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L'Arezzo di Balbo: pressing alto, più "cagnacci", gioco in verticale e 4-3-3

Presentato lo staff tecnico della prossima stagione. L'argentino guiderà la squadra con Bacis come vice e Tocci alla Juniores. Il direttore generale Martucci ha ufficializzato l'acquisto di Bagnato, sottolineando la possibilità di un ripescaggio in Lega Pro che comunque non cambierà le strategie di mercato: l'organico sarà di qualità ma con innesti che porteranno più sostanza. Fra gli obiettivi Pietrobattista, Carfora, Piccolo, Maruggi, Miniati, Scardini e Miani. Salary cap: se i "senatori" accettanno, ci saranno solo ritocchi. Il ritiro comincerà fra il 15 e il 20 luglio



il nuovo staff tecnico dell'Arezzo: Bacis, Balbo, Martucci e TocciPressing alto, gioco in verticale e 4-3-3 come modulo di partenza. Abel Balbo ha illustrato la sua filosofia tattica in poche parole, confermando ciò che già si era intuito: la sua squadra andrà all’attacco, senza trascurare la fase difensiva ma cercando di segnare un gol in più degli altri. Non sarà un Arezzo alla Zeman, ma la traccia è più o meno quella. Non a caso l’identikit dei suoi attaccanti ideali è racchiuso in due aggettivi: tecnici e veloci. Ma la qualità e una buona condizione fisica saranno indispensabili in ogni zona del campo, che si giochi in serie D o in Lega Pro. “In Italia il calcio ha una caratteristica comune a tutte le categorie – ha detto Balbo. Se dai modo all’avversario di riorganizzarsi e chiudersi dietro, fare gol diventa dura”. Ecco perché bisognerà andare a riconquistare la palla nella trequarti altrui o, in alternativa, cercare subito la profondità per innescare le punte.
Sotto questo profilo, ci sarà modo per studiare e capire. La cosa certa è che Martucci è convinto di aver messo su il miglior staff tecnico possibile: un responsabile che ha carisma e prestigio, un vice che si è fatto un anno di esperienza e sul quale la società ripone la massima fiducia, un tecnico della Juniores che sa come collegare il lavoro dei suoi ragazzi con quello dei grandi. “C’è stima professionale e umana – ha sottolineato il direttore generale – da parte mia nei loro confronti e anche tra di loro. Bacis non ha fatto un passo indietro ma tre in avanti. E a Tocci spero di affidare la Berretti invece della Juniores”.
Vorrebbe dire che l’Arezzo è stato ripescato fra i prof, eventualità che la società continua a tenere in considerazione anche se non modificherà più di tanto le strategie di mercato. “Noi puntiamo sui giovani – ha proseguito Martucci. Se restiamo fra i dilettanti siamo a posto, se saliamo in Lega Pro ci daranno pure i contributi”. Quella dell’anno venturo, come si è capito dalla conferenza stampa di stamani, sarà una rosa con più cagnacci e meno gatti da cortile, secondo la pittoresca definizione del direttore. Una base tecnica di livello verrà salvaguardata, anche perché Balbo intende giocare palla a terra, ma sarà alzata la soglia di combattività. Andrea Bagnato, il primo acquisto ufficiale, è un innesto che va in questa direzione. Pietrobattista, obiettivo dichiarato, anche. E pure Carfora, che ha un piede dolce, è uno che a 35 anni garantisce ancora una certa mobilità. In quest’ottica non è da escludere una conferma di Ciasca, mentre altri giocatori nel mirino sono Roberto Piccolo (’78), quest’anno a Viterbo, e Rosario Maruggi (’86), da gennaio all’Orvietana. Due trattori in mezzo al campo, aggressivi e di carattere. Balbo, l’ha detto lui stesso, proverà pure a convincere Crescenzo a tornare: è un ’93, è dinamico, segna e fa quantità.
Nella lista della spesa figurano tanti nomi: Miniati, mediano del San Donà classe ’92 (in gol contro il Cosenza), l’esterno offensivo Scardini (’88) del Flaminia, l’attaccante Miani (’83) del Città di Marino, bomber da 94 gol nelle ultime cinque stagioni di serie D.
Ma la priorità, l’ha detto anche Balbo, è per quelli che già sono qui, sui quali evidentemente Bacis e Tocci hanno speso parole positive. A Raso e Martinez, per esempio, verrà sottoposto il salary cap come a Bucchi e a tutti gli altri: tetto agli ingaggi e premi a obiettivo. Se accettano, ci sarà soltanto da ritoccare senza rivoluzioni. Un caso a parte è Cissé, che dal primo luglio è svincolato. Offerte ne ha, ma è extracomunitario. E un Arezzo in Lega Pro potrebbe cambiare le carte in tavola.
L’estate, comunque, si preannuncia intensa. Tra scandalo scommesse, bilanci a pezzi e Covisoc al lavoro con la mannaia, l’Arezzo potrebbe partire per il ritiro (tra il 15 e il 20 luglio) senza sapere ancora in quale categoria giocherà. La preparazione potrebbe svolgersi interamente in città, ma è probabile che almeno una decina di giorni al fresco la squadra vada a farli. Non ad Anghiari, sede dell’anno passato, forse a Pieve Santo Stefano o Caprese Michelangelo. Oppure Norcia, dove il presidente Severini è di casa. Alla fine decideranno Martucci e Balbo, come impone la gerarchia interna. Quel che è sicuro, è che l’Arezzo giocherà per vincere. Dentro il villaggio amaranto si comincia a lavorare per questo.

 

scritto da: Andrea Avato, 12/06/2012





Presentazione di Balbo e del nuovo staff tecnico

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: alti60, il 12/06/2012 alle 16:52

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I quattro dell'Ave Maria e ora sotto col campionato e forte il tifo di tutta la citta' "uno soltanto Amaranto Amarantooooo"

Commento 2 - Inviato da: Leone731, il 12/06/2012 alle 17:04

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Villaggio amaranto, staff tecnico di livello, programmazione...si respira un'altra aria non c'e' verso!!

Chissa' che ne pensa il barattolo...

Commento 3 - Inviato da: Andrea Avato, il 12/06/2012 alle 17:19

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L'audio della conferenza stampa frigge un po' quando arrivano i cartelli con le scritte. Ma è colpa di youtube che ha caricato male il file...

Commento 4 - Inviato da: andrea_amaranto, il 12/06/2012 alle 18:13

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X Andrea

Di Arcidiacono cosa mi dici?

Commento 5 - Inviato da: el lagarto, il 12/06/2012 alle 19:20

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Le società che si iscriveranno alla 2^ divisione dovranno investire 60,000 euro, trenta dei quali in fidejussione, che praticamente non potranno essere utilizzate per tutto l'arco del campionato, saranno custoditi dalla banca e li giaceranno. Quante società avranno la forza economica  per investire quella cifra? con la crisi galoppante che abbiamo, molte società rischiano grosso. e se qualcuno già in crisi economica tenterà l'azzardo con la speranza di nuovi soci,  salteranno prima del 31 agosto. Siccome i pazzi non ci sono quasi più, concludo dicendo che molte società lasceranno campo libero e rimarranno a casetta. 

Commento 6 - Inviato da: Moderato, il 13/06/2012 alle 00:10

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E adesso sognano ad occhi aperti, mi devo dare un pizzicotto per riuscire a credere a questa svolta!!! Stiamo tornando!!! Forza magico Arezzo!!

Commento 7 - Inviato da: Andrea Avato, il 13/06/2012 alle 09:21

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L'audio funziona!!!!!