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Poggibonsi4 set15Grosseto
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Trestina4 set15Pianese
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NEWS

I gruppi della curva: ''Non saremo sugli spalti. Impossibile vivere la partita come vorremmo''

Con un comunicato pubblicato sulle proprie pagine social i gruppi della curva Minghelli spiegano la loro posizione dopo che sono state rese note le norma di comportamento da seguire all'interno degli stadi. ''La questione principale non riguarda solo la parziale riapertura degli impianti, ma il modo con cui questi verranno riaperti al pubblico. Non è una protesta, ma una presa di coscienza ponderata.''



Dopo l’ordinanza regionale di qualche ora fa che da’ il via libera alla riapertura parziale degli stadi e la pubblicazione delle rigide norme di comportamento che ogni tifoso deve tenere fuori e dentro gli impianti, i gruppi organizzati della curva Minghelli prendono posizione e lo fanno attraverso un comunicato pubblicato sulle proprie pagine social. La decisione non si presta ad interpretazioni: i tifosi più caldi e passionali resteranno fuori fino a quando la situazione non permetterà un ritorno ad una sufficiente normalità. La decisione era nell’aria, ma l’apertura a 1000 tifosi per il derby di lunedì sera contro il Perugia ha di fatto certificato la sofferta decisione dei ragazzi della curva. Non vogliamo entrare nel merito delle norme adottate ma comprendiamo appieno la scelta dei gruppi organizzati abituati da sempre a vivere la curva in un certo modo. Bandiere e striscioni vietati, impossibilità di abbracciarsi ad un gol, stare seduti e distanziati: tutte regole che difficilmente si possono conciliare con la passione che permea tutta la curva. La speranza è che presto si possa tornare ad una parvenza di normalità che permetta ai tifosi di vivere la partita nel modo giusto e naturale. Il monito a chi comanda il calcio è quello invece di “non prendere la palla al balzo” e con la scusa della pandemia cercare di estirpare per sempre un modo genuino e passionale di vivere il calcio. Uno stadio non dovrà mai diventare un teatro.

Di seguito il comunicato integrale dei gruppi della Curva Minghelli:

 

’’VIVERE LA PARTITA E' UNA SCELTA DI VITA!

Le bandiere? No, non possono entrare!

Si può stare in piedi a tifare?

No, non si può! I tamburi possono tornare a rullare?

No, non possono entrare!

Ci si può abbracciare dopo un goal? No, ognuno deve rimanere seduto al suo posto!

Le norme sanitarie con cui siamo abituati a convivere per l’emergenza legata al Covid-19, non hanno ovviamente risparmiato neppure il mondo del calcio. Come potete vedere queste norme sono, per loro stessa natura, in perfetta antitesi con quello che è il modo di intendere lo stadio per i gruppi ultras. La questione principale non riguarda solo la parziale riapertura degli impianti, ma il modo con cui questi verranno riaperti al pubblico. Impossibile pensare di vedere la partita da seduti, in silenzio, senza bandiere, striscioni e senza la possibilità di cantare. Per non parlare di mascherine e distanziamento sociale in un luogo come la curva, dove la parola d’ordine è da sempre una: aggregazione! Consapevoli di tutto ciò, noi non entriamo. Non è una protesta, ma una presa di coscienza ponderata. In questo momento infatti, ci è impossibile vivere lo stadio e la partita come vorremmo. Non saremo sugli spalti, ma non per questo faremo mai mancare il nostro sostegno e la nostra vicinanza alla squadra.’’.

 

scritto da: La Redazione, 02/10/2020





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