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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
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Pro Patria-Arezzo: il Museo racconta...

Il primo precedente amaranto a Busto Arsizio risale al 2002 con la Pro Patria che si impose di misura: quella vittoria è ad oggi l'unica dei biancoblù contro gli amaranto. Anche l'Arezzo ha espugnato solo una volta lo ''Speroni''. Accade nel 2014 con la squadra allenata da Capuano corsara grazie alle reti di Dettori ed Erpen. Le due squadre sono legate da un grande ex, Matteo Serafini, capitano dei Somma Boys che raggiunsero la serie B e che ha all'attivo ben 5 stagioni con la maglia dei tigrotti



Il gol che Matteo Serafini segnò all'Arezzo nel 2014Il gol di Tassi a tempo praticamente scaduto ha evitato all’Arezzo una brutta sconfitta casalinga e ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo a Di Donato, che ha potuto preparare la trasferta di Busto Arsizio con un po’ più di tranquillità, anche se preoccupa l’emergenza in difesa, causa squalifiche, e l’assenza di Cutolo, colui che accende la luce in attacco. Inutile dire che ci sarebbe da cercare la prima vittoria stagionale in trasferta, che peraltro in casa della Pro Patria abbiamo centrato una sola volta nella storia: era il 16 novembre 2014 e la squadra di Capuano, dopo un inizio molto positivo nell’anno del ritorno tra i pro, iniziava a stentare. Contro i biancoblù, però, arrivarono tre punti preziosi grazie ai gol di Dettori ed Erpen prima della rete ininfluente di Matteo Serafini, che guidava un reparto d’attacco formato interamente da ex, visto che c’era anche Allan Pierre Baclet. È proprio Serafini il nome più caldo che lega Arezzo e Pro Patria: Matteo arrivò in viale Gramsci dal Livorno durante il mercato di gennaio della stagione 2002/2003, qualche giorno dopo, pensate, il deludente pareggio interno proprio contro la Pro Patria, che rimontò la formazione di Beruatto, andata ben presto avanti di due reti con Mocarelli e Marzullo. Segnò due gol, entrambi in trasferta, in quella seconda metà di stagione giocata a centrocampo, ma la svolta arrivò con Somma nel campionato seguente, che ormai ricordiamo a memoria: il mister laziale lo ridisegnò in un ruolo più avanzato, giusto alle spalle di Abbruscato, e gli consegnò la fascia da capitano: lui ricambiò con quattordici gol in campionato cui si aggiunse la tripletta nella partita di andata di Supercoppa di Serie C1 giocata al Comunale contro il Catanzaro con cui si congedò dalla tifoseria amaranto. La Pro Patria, di contro, è stata la compagine con cui ha realizzato più presenze, giocandoci dal 2009 al 2015, dopo anni di carriera ad alto livello segnati dal debutto in A con la maglia del Siena (sigh) proprio dopo la magica stagione in amaranto e da una serie di stagioni in serie B con diverse maglie, tra cui citiamo quella del Catania, con cui purtroppo ci segnò uno strepitoso gol dell’ex in rovesciata al Massimino cui seguì un’esultanza sfrenata mal digerita dai suoi ex tifosi, e quella del Brescia, casa sua, con cui si tolse il lusso di realizzare una tripletta alla Juventus di Buffon nella stagione 2006/07 con un gol più bello dell’altro.

Matteo Serafini in maglia amarantoTornando a noi, sono addirittura 71 le reti realizzate con la maglia biancoblù prima di terminare la carriera in serie D. E quando i ricordi iniziano a scarseggiare, ci viene sempre in aiuto il libro del malato di Museo Luca Stanganini, che ai tempi aveva intervistato anche Matteo, il quale spiegava così gli albori di quella stagione magica: “Partii in ritiro con l’Arezzo anche se il mio futuro non era ancora ben chiaro. Il mister necessitava di un giocatore dietro la prima punta, in grado sia di inserirsi, sia di ripiegare. Mi chiese se fossi in grado di svolgere questo ruolo, convincendomi che con costanza e dedizione ci saremmo tolti delle soddisfazioni”. Quella fascia da capitano tenuta “a ciondoloni”, poi, lo responsabilizzò: “Inizialmente il mister lo fece solo per convincermi delle mie qualità, dovevo credere a quello che stavo facendo e alla squadra serviva un esempio per capire che con impegno e umiltà si potevano raggiungere grandi traguardi. La tenevo così per scaramanzia”. Proprio contro la Pro Patria ad Arezzo, partita vinta 1 a 0 dagli amaranto grazie al rigore di Gelsi, fu applaudito a scena aperta anche dai tifosi bustocchi: “Essere applaudito dai tifosi avversari è una soddisfazione che va al di là della maglia che indossi, ti gratifica”. Questi, infine, i suoi ricordi più belli in amaranto: Matteo cita il gol in pallonetto a Reggio Emilia, la doppietta di Prato e il gol a Pavia nelle prime trasferte di campionato, poi le partite perfette con il Novara in casa e a Lumezzane e, ovviamente, la festa grande con il Varese, in un giorno considerato “indimenticabile sotto tanti aspetti”.

Ci salutiamo, infine, con un paio di cenni statistici: il primo precedente assoluto con i tigrotti risale al 15 settembre 2002, quando vinsero 1 a 0 in casa (unico successo contro l’Arezzo). All’andata, invece, Cutolo & Co. ebbero la meglio per 3 reti a 1 in una delle tre vittorie degli amaranto in undici precedenti (completano il quadro ben sette pareggi). Domenica ingraniamo la quarta?

 

scritto da: Luca Amorosi, 14/02/2020





I gol di Matteo Serafini con la maglia amaranto

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