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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Riccardo, Michele, Elisa, Paolo, Luca e Carlo in trasferta a Gallipoli
NEWS

Fratini torna da ex: "Arezzo, quest'anno ce la fai"

Intervista all'allenatore della Pontevecchio



la presentazione col Ds Andrea Mangoni1) Mister, che ricordi conserva della sua purtroppo breve parentesi aretina?
Il ricordo è sicuramente splendido, sono stato accolto benissimo dalla città e anche col gruppo eravamo riusciti ad entrare bene in sintonia. Anche con la società che era subentrata, facendo la scelta di prendere un altro allenatore per sostituirmi, i rapporti sono rimasti buoni: con Martucci ci siamo sentiti qualche volta, anche quando sono venuto ad Arezzo con la Rappresentativa (Fratini ha vinto il torneo nazionale giovanile dello scorso anno, alla guida della squadra degli Under del girone E, sconfiggendo nella finale di Viareggio la squadra del girone D grazie al gol decisivo nei minuti finali di Diego Mautone, NdR), e non gli serbo nessun tipo di rancore.
2) Ma, onestamente parlando, l'Arezzo che aveva ereditato da mister Carrara era una squadra che aveva qualche possibilità di salvarsi, o senza gli innesti sarebbe stata una squadra condannata all'Eccellenza?
Il mercato di riparazione è stato decisivo per l’Arezzo, sicuramente. Già quando c’ero io con Mangoni avevamo individuato i settori che necessitavano di rinforzi, anche se purtroppo fino a dicembre non si sarebbe potuto fare niente. Gli innesti sono arrivati nei ruoli chiave della squadra, e l’Arezzo da allora ha cambiato passo. Senza quegli arrivi, credo che l’Arezzo non avrebbe avuto praticamente nessuna possibilità di salvarsi.
3) L'esordio con la vittoria casalinga contro lo Spoleto, poi diversi punti lasciati per strada, anche dovuti alla sfortuna. Che giudizio dà delle sue sei partite in amaranto?
L’esordio è stato il meglio che avessi potuto sperare, poi purtroppo le cose non sono andate come avrei sperato. In più di un’occasione abbiamo disputato dei buoni spezzoni di partita, come nel primo tempo a Castel Rigone ad esempio, salvo farci due gol praticamente da soli. Purtroppo in quel momento della stagione la squadra aveva delle “amnesie” che facevano sì che quello di buono che si vedeva in campo non venisse confortato dai risultati: era una spirale pericolosa, dove era venuta meno la tranquillità dei singoli.
4) Parliamo di questa stagione, invece: secondo lei è l'Arezzo la squadra da battere nel girone?
Secondo me, la rosa più completa è ad oggi quella del Castel Rigone. L’Arezzo ha fatto un ottimo lavoro con i fuoriquota, che sono i migliori di tutto il girone, ma la squadra di mister Mezzanotti ha un po’ più di profondità nella rosa a livello di elementi di esperienza. A livello di undici titolare sono forse alla pari: all’Arezzo però potrebbero fare comodo uno o due rinforzi “di qualità”. E comunque stiamo parlando di due ottime rose, sia chiaro.
5) Ci sono altre potenziali candidate alla promozione in Seconda Divisione?
Ci sono squadre in questo momento che stanno facendo bene e che sono partite forte, come il Pontedera, lo Spoleto e la stessa Sansovino, ma ora come ora la sensazione che ho io è che a giocarsi la promozione dovrebbero essere proprio Castel Rigone ed Arezzo. Se mette a posto la difesa, forse anche la Viterbese potrebbe inserirsi nella lotta, ma per ora sono queste due le squadre più attrezzate a lottare per la vittoria finale.

Fabrizio Fratini, 6 panchine in amaranto6) Per la sua Pontevecchio, un inizio forse un po' stentato: l'obiettivo stagionale è comunque quello di una salvezza tranquilla, bissando quanto fatto lo scorso anno?
Sicuramente come inizio non è stato dei migliori, ma per noi l’obiettivo resta quello della salvezza, possibilmente senza passare dai playout. Nelle ultime tre stagioni, una volta siamo retrocessi e siamo stati ripescati, una volta ci siamo salvati ai playout e lo scorso anno abbiamo conquistato una salvezza tutto sommato tranquilla: la nostra dimensione quindi è questa. Il gruppo che sto allenando è sostanzialmente quello dell’anno scorso, e forse ci sarà da fare qualche intervento proprio a livello di fuoriquota. Tanto per fare un esempio, noi con ogni probabilità domenica giocheremo contro l’Arezzo con i fuoriquota tutti a centrocampo e in attacco e nessuno in difesa: questo purtroppo porta inevitabilmente a “concedere campo” agli avversari, perché manca un po’ di personalità in mezzo al campo.
7) Potendo scegliere, quale giocatore "porterebbe via" all'Arezzo per la gara di domenica?
Sicuramente Daniele Speranza, per le sue caratteristiche tecniche e per l’importanza a livello tattico che riveste nell’Arezzo.
8) In questo momento, l'Arezzo sta vivendo un momento un po' difficile dal punto di vista dei rapporti con l'Amministrazione comunale: pensa che questo possa incidere sul rendimento della squadra?
Premetto di non conoscere bene la situazione dell’Arezzo di quest’anno: in genere, se il gruppo è sano, spesso le difficoltà possono unire maggiormente e portare ad una coesione di squadra ancora maggiore. Tuttavia è vero che trovarsi a campionato già iniziato con la necessità di dover trovare ancora un campo di allenamento fisso è una situazione che alla lunga può essere un po' penalizzante a livello di risultati.
9) Storicamente, la Pontevecchio ha sempre fatto partite gagliarde, contro l'Arezzo, da quando c'era Serse Cosmi alla vittoria esterna dello scorso anno. Anche quest'anno ci dobbiamo aspettare un "partitone"?
Mi verrebbe quasi da augurarmi che sia vero il detto che “non c’è due senza tre”, con tutto il bene che posso volere all’Arezzo. Scherzi a parte, la vittoria dello scorso anno maturò contro una squadra che era ancora un cantiere aperto, quindi la situazione in questo senso è decisamente diversa. Noi verremo ad Arezzo a fare la nostra partita, e vedremo alla fine quello che ne sarà venuto fuori.
10) Per mister Fratini quella di domenica sarà una partita come le altre?
Sicuramente no: lo ripeto, ad Arezzo, anche se ci sono stato per poco tempo, mi sono trovato bene, quindi per me tornare da avversario è un’emozione particolare. Per me poter scrivere nel curriculum di avere allenato l’Arezzo è stato un onore, e rivedere le panchine e gli spogliatoi, anche se ci sono già tornato con la Rappresentativa, è qualcosa di diverso rispetto alle altre partite del girone.


scritto da: Roberto Gennari, 22/10/2011