Dalla trasferta di Monza arriva la consapevolezza di potersela giocare alla pari con chiunque

Un pareggio figlio di una prestazione di attenzione, personalità e disciplina tattica. Il "Brianteo" ci consegna un gruppo che sembra finalmente aver compiuto il salto di qualità definitivo: ora scalare le posizioni della classifica non è più utopia. Nell'emergenza Di Donato ha trovato nuove certezze, peccato per la sosta forzata: l'Arezzo avrebbe domani giocato il derby nelle migliori condizioni possibili

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Ventiquattro punti di differenza e non sentirli. Questo in estrema sintesi quello che ha lasciato in eredità Monza-Arezzo. Gli amaranto escono dalla contesa con la capolista con la consapevolezza di essere ormai una squadra matura per giocarsela con chiunque.  Nei 90 minuti del Brianteo, oltre ad un monumentale Pissardo, decisivo nel blindare la porta nei momenti di sofferenza, c’è spazio per più di un rimpianto. Le due chances capitate a Belloni, subito dopo l’1-0 e in avvio di ripresa gridano vendetta. A questo va aggiunto il rigore trasformato da Brighenti fischiato in maniera perlomeno generosa. Al netto delle recriminazioni, resta negli occhi una prestazione che dà la dimensione di un gruppo che sembra, aver compiuto finalmente quel salto di qualità atteso a lungo. All’andata i brianzoli avevano maramaldeggiato sulle fragilità di una squadra senza identità e sull’orlo di una crisi che sembrava allora senza fine. Un girone dopo, è stata tutta un’altra storia. Vero che il Monza vede ormai il traguardo, ma questo non toglie valore ad un Arezzo che se l’è giocata con attenzione, disciplina tattica, personalità. Fino al secondo posto, la classifica è corta e tutto può succedere.  Scalare posizioni nella griglia playoff diventa un obiettivo da inseguire concretamente.

Anche i numeri confortano. L’Arezzo è in serie utile da sei partite. Nelle ultime due trasferte, consecutive, sono arrivati 4 punti. Per altro in piena emergenza.

Il 3-4-2-1, sdoganato a Busto in situazione emergenziale, ha dato risposte positive. Il nuovo modulo offre maggiore protezione alla difesa e permette ai giocatori offensivi di avere le spalle più coperte.

La sosta forzata del campionato, al di là delle motivazioni extracalcistiche, imposta dalla Lega per la vicenda Coronavirus, penalizza l’Arezzo. Gli amaranto avrebbero avuto tutto l’interesse a sfruttare il momento positivo e sarebbero arrivati al derby contro il Siena di domani sera nelle migliori condizioni sia fisiche che mentali.

 

scritto da: Andrea Lorentini, 25/02/2020

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