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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Davide, Nicola e Niccolò all'Emirates Stadium di Londra
NEWS

Ogni volta una proposta diversa: adesso i play-off facoltativi... La serie C brancola nel buio

Il calcio italiano non ha ancora un protocollo certo su cui basare una possibile ripartenza ma si susseguono in maniera incessante le proposte su come fare. Più passa il tempo e più queste assumono però i contorni di una vera e propria farsa. Oggi è il turno di un idea che definire bizzarra è poco: la Lega-Pro disputerebbe solo gli spareggi per indicare la quarta promossa in B e alcune retrocessioni, ma ogni singola società potrà decidere se partecipare o meno alla lotteria finale...



Il mondo del calcio non si rassegna all’evidenza di una stagione da buttare e, mentre si avvicina Giugno, fervono i dibattiti su come poter concludere i campionati interrotti ormai più di tre mesi fa. A nulla serve la mancanza di un protocollo sanitario certo su cui basarsi, gli incontri si susseguono e le idee si moltiplicano, in un tourbillon che sempre di più assume i contorni di una commedia buffa. L’ultima, purtroppo solo in termini temporale, che ci è toccato ascoltare in sintesi è questa: preso atto che undici giornate più qualche recupero, più i play-off/play-out sono forse troppe partite si potrebbe giocare solo i play-off/play-out promuovendo direttamente le prime di ogni girone. Detta così potrebbe sembrare una proposta decente. Ma non è tutto: le squadre che, classifica alla mano, avrebbero diritto a disputarsi il quarto posto utile alla promozione in serie B potranno scegliere se giocare o meno. In pratica si dichiara apertamente che la gran parte delle società è nell’impossibilità di andare avanti ma siccome ci sono 3 o 4 superpotenze (Bari in primis) che vogliono in qualche modo acciuffare per i capelli il treno della promozione si decide di fare un torneo a loro uso e consumo. Come sempre quindi vincerà solo ed esclusivamente il denaro e coloro che più ne hanno, unica regola certa del calcio da un po’ di anni, troppi, a questa parte. Se questo maledetto virus poteva servire a riscrivere regole che aiutassero il pallone a ritrovare nuovamente una strada più ‘’umana’’ ecco che invece diventerà l’ennesima occasione persa. Non c’è niente da fare: conta solo il business sul cui altare devono essere sacrificate le povere vittime di turno. Pensare che la serie C aveva subito alzato bandiera bianca votando all’unanimità, o almeno così sembrava, la sospensione definitiva della propria attività. Era la cosa più logica che andava fatta e ci sarebbe stato anche del tempo da poter spendere in una riforma che potesse dare ossigeno concreto alle società di terza serie. Riduzione dell’organico, semiprofessionismo, detassazione: tutte strade che potevano essere intraprese per creare una Lega-Pro 2.0 e che invece resteranno come al solito nel cassetto. A nessuno dei governanti del calcio interessa alla fine se resteranno vive solo 20 o 30 delle 60 squadre che a Settembre 2019 erano ai nastri di partenza. Tanti saluti a loro e via di ripescaggio in ripescaggio. E poco importa se anche quest’estate ci saranno fiumi di ricorsi, sentenze impugnate, decisioni del TAR, gironi a 16 o 17 o 20 squadre, decine di punti di penalizzazione inflitti. L’importante è che la giostra non si fermi e generi soldi ad esclusivo vantaggio dei soliti, tanto la credibilità questi signori ormai l’hanno persa da un pezzo.

Povero calcio…

 

scritto da: Simone Trippi, 27/05/2020





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