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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Luisa in immersione nelle acque del Madagascar
NEWS

A metà del girone di andata confermati i pronostici della vigilia. E' un girone B equilibrato

Dopo nove giornate di campionato le formazioni che alla vigilia erano accreditate per le posizioni di vertice hanno tutte più o meno rispettato le aspettative. Con le sue quattro vittorie consecutive il Padova sta tentando il primo allungo stagionale ma la concorrenza è agguerrita ed i veneti non avranno sicuramente gioco facile a partire già dallo scontro diretto di quest'oggi a Perugia. Le sorprese sono Carpi e Matelica, mentre Arezzo, Fano e Gubbio, ancora senza vittorie, finiscono per il momento dietro la lavagna



Dopo nove giornate di campionato e ripartendo dall’articolo che avevamo pubblicato il 16 settembre vediamo se le nostre previsioni e la nostra griglia di partenza, sono state rispettate.

Tra quelle che avevamo indicato tra le favorite ovvero Perugia, Padova e Feralpisalò, tutte stanno andando secondo i nostri pronostici, nonostante una partenza a rilento (Biancoscudati e Grifo) o un passaggio a vuoto durato un paio di giornate, la Feralpi. Il Padova di Mandorlini, primo della classe, è reduce da quattro successi di fila e il mister ex Hellas sta ottimamente utilizzando tutta la rosa a sua disposizione, fatta di giocatori esperti e di qualità, che hanno sopperito alle assenze di diversi giocatori, senza colpo ferire. A Perugia, Caserta, dopo le sconfitte con Cesena e Mantova ha rischiato la panchina, ma lui e soprattutto la società sono stati bravi a fare quadrato e rimettere subito in carreggiata la squadra. Compagine che assieme alla Feralpi ed al Carpi, segue a tre distanze di lunghezza la capolista. I Leoni del Garda di Pavanel per migliorare ulteriormente la propria classifica e innalzare l’asticella delle ambizioni, devono migliorare il proprio cammino lontano dal Turina, perché hanno raccolto solo 4 punti in altrettante partite. Fra quelle che secondo noi partivano in seconda fila, ovvero Triestina, Modena, Cesena, Sambenedettese e Südtirol, non tutte stanno mantenendo quello che dà loro ci si aspettava. Gli alabardati di mister Gautieri che, nell’ultima settimana tra infortuni e Covid stanno passando un momento di difficoltà, sono a sei lunghezze dalla capolista Padova, a causa del rinvio della partita con il Gubbio, ma soprattutto per una mancanza di continuità nei risultati (troppi i due pareggi e le due sconfitte in otto giornate per chi ambisce alle posizioni di vertice). Il Modena di Mignani invece con i suoi 16 punti si colloca in quinta posizione appaiato al Südtirol, piazzamento che al momento soddisfa l’ambiente e la società. Squadra che ha grossi margini di miglioramento, che deve affinare la gestione del risultato, dove il mister ex Olbia e Siena ha registrato già bene la difesa e dove l’attacco ha discrete frecce al proprio arco: Scappini, Spagnoli, Monachello, Tulissi e l’estroso Sodinha. Di contro Cesena e Samb per ora stanno disattendendo chi li vedeva tra le protagoniste del girone. I romagnoli attualmente sono addirittura fuori dalla zona play-off, anzi si devono anche guardare le spalle. Compagine che trova con discreta facilità la via del gol, Bortolussi è già a quota sei, ma subisce troppo in difesa (14 reti al passivo) e in fase di non possesso. La Samb invece è sì dentro la zona spareggi promozione, ma ha già cambiato mister (dentro Zironelli, fuori Montero) e sta pagando i troppi pareggi e la mancanza di un gioco di squadra, anche se il nuovo allenatore, ha già dato un’organizzazione migliore. La squadra fino ad oggi ha viaggiato solo sulle giocate dei suoi pezzi migliori, Maxi Lopez e Ruben Botta. Per gli altoatesini il discorso è diverso. Partenza ottima, ma dopo la sconfitta di Padova, qualcosa si è inceppato, perché non è più riuscita a vincere, facendosi imporre il pari nelle ultime due uscite. Vecchi deve ritrovare subito la sua squadra, che tutto sommato sta disputando una buonissima stagione, prima che, chi sta davanti, scappi. Chi sta andando oltre le più rosee aspettative è il Carpi di Pochesci, che partito a fari spenti dopo le diverse partenze estive (Jelenic, Ligi, Pezzi, Saric) ha decisamente un ruolino di marcia di tutto rispetto. Secondo in classifica con una squadra molto giovane (interessante soprattutto il 2000 Andrea Ghion), mister che ha costruito la squadra intorno al giocatore migliore Biasci, dove Maurizi sta giocando alla grande e che pare aver superato le piccole problematiche societarie. L’arrivo di Ferretti ha portato forza ed esperienza. Sullo stesso piano la stagione del neopromosso Matelica, che dall’alto dei suoi 14 punti si trova in una sorprendente settima posizione, davanti a squadre decisamente più blasonate e più accreditate alla vigilia. Squadra dai semplici concetti di gioco, rognosa da affrontare, dove Balestrero si sta affermando come uno dei migliori centrocampisti del campionato. Più che sufficiente per il momento la stagione sia della Virtus Verona del tutto fare Fresco, che quella dell’Imolese del presidente Spagnoli che veleggiano tranquille a metà classica e che sperano, da qui alla fine, magari di poter raggiungere la zona play-off. Migliore del previsto, per il momento, anche il cammino del Ravenna che retrocesso a luglio e ripescato ad agosto, che ad ora sarebbe salvo. Mokulu si sta caricando la squadra sulle spalle e mister Magi si augura che Martignago ripeta quello di buono che aveva fatto vedere in riva al mar Ligure con la maglia dell’Albissola. Decisamente buono anche l’avvio di stagione del Mantova di Troise che si sta mettendo in luce per calcio propositivo e molto offensivo. Sulle sponde del Mincio si sta rilanciando alla grande Ganz, l’ex Cheddira si sta facendo apprezzare anche in zona gol, mentre Zibert si sta ritrovando come trascinatore e uomo d’ordine del centrocampo. Sullo stesso piano l’impatto con il nuovo campionato anche per una altra squadra arrivata dalla D, il Legnago. Compagine che lascia poco allo spettacolo, fino ad ora ben sei pareggi di cui cinque ottenuti in trasferta, che mister Bagatti schiera molto bene in campo, concedendo poco agli avversari, con la soddisfazione di aver battuto una corazzata come la Triestina.

Arriviamo alle note dolenti. Decisamente in ombra la Vis Pesaro dove è stato esonerato Galderisi per affidare poi la panchina a Daniele Di Donato, che ha esordito con una sconfitta. Formazione con buoni valori per la categoria, che ha pagato scotto ad un inizio di stagione sotto tono, anche a causa di uno spogliatoio non proprio unito, su tutte la lite via carta stampata e social tra l’ex allenatore ed il portiere Puggioni. A Fano, squadra che come Arezzo e Gubbio ancora è senza vittorie, per adesso ha pagato solo l’allenatore, via Alessandrini, dentro Destro. Squadra giovane, forse troppo, se si vuol puntare ad una salvezza senza troppi patemi. La Fermana di Mauro Antonioli dopo un paio di vittorie consecutive sembrava potersi tirar fuori dalle zone paludose, ma le ultime giornate hanno riportato nei bassi fondi i gialloblu, che affidano le loro chance di salvezza alla coppia offensiva composta da Cognigni e Neglia. A Gubbio, dove separavano in una stagione tranquilla, dove Torrente nelle ultime settimane è apparso in bilico, la classifica non sorride e gli eugubini pagano una rosa troppa corta, una campagna acquisti non entusiasmante, formazione che è andata in difficoltà causa anche gli infortuni. Risultato di questo che la compagine si ritrova nei bassifondi.

Discorso a parte merita l’Arezzo che dopo l’inizio shock, ha cambiato mister e diversi giocatori (Arini, Di Paoloantonio, Cerci, Kodr). Quando sembrava aver imboccato la strada giusta, il Covid ha fermato gli amaranto. Giudizio sospeso in attesa che il pallone torni a rotolare.  

 

scritto da: Mauro Guerri, 11/11/2020





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