La Cava tratta a oltranza. Due gruppi e mezzo al tavolo. Il 3 agosto un'altra assemblea dei soci

In un'intervista rilasciata a Teletruria, il presidente ha spiegato: ''Ho due trattative molto ben avviate con imprenditori il cui nome non è mai uscito sui giornali e me la voglio giocare fino alla fine. Una terza è con acquirenti che vorrebbero che restassi con un pacchetto cospicuo di quote. Io però opto per le altre due. Ci provo fino alla fine, l'Arezzo non merita di tornare in serie D''

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''Proverò fino all'ultimo a iscrivere la squadra. Per questo abbiamo convocato una nuova assemblea dei soci per il 3 agosto. Ho due trattative molto ben avviate con imprenditori il cui nome non è mai uscito sui giornali e me la voglio giocare fino alla fine. Se l'Arezzo resterà nei prof, per me sarebbe come vincere il campionato. Proprio stamani, inoltre, ho contattato la Banca Popolare di Cortona per predisporre la fideiussione da 350mila euro necessaria per l'iscrizione''.

 

Così ha parlato Giorgio La Cava, in un'intervista rilasciata a Teletruria al termine dell'assemblea dei soci di stamani. Il presidente poi ha precisato: ''In realtà ho in piedi due trattative e mezzo perché in una di queste gli acquirenti vorrebbero che restassi con un pacchetto cospicuo di quote in società. Io però opto per le altre due. Il mio messaggio è che non alzo bandiera bianca e ci provo fino alla fine''.

 

Infine un commento a chiusura: ''Sono rimasto male per le dichiarazioni del sindaco, con cui peraltro ho un ottimo rapporto. Lui mi ha equiparato ad altri presidenti di fuori città e ha detto che quando non ci sono aretini, poi si sa come va a finire. A me non può rimproverare questo: per l'Arezzo ha speso soldi ed energie. Ho anche preso un bel cazzotto a Viterbo. Sento che ci sarebbe una cordata per la serie D, ma Arezzo non merita di tornare nei dilettanti''. 

 

scritto da: La Redazione, 27/07/2020

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