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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
vessilli amaranto ad Anfield Road - Liverpool
NEWS

Una retrocessione difficile da digerire e propositi di risalita: ad Arezzo arriva il Perugia

Dopo dieci anni di assenza torna in calendario il derby contro il Perugia, una della partite più sentite dalla tifoseria amaranto. Dopo l'incredibile retrocessione dell'anno scorso il presidente Santopadre riparte da Giannitti, Comotto e mister Caserta per tentare subito il ritorno fra i cadetti. In attesa della chiusura del mercato la formazione umbra può contare su alcuni giocatori di categoria superiore fra i quali spiccano Angella, Burrai e Melchiorri



Fabio Caserta, primo anno sulla panchina del Perugia (foto calcioweb.eu)Dopo i passi falsi contro Feralpi, in campionato ed il pesante passivo di Cremona in Coppa, per l’Arezzo non c’è tempo di leccarsi le ferite, perché di fronte ci sarà l’avversario più atteso del campionato, il derby più sentito, ovvero quello contro il Perugia.

 

ALLENATORE in panchina dallo scorso 26 Agosto siede Fabio Caserta. Calabrese di Melito di Porto Salvo, classe ’78, buona carriera da giocatore come centrocampista con le maglie di Catania, Atalanta e Juve Stabia. Proprio nella città campana inizia la sua carriera in panchina nel 2016, come vice di Gaetano Fontana. Nella stagione successiva è promosso primo allenatore, all’esordio come mister centra un ottimo quarto posto, mentre la stagione seguente, un po’ a sorpresa, coglie la promozione in B, vincendo il girone C. Nello scorso campionato però, non è riuscito a salvare la squadra delle “Vespe”, che sono retrocedesse all’ultima giornata. Ad Agosto la chiamata di Giannitti e Comotto nuovi Ds e Dg del Grifo. Allenatore che predilige un calcio offensivo, le sue squadre sono solite avere una discreta organizzazione di gioco ed un ottima carica agonistica.

 

FORMAZIONE  Dovrebbe essere schierata col 4-3-3: Fulignati - Rosi , Angella, Sgarbi (Negro) , Crialese - Drogomir (Moscati)  , Burrai, Kouan (Sounas) - Falzerano, Melchiorri,  Murano (Elia)

 

PUNTI DI FORZA  Squadra dalle ottime individualità, maggiormente da tenere d’occhio l’esperto difensore centrale Gabriele Angella (’89). Leader difensivo assieme a Rosi, giocatore con tanta esperienza in A  (Udinese, Siena) e all’estero (Watford, Qpr, Charleroi), un lusso per la categoria. Centrale forte fisicamente, cattivo in marcatura, bravo soprattutto nel gioco aereo. Salvatore Burrai (’87), arrivato dal Pordenone, centrocampista con una buona dinamicità, discreto metronomo, abile a dettare i tempi alla manovra. Pericoloso sui piazzati. Marcello Falzerano (’91), vero e proprio jolly dello scacchiere di Caserta. Giocatore che, ai tempi di Gemmi ,era finito anche nel mirino dell’Arezzo, capace di giocare in qualunque ruolo della mediana, ma che dà il meglio di sé come esterno offensivo. Grande passo, discreta tecnica, buon uomo assist. Infine Federico Melchiorri (’87), attaccante alla terza stagione in maglia biancorossa. Punta centrale, che può agire anche sull’esterno o come seconda punta, in gol domenica, calcisticamente intelligente, buon dribbling, abile nel gioco aereo e di sponda, bravo anche nel giocare per la squadra.

 

PREGI E DIFETTI  A Perugia, soprattutto la tifoseria, ancora devono del tutto metabolizzare la retrocessione maturata la scorsa estate. Squadra che doveva lottare per la A, che invece è retrocessa in C, al termine dello spareggio col Pescara, perdendo ai rigori. Il presidente Massimiliano Santopadre, molto criticato soprattutto dalla Curva,  ha deciso di voltare pagina a livello tecnico, via mister Oddo (passato proprio al Pescara), via il responsabile dell’area tecnica Roberto Goretti ed il direttore sportivo Marcello Pizzimenti. Come direttore generale è stato ingaggiato Gianluca Comotto, in precedenza a Perugia come team manager e come direttore sportivo Marco Giannitti, ex portiere dell’Arezzo, uno dei protagonisti della scalata in A del Frosinone. In panchina un mister relativamente giovane, Caserta, ma già con una buona esperienza in categoria. Rosa che gioco forza ha subito un deciso restyling: via Iemmello, Mazzocchi, Rajkovic, Di Chiara, Bonaiuto e Gyomber e dentro Negro (Monza) Sounas (Reggina), Cancellotti (Teramo), Murano (Potenza), Burrai (Pordenone), Crialese (Entella),Elia (Juve Stabia, via Atalanta). La società ha convinto però alcuni senatori come Rosi, Angella, Falzerano e Melchiorri ed alcuni giovani interessanti come Sgarbi, Dragomir, Kouan, Konate a sposare il progetto di una pronta risalita. Formazione che, dopo il pareggio in rimonta di domenica scorsa contro il Fano (2-2), è reduce dall’ottima prestazione in Coppa Italia ad Ascoli, dove ha vinto per ben 4-1, contro una squadra, che ha fatto si turnover, ma di categoria superiore. In campo un Perugia che ha mostrato piglio,carattere e buone idee di gioco, dominando la gara. Questa vittoria ha regalato ai biancorossi certamente  convinzione nei propri mezzi e morale per il proseguo della stagione. Caserta infatti ha commentato così la vittoria: “"Ci sono tante note positive, quello che cercavo prima della partita era più ritmo e c'è stato. Ho visto una squadra molto propositiva, che dal primo all'ultimo minuto ha giocato con la voglia di vincere e di mettere qualcosa in più su ogni palla. Ma bisogna lavorare ancora tantissimo, non abbiamo ancora fatto nulla anche se vincere una partita aiuta moralmente. Non dobbiamo comunque abbassare l'attenzione perché siamo solo all'inizio”. La difesa è reparto esperto con la coppia centrale che sarà formata  da Angella e da uno tra Negro (più fisico e aggressivo) o Sgarbi, titolare con il Fano, giocatore sempre ben strutturato, ma maggiormente dotato tecnicamente. In porta ci sarà Fulignati, estremo discretamente strutturato, bravo tra i pali e sui palloni bassi, non impeccabile nelle uscite. Sugli esterni Leandro Rosi, che non bisogno di grosse presentazioni dopo le annate in A con Roma, Siena e Crotone e Crialese, terzino dotato di tanta corsa, abile ad accompagnare la manovra. In mediana a dettare i tempi Burrai, ai suoi fianchi la qualità di Dragomir, la forza fisica e l’intraprendenza di Kouan o l’equilibrio tattico di Moscati. Potrebbe ritagliarsi uno spazio importante, durante la partita, anche l’ultimo arrivato Sounas, mezz’ala di ottima qualità e discreta gamba. In avanti il tridente composto da Falzerano, Melchiorri e Murano, attaccante discretamente potente, pericoloso anche da fuori area. Come alternative nel reparto offensivo Bianchimano, rientrato da Catanzaro, il baby Elia, arrivato per espressa richiesta di mister Caserta, esterno rapido, abile nello stretto e il giovanissimo Lunghi (03) prodotto del vivaio, protagonista in Coppa ad Ascoli con una grande prestazione. Squadra tra le più forti del girone, forse la più forte, che ha l’obbligo di vincere questo campionato per riguadagnare la B persa malamente due mesi fa. Formazione che verrà al Comunale probabilmente per fare la partita, per cercare di fare il proprio gioco ed imporre il suo ritmo. L’Arezzo dovrà fare una gara accorta , concedendo poco e cercando di ripartire. Dover obbligatoriamente vincere, a livello mentale può essere un fardello, che speriamo possa frenare il Grifo nella gara di lunedì.

 

ULTIMO PRECEDENTE  Risale a dieci anni fa, 7 novembre 2010, quando il derby si giocò in D, causa il fallimento di amaranto e biancorossi. La partita vide prevalere gli ospiti, guidati da Pierfrancesco Battistini, per 1-0, sull’Arezzo allenato da Fratini, grazie ad una rete di Zanchi nella ripresa.

 

scritto da: Mauro Guerri, 03/10/2020





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