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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Simone, Marco e Riccardo sulla Mole Antonelliana - Torino
NEWS

Cessione Arezzo, alcuni retroscena. Da Saladini a Gentile, la virata a sorpresa di La Cava

Cronistoria delle ultime 48 ore: la rottura con il gruppo Aqr, con cui avrebbe collaborato Alessandro Gaucci per l'area tecnica, e la firma del preliminare con Mag srl, società romana che fa parte di un gruppo che opera nel settore della vendita e gestione di servizi di energia. A capo di questa srl c’è l'ingegnere Fabio Gentile, 46 anni, già nel mondo del calcio come fresco presidente della Lupa Frascati, da poco ripescata in Eccellenza. L'ok di Orgoglio Amaranto e l'affare in dirittura d'arrivo



Fabio Gentile, 46 anni (foto castellinotizie.it)

La frenetica giornata di ieri, contrassegnata da una serie di colpi di scena, ha forse scritto la parola fine alla cessione della S.S. Arezzo. Proviamo a ricostruire i fatti che si sono susseguiti a ritmo incessante partendo dalla fine: Giorgio La Cava ha in mano un preliminare di vendita della società amaranto con la Mag Servizi Energia s.r.l., società romana che fa parte di un gruppo che opera nel settore della vendita e gestione di servizi di energia.

A capo di questa società c’è l'ingegnere Fabio Gentile, romano classe 1974, già nel mondo del calcio come fresco presidente della Lupa Frascati , da poco ripescata in Eccellenza (l'ex romanista Roberto Muzzi è il direttore tecnico). Con ogni probabilità sarà lui il prossimo presidente della S.S. Arezzo: la sua società rileverà il 94 per cento delle quote in mano della Alle s.r.l., società di proprietà di La Cava. L’attuale presidente resterà tra i soci con una quota del 5 per cento, mentre Orgoglio Amaranto manterrà il proprio 1 per cento.

Ma quindi, cosa è successo ieri? Come aveva dichiarato da tempo, La Cava stava conducendo in proprio un paio di trattative per la cessione della società amaranto. In pole position sembrava esserci il gruppo AQR di Felice Saladini che era dato ad un passo dalla firma. Poi il repentino cambio di rotta del presidente, che ha virato altrove dopo che il gruppo milanese avrebbe richiesto un confronto con i fornitori/creditori della società per studiare un piano di rientro. Questa cosa ha irritato l’attuale presidente, che l'ha interpretata come una sorta di prevaricazione nei suoi confronti prima della firma ufficiale sull’atto di vendita. Da qui la rottura immediata con il gruppo AQR e la virata repentina verso la seconda trattativa.

Saladini, al cui fianco ci sarebbe stato Alessandro Gaucci per l'area tecnica, ha incassato questo fulmineo stop con incredulità e sorpresa, leggendo nel motivo della rottura un chiaro pretesto per rivolgersi altrove. Consumato lo strappo, La Cava ha subito chiuso con la Mag s.r.l. di Fabio Gentile e ha stipulato con lui un preliminare di vendita. Questo non prima di aver avuto un consulto con i vertici di Orgoglio Amaranto che, dopo aver visionato carte e visure varie, hanno dato l'ok all’operazione.

Perché La Cava abbia scelto questa soluzione piuttosto che l’altra dovrà essere chiarito. Sulla solidità di entrambi i gruppi aveva fatto da garante Orgoglio Amaranto, ma se dietro la decisione finale ci siano motivi contrattuali ed economici oppure qualche altro dettaglio resta un mistero che solo il presidente uscente, se lo vorrà fare, ci potrà chiarire. L'affare, in ogni caso, sembra prossimo alla felice conclusione.

 

scritto da: Simone Trippi, 13/08/2020





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