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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Sava, Poggio, Strip e Gamba in posa con Riccardo Schicchi
NEWS

Una squadra rinnovata che cerca una salvezza tranquilla. Ecco il Gubbio di Torrente

Ancora fermo al palo come gli amaranto dopo due sconfitte nelle prime gare dell'anno il Gubbio è alla caccia dei primi punti stagionali. Sulla panchina eugubina siede Vincenzo Torrente che fu artefice nel 2011 della ''storica'' promozione in B dei rossoblù umbri. L'ultimo precedente fra le due formazioni risale al 1995: sulla panchina amaranto esordiva Serse Cosmi, mentre il Gubbio era guidato dall'aretino Mario Palazzi



Vincenzo Torrente, trainer del Gubbio

Neanche il tempo di analizzare la sconfitta di lunedì, che è di nuovo campionato. Nel turno infrasettimanale, i ragazzi di Potenza, saranno ospiti del Gubbio, in una partita già importante per la classifica, visto che gli umbri, come gli amaranto, sono ancora al palo.

 

ALLENATORE In panchina dal 16 ottobre 2019 siede Vincenzo Torrente. Salernitano di Cetara, classe ’66, da giocatore una carriera vissuta quasi completamente con la maglia del Genoa durante gli anni ottanta e novanta. Fu uno degli artefici della cavalcata del Grifone in Coppa Uefa durante la gestione di Osvaldo Bagnoli. Nel 2002 inizia la l’avventura da allenatore nelle giovanili proprio della compagine ligure, per poi passare, nel 2009, in prima squadra, proprio al Gubbio, portandolo nel 2011 in B. Da qui va al Bari, per poi negli anni successivi, accasarsi con Cremonese, Salernitana, Vicenza e Sicula Leonzio senza grosse soddisfazioni, anzi con la retrocessione di Vicenza. Un anno fa il ritorno alla guida degli eugubini di patron Sauro Notari. Allenatore esperto, che si ispira a Scoglio e Bagnoli, coach che fa dell’organizzazione di gioco e soprattutto di quella difensiva, uno dei suoi biglietti da visita.

 

FORMAZIONE  Dovrebbe essere schierata col 4-3-3: Cucchietti - Formiconi, Uggè (Cinaglia), Ferrini, Migliorelli (Munoz) -  Malaccari, Megelaitis (Oukhadda), Sainz-Maza - Pellegrini (De Silvestro), Gomez, Pasquato.

 

PUNTI DI FORZA  Maggiore attenzione andrà rivolta al terzino Giovanni Formiconi (’89). Destro naturale, esterno esperto in categoria, arrivato in estate dalla Triestina, apprezzabile gamba, discreti tempi d’inserimento ed un piede, nonostante il ruolo, piuttosto educato, maggiormente a suo agio in fase propositiva. Miguel Sainz-Maza (’93) spagnolo cresciuto nel Racing Santander, ormai da diversi anni in Italia. Giocatore che nasce esterno, ma che Torrente utilizza come mezz’ala vista la sua qualità (calcia con entrambi i piedi) ed i suoi tempi d’inserimento. Cristian Pasquato (’89), tornato nei professionisti dopo l’annata con il Campodarsego e dopo le esperienze all’estero con Samara e Legia Varsavia. Giocatore estremamente fantasioso e talentuoso, ai tempi delle giovanili della Juve era considerato l’erede naturale di Alessandro Del Piero. Trequartista, esterno o seconda punta, bravo tecnicamente, giocatore  temibile sui piazzati. Infine Juanito Gomez (’85), in rete domenica a San Benedetto. Giocatore con tante gare disputate tra A e B, che ha accentrato, nelle ultime stagioni, il suo raggio d’azione, non estremamente strutturato, pericoloso dentro l’area di rigore, discreto al calcio, è il leader tecnico e carismatico dei rossoblù.

 

PREGI E DIFETTI.  Formazione decisamente rinnovata rispetto alla stagione scorsa, che ha perso giocatori importanti e di qualità come Sbaffo, Filippini (passato nelle ultime ore di mercato alla Triestina), Tavernelli e Konate. Squadra che non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione, del resto come l’Arezzo, raccogliendo due sconfitte nelle prime uscite stagionali, con il Modena all’esordio e domenica, in trasferta, con la Samb per 2-1, dove Maxi Lopez ha punito, forse troppo severamente, la formazione umbra. Squadra che ha raccolto meno di quanto meritava e di quanto dimostrato in campo,  che ha commesso errori evitabili, sottolineati dal mister eugubino a fine partita: "Partita equilibrata, forse il pareggio era il risultato più giusto. Primo tempo meglio la Samb, anche se noi abbiamo avuto le nostre occasioni ma non siamo stati in grado di sfruttarle. Nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita e purtroppo abbiamo subito questo gol con troppa leggerezza in fase difensiva. Un peccato perché la squadra ha fatto una buona prestazione soprattutto nella seconda frazione di gioco. Le ambizioni del Gubbio? Beh, dico, alla chiusura del mercato estivo farò una valutazione. In questo momento siamo pochi e non abbiamo le ambizioni della Samb che vuole vincere il campionato. Per il resto posso solamente dire che dobbiamo dare il massimo come è avvenuto contro la Samb, ma pretendo più furbizia e meno leggerezza nella fase difensiva". Rosa non troppo ampia, quindi scelte limitate e “quasi” obbligate. Torrente potrebbe addirittura cambiare modulo, passando dal 4-3-3 al 3-5-2. In porta Cucchietti, scuola Toro,  estremo strutturato, bravo nelle uscite alte. Terza linea che ha una coppia centrale forte fisicamente formata da Uggè, Ferrini o dal reintegrato Cinaglia, reparto non troppo veloce, che soffre se preso in velocità, con due esterni che appoggiano la manovra offensiva, soprattutto a destra con Formiconi. Reparto arretrato dove mancherà probabilmente il miglior elemento, Andrea Signorini, figlio del compianto Gianluca. Mediana dove la qualità è portata da Sainz-Maza, dove il lituano Megelaitis agirà da frangiflutti davanti la difesa e capitan Malaccari dovrà portare corsa, grinta e cattiveria agonistica. In un reparto non estremamente qualitativo, dove l’ex Siena Shady Oukhadda potrebbe ritagliarsi, in questa partita, uno spazio importante grazie alla sua fisicità. In avanti il tridente ruoterà intorno a Gomez, con Pasquato e il baby Pellegrini, 2000 arrivato dal Sassuolo, unico attaccante con una certa fisicità, presente in rosa. Reparto che vede come alternativa il mancino De Silvestro, giocatore decisamente non continuo a livello di prestazioni, ma dotato tecnicamente, che se in giornata, potrebbe essere uno scomodo cliente. Formazione dove la qualità non la fa da padrona, in difficoltà causa i risultati di questo inizio stagione, che dovrà lottare e sudare per potersi salvare. Mister Torrente è tenuto a compiere in quel di Gubbio un ulteriore impresa sportiva dopo la promozione in serie B del 2011 e la salvezza del 2020.

 

ULTIMO PRECEDENTE.  in campionato risale addirittura al 3 settembre 1995, quando le due squadre impattarono per 0-0. In quella gara, che segnava l’inizio del campionato, faceva il suo esordio sulla panchina Serse Cosmi. Allenatore del Gubbio invece era l’aretino Mario Palazzi, diventato poi ,vice proprio del nocchiero di Ponte San Giovanni.

 

scritto da: Mauro Guerri, 07/10/2020





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