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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Emanuele sposo in Sud Africa
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Una squadra all'ultima spiaggia. Il Ravenna ha bisogno di 3 punti per sperare ancora

I romagnoli di mister Colucci ad Arezzo non hanno molte alternative. Solo una vittoria può tenere accora accesa la speranza di raggiungere i play-out ma il Ravenna arriva a questo decisivo incontro con molti problemi di organico dopo lo stop per il Covid. Pesa nell'economia dei giallorossi, peggior attacco del torneo, soprattutto l'assenza del bomber Mokulu, fermato un mese fa per una positività ad un controllo anti-doping.



Salvatore Papa, capitano e anima del RavennaPartita della vita quella che domenica sera alle 20.30 aspetterà l’Arezzo al Comunale, quando di scena ci sarà il Ravenna. I romagnoli sono ultimi in classifica con 26 punti, a due lunghezze dagli amaranto.

 

FORMAZIONE - Dovrebbe essere schierata col 4-3-3. Tomei; Shiba, Codromaz, Boccaccini (Alari), Perri; Esposito, Papa, Fiorani; Ferretti, Sereni, Martignago.

 

PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio il difensore centrale Roberto Codromaz (’95). Giocatore arrivato nel mercato di riparazione dalla Juve Stabia. Discreta struttura fisica, abile nel gioco aereo ed in marcatura, non troppo rapido, ma dotato di buon senso della posizione. Salvatore Papa (’90) centrocampista che può agire da play o da mezz’ala o anche da esterno. Agonista, dinamico, maggiormente abile quando può attaccare, giocatore sia di spada che di fioretto. È il trascinatore e capitano dei romagnoli, nelle ultime giornate quello che ha preso per mano la squadra. In campionato fino ad oggi 4 reti. Marco Fiorani (’02), centrocampista cresciuto nel vivaio giallorosso. Nonostante la giovane età, è mediano che si fa rispettare in mezzo al campo, non estremamente strutturato, ma che fa del dinamismo, della corsa e dell’aggressione al portatore le sue armi migliori. Infine Riccardo Martignago (‘91) attaccante esterno o seconda punta, destro che ama partire da sinistra per accentrarsi e cercare la conclusione. Non sta vivendo la sua stagione migliore, solo due reti in campionato, ma resta giocatore con buona tecnica e discreta tenuta atletica.

 

PREGI E DIFETTI - Il Ravenna arriva alla partita del Comunale con un’infermeria decisamente affollata e l’assenza pesantissima del bomber Mokulu. L’attaccante congolese lo scorso 12 marzo è stato fermato dalla Procura antidoping che “ha notificato una sospensione cautelare a Benjamin Mokulu, risultato positivo al clostebol metabolita in un controllo del 18 febbraio. Lo stesso attaccante belga ha spiegato l'accaduto: al controllo ha omesso di dichiarare l'assunzione di una pomata acquistata in farmacia per curare una ferita all'unghia del piede destro". Assenza che ha pesato e non poco nell’economia della squadra, visto che aveva già realizzato ben 11 reti. Invece per quanto riguarda l’infermeria mister Leo Colucci deve fare i conti con le conseguenze fisiche che il Covid ha lasciato sulla squadra. I romagnoli sono stati colpiti duramente dal virus, costringendoli poi ad un vero tour de force per recuperare le partite rimandate. Per guai a livello muscolare dovrebbero essere assenti, anche se lo staff medico cercherà di recuperali a tempo record, Franchini, Stellacci, Vanacore (quello con maggiori chance di recupero), Meli, l’ex Alessio Benedetti e Marvin Emnes, arrivato a marzo dal mercato degli svincolati per sopperire proprio all’assenza proprio di Mokulu. Questi si aggiungono ai lungo degenti Cesaretti e Bolis (per entrambi rottura del crociato) e De Grazia, che nella gara di andata, si era rotto il perone. Nel girone di ritorno i giallorossi romagnoli hanno raccolto solo una vittoria, proprio nell’ultima trasferta giocata a Imola (0-2), trascinati al successo dalla doppietta di Papa. Sono però reduci dalla sconfitta interna subita dal Perugia (0-3), ma il risultato non inganni, i ravennati, soprattutto nel primo tempo, hanno tenuto bene il campo, sfiorando in un paio di circostanze la rete con Sereni e Ferretti. Nella ripresa il Grifo, trovato il vantaggio, ha dilagato, sfruttando soprattutto il calo fisico dei ragazzi di Colucci, che ha così analizzato la sconfitta nel post-gara: “Abbiamo fatto una buona partita, il primo tempo è stato giocato bene. Il Perugia ha dovuto cambiare modulo e anche 4-5 sostituzioni per vincere, noi purtroppo questi cambi non li abbiamo potuti fare. Questo ti rende impotente, è tutta là la partita.  Sapevamo che potevamo non reggere l'urto col tempo. A un certo punto facevamo fatica a ripartire. Sereni, Ferretti, Papa e altri hanno giocato dieci partite consecutive ogni tre giorni. Non è un alibi, è un dato di fatto oggettivo. Fino a quando i ragazzi hanno tenuto il campo la squadra ha fatto una buona partita. Siamo in 15 e in 15 bisogna andare a battagliare. Bisogna stringere i denti e fare qualcosa di più".  Numeri alla mano, si sfidano le peggiori difese del campionato (60 reti al passivo per il Ravenna, 62 per la squadra di Stellone) ed i romagnoli hanno anche il primato, non troppo invidiabile, di peggior attacco, con appena 29 reti realizzate. Per la sfida agli amaranto il tecnico pugliese schiererà tra i pali Tomei, portiere decisamente navigato in categoria dall’alto delle sue quasi 37 primavere. Nonostante l’età è sempre estremo reattivo tra in pali, discreto nelle uscite basse ed abile a guidare la difesa. Terza linea che dovrebbe vedere a destra Shiba (‘01) discretamente rapido, a suo agio in fase difensiva e sull’out opposto Perri, buona tecnica individuale, grande facilità di corsa, qualità che ne fanno un esterno che diventa pericoloso quando può appoggiare la manovra offensiva. Centralmente Codromaz e Boccaccini, anche lui discretamente strutturato, ma non troppo rapido nei primi metri. Alternative sono Alari, prestante e abile nel gioco aereo, Jidayi giocatore esperto, che ha arretrato negli ultimi anni la sua posizione, discreto in fase di prima costruzione, ma non troppo veloce, Fiore applicato in marcatura e discretamente agonista o il terzino Zanoni, esterno di buon ritmo. Reparto che soffre se preso tra linee, se attaccato in velocità palla a terra e se i due centrali vengono tirati fuori dalla linea. In mediana scelte quasi obbligate con Papa che sarà affiancato da Fiorani ed Esposito. L’ex Cavese avrà il compito di cucire la manovra, ma è centrocampista che ben si disimpegna anche in fase di non possesso. Se non recuperano Franchini (mediano fisico e discreto lottatore) o Benedetti (mezz’ala di buona qualità), unica alternativa resta Rocchi, incontrista rapido ed arcigno. L’attacco senza Mokulu si aggrappa a Martignago, che fino ad ora ha deluso le aspettative. Con lui Ferretti, mancino, rapido e discreto nel dribbling, ma anche intelligente a livello tattico e Marcello Sereni giocatore con una buona velocità e discreto nell’attaccare gli spazi, a cui piace spaziare su tutto il fronte offensivo. Di fronte ci sarà un Ravenna che se la giocherà a viso aperto, visto che è l’ultima occasione per evitare la retrocessione diretta, che si affiderà tanto al carisma del portiere Tomei e di capitan Papa. Proprio il numero 27 è da tener d’occhio quando si inserisce in avanti sfruttando le spizzate degli attaccanti o i movimenti senza palla degli attaccanti. I giallorossi sono squadra assolutamente da non sottovalutare, perché nonostante le assenze, l’ultimo posto in classifica e le tante partite giocate nell’ultimo periodo, sono formazione dura a morire, che cerca di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Lontano dal Benelli bottino fatto di una sola vittoria, come detto in precedenza quella di Imola,4 pareggi e ben 13 sconfitte, con uno score di 14 reti fatti e 37 subite.

 

ULTIMO PRECEDENTE - Risale al 4 aprile 1993, ultima partita giocata dall’Arezzo prima della radiazione. Sul campo i romagnoli guidati da Guidolin, poi salito in B a fine campionato, si imposero per 1-0 grazie ad una rete di Cosimo Francioso nella ripresa.

 

scritto da: Mauro Guerri, 23/04/2021





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