Francesco Galuppini (’93) che con 9 reti è il capocannoniere dei suoi. Mancino puro, discreto in progressione, pericoloso in area, bravo a sfruttare gli spazi creati da Plescia (o in precedenza da Maritato), che in questa stagione sta trovando la continuità di rendimento che fino ad oggi gli era mancata per compiere il definitivo salto di qualità. Oltre ai gol, assist e giocate di qualità, come il gol di domenica scorsa.

 

PREGI E DIFETTI  Con il Pontedera è da considerarsi una delle rivelazioni del campionato. Rosa corta (21 giocatori al momento), non estremamente giovane, ma con un paio di under interessanti, come il centrale Baniya (’99 italo-turco di proprietà dell’Hellas) o il portiere Satalino cresciuto tra Fiorentina e Sassuolo, che durante la stagione era riuscito a mantenere imbattuta per ben 565 minuti la sua porta. Squadra che nelle scorse settimane ha perso uno dei propri cardini ovvero Piergiuseppe Maritato, fermato dai medici della società. All’attaccante ex Livorno è stato riscontrato un piccolo problema cardiaco, assolutamente asintomatico ma che, se non trattato con le dovute attenzioni, sarebbe potuto diventare molto pericoloso. Formazione che dà sempre l’impressione di essere compatta e di saper recitare il copione che il proprio allenatore le ha cucito addosso. Diana ha allestito una formazione con  una discreta solidità difensiva (con 12 reti al passivo, solo il Monza ha fatto meglio), una buonissima manovra offensiva, che sfrutta in modo sistematico le fasce con Anghileri e soprattutto Guglielmotti che stanno facendo una stagione straordinaria. La terza linea dove il mister ha reinventato il centrocampista Damonte (lo scorso anno ad Albissola) come perno centrale per sfruttarne oltre alla fisicità, la bravura con i piedi, dove Banaya e Possenti (anche loro decisamente strutturati) sono pressoché insuperabili sulle palle alte, ma visto la loro fisicità, soffrono le giocate in velocità. Sulle fasce Anghileri e Guglielmotti sono due pendolini inesauribili ed in cabina di regia Kabashi sta facendo girare bene la squadra, con una costruzione che cerca sempre la manovra palla a terra. Rada, Ranieri e Militari oltre che a portare corsa e recupero di palloni, sono da tenere d’occhio per gli inserimenti senza palla. Un reparto non estremamente strutturato, ma rapido ed incisivo.  In avanti senza Maritato, assente per un tempo non determinato, Plescia (’98) scuola Empoli si è preso la maglia da titolare accanto a Galuppini, andando in gol nell’ultima uscita contro l’Albinoleffe (vittoria in trasferta per 2-1). Reparto offensivo che può contare su un giocatore esperto in terza serie come Carmine De Sena, seconda punta sgusciante, rapida e bravo al dribbling. Tra le mura amiche del Città di Meda non ha mai perso collezionando 4 vittorie (ultima però datata 13 ottobre, 3-0 al Gozzano) e 5 pareggi (ben quattro consecutivi nelle ultime uscite casalinghe) realizzando 14 reti e subendone solo 4 .

Squadra che gioca leggera, ha una classifica inaspettata a inizio stagione, che va oltre le più rosee aspettative della società, che perde poco, che pareggia tanto (8 su 18 gare disputate), ma che cerca sempre di giocare la partita, senza però scoprirsi più di tanto. Sarà gara difficile e complicata, ma che l’Arezzo dovrà cercare di vincere per compiere il definitivo salto di qualità.

 

ULTIMO PRECEDENTE Risale al 18 marzo 2017 quando i padroni di casa allora guidati da Luciano Foschi si imposero sugli amaranto di Sottili per 1-0. Rete decisiva firmata da Scaccabarozzi al 30’ minuto.

 

scritto da: Mauro Guerri, 14/12/2019





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