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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Marco e la sua passione amaranto
NEWS

Il Padova è una delle corazzate del girone. I veneti puntano senza mezzi termini alla B

Affidati all'esperta guida di mister Mandorlini, i biancoscudati sono una delle candidate forti alla vittoria finale. Rosa di spessore e ben assortita in tutti i reparti il Padova arriva ad Arezzo con qualche assenza di troppo ma sarà un avversario complicato per l'Arezzo di Camplone, all'esordio sulla panchina amaranto. Occhio agli ex di giornata, Pelagatti e Buglio, ed alla ''bestia nera'' Santini



Davide Buglio, 38 presenze e 7 gol due anni fa ad Arezzo

Prima uscita per il nuovo Arezzo targato Camplone, che nel turno infrasettimanale, avrà di fronte al Comunale il quotato Padova. Biancoscudati che con 8 punti, occupano la decima posizione in classifica.

 

ALLENATORE Subentrato in corsa la scorsa stagione e riconfermato questa estate, sulla panchina della compagine veneta siede Andrea Mandorlini. Romagnolo di Ravenna, 60 anni compiti lo scorso luglio, un allenatore che non ha bisogno di grandi presentazioni, considerato un lusso in categoria visti i suoi trascorsi professionali. Da calciatore un ottima carriera soprattutto con le maglie di Inter (con cui ha vinto uno scudetto e una coppa Uefa), Ascoli e Udinese. Nel 1993 inizia l’avventura da allenatore con la Manzanese, in D, per poi iniziare un girovagare che lo ha visto sulle panchine di Spezia e Triestina in C, Atalanta (con cui è promosso), Sassuolo, Bologna, Genoa, Cremonese  in B e Hellas, di nuovo Genoa e Siena in A. Per lui anche una puntata in Romania, sulla panchina del Cluj, con cui vince Campionato, Coppa e Supercoppa. Allenatore esperto e navigato, carismatico, coriaceo, preparato tatticamente, che fa della preparazione tattica e della grinta i suoi marchi di fabbrica.

 

FORMAZIONE  Dovrebbe essere schierata col 4-3-3. Vannucchi – Germano, Pelagatti, Gasbarro, Curcio – Della Latta, Rolando (Buglio), Saber Hraiech – Nicastro, Santini, Bifulco.

 

PUNTI DI FORZA Squadra dalle ottime individualità, maggiormente da tenere d’occhio il difensore Andrea Gasbarro (’95). Arrivato in estate dal Livorno, difensore mancino che si disimpegna senza difficoltà come centrale o come terzino. Buon fisico, giusta cattiveria agonistica, bravo in fase d’impostazione, pericoloso quando va a colpire sui piazzati. Simone Della Latta (’93), centrocampista di buona struttura, abile nella gestione della palla e dotato di un discreto piede, preciso in fase di impostazione, pericoloso dalla distanza. È jolly prezioso nello scacchiere di Mandorlini, perché può giocare tranquillamente in tutti i ruoli della mediana e anche disimpegnarsi come difensore. Claudio Santini (’92), attaccante rapido e veloce, grosso agonista, pericoloso sotto porta e da fuori, bravo soprattutto in campo aperto quando riesce a puntare la difesa avversaria. Purtroppo uno che si esalta quando incrocia l’Arezzo. Infine Alfredo Bifulco (’97) esterno mancino, autore di 2 reti in campionato. Giocatore non estremamente strutturato, capace di disimpegnarsi su entrambe le fasce, dotato a livello tecnico, rapido e abile nell'attaccare la profondità.

 

PREGI E DIFETTI  Squadra che è partita con addosso i favori del pronostico, considerata tra le candidate alla vittoria finale di questo girone B. La partenza non è stata ottimale per una squadra che ambisce al vertice, un punto in due partite, con la sconfitta, per mano dell’Imolese all’Euganeo, all’esordio. Dopo questa sbandata iniziale sembra mister Mandorlini abbia trovato la quadra, anche se nell’ultimo turno, il sorprendente Legnano, gli ha imposto, nel derby veneto, il pari casalingo (1-1). Qualche dubbio di formazione per la sfida del Comunale viste le assenze di Kresic, Valentini (entrambi alle prese con noie muscolari), Fazzi, Paponi, Jefferson (uscito dopo pochi minuti nella sfida di domenica) e Emil Hallfredsson . Assenze che però vengono compensate dalla profondità del gruppo allestito da Sogliano, numeroso e di grande qualità in tutti i reparti, anche se in difesa ed attacco, per la sfida agli amaranto, ci saranno gli uomini contati. Una rosa che vede la presenza di due ex, molto rimpianti da queste parti, come Carlo Pelagatti e Davide Buglio, che non si sono ancora totalmente imposti con la maglia biancoscudata. In porta ci sarà Vannucchi, arrivato in estate, buon portiere di categoria, estremo non troppo strutturato, reattivo, ma non irreprensibile nelle uscite alte. Un suo errore da matita rossa, proprio in presa alta, costò la scorsa stagione i play-off all’Alessandria. Sulle fasce ci saranno Germano e Curcio. A destra il primo, centrocampista reinventato terzino, maggiormente disciplinato tatticamente e più applicato in fase difensiva e sull’out opposto l’italo-brasiliano ex Salernitana, decisamente più offensivo, abile al cross. Coppia centrale  composta da Pelagatti (che dovrebbe essere preferito all’ex Palermo ed Ascoli Andelkovic) e Gasbarro. In mediana vista l’assenza di Hallfredsson, Rolando in regia (giocatore esperto con buone geometrie di gioco), affiancato da Della Latta e da Saber Hraiech, intermedio dinamico, abile recupera palloni e bravo ad inserirsi senza palla. Alternative nel reparto sono rappresentate da Buglio e da Matteo Mandorlini, figlio di mister Andrea, mediano forte fisicamente, discreta corsa, mediano che abbina alla quantità, una discreta dose di qualità. Tridente offensivo dove Bifulco e Nicastro (giocatore fisico, ma abile ad agire anche sugli esterni) affiancheranno molto presumibilmente Santini. In un reparto che vede anche la presenza di Edoardo Soleri, ex Roma, dove era considerato uno dei migliori prodotti del vivaio giallorosso. Attaccante fisico, forte di testa, che ai tempi degli allievi, il suo allenatore Roberto Muzzi, da centrocampista, trasformò in attaccante. Gli infortuni di Paponi e Jefferson hanno accelerato le operazioni per la ricerca di un attaccante da parte della dirigenza patavina ed il nome giusto dovrebbe essere quello dell’ex Ascoli Giacomo Beretta, attualmente svincolato. A distanza di quasi dieci anni dai fatti di Hellas-Padova si incrociano nuovamente Andrea Mandorlini e Aniello Cutolo. L'allenatore dei biancoscudati in conferenza stampa ha evito l'argomento ed a precisa domanda, ha provato a chiudere col passato: "Non c'è alcun tipo di rancore. Quello che è stato è stato. E' un episodio del passato. Quanto succede in campo...finisce tutto dopo la partita. Bisogna sempre guardare avanti e io l'ho sempre voluto fare andando oltre queste cose. Ribadisco, da parte mia nessun rancore". Invece sulla partita: "Dobbiamo limare delle incertezze difensive che poi ci condizionano le gare, concediamo poco, ma non è abbastanza. Se non c’è intensità agonistica, come in tutte le categorie e al di la dell’aspetto tecnico, non vai lontano, abbiamo dimostrato di poter fare gare caratteriali importanti. Abbiamo tante gare e domani per esempio abbiamo 7 giocatori ai box, bisogna essere pronti".

 

ULTIMO PRECEDENTE  Risale 9 novembre 2003, quando l’Arezzo di Somma si impose per 2-1 sul Padova guidato da Glerean. Vantaggio amaranto con Abbruscato, pari veneto a firma Guidetti, ma a poco dal 90’, Passiglia regalò la vittoria all’Arezzo.

 

scritto da: Mauro Guerri, 21/10/2020





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