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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Filippo degli Arezzo Ovunque
NEWS

A Cesena quanti ricordi. Ma domenica nessun amarcord, c'è un play-out da conquistare

Trasferta mai banale quella in Romagna per i tifosi aretini. Fra ricordi personali, esodi memorabili e partite decisive, contro il Cesena è sempre stata una gara particolare ed anche quest'anno sarà così, con gli amaranto a caccia di punti per evitare la retrocessione diretta in serie D e agguantare in questi ultimi 90 minuti l'ingresso agli spareggi salvezza



L'Arezzo di Somma festeggia sotto i tifosi amaranto il pareggio di Cesena

16 settembre 1984. L’Arezzo fa il suo esordio stagionale a Cesena nel terzo campionato di serie B dell’era Terziani. Per me questa data resterà a suo modo storica: per la prima volta, 15 anni da poco compiuti, salgo in un pullman di tifosi e vado in trasferta da solo, assieme a tanti amici che nel tempo diventeranno compagni fissi delle mie future domeniche. Erano decisamente altri tempi: il calcio si seguiva solo la domenica e solo dagli spalti. La RAI trasmetteva una sintesi di una partita di serie A prima di cena e i gol li vedevi a 90° Minuto o alla Domenica Sportiva. Le partite in diretta erano solo qualche incontro di Coppa rigorosamente di mercoledì; Telepiù con le sue dirette di serie A sarebbe arrivato solo 9 anni più tardi. Era un calcio diverso: in trasferta non c’erano settori ospiti ed il biglietto lo compravi direttamente al botteghino dello stadio. Quel giorno lo stadio di Cesena non era ancora quello che oggi tutti conosciamo. Era già intitolato a ‘’Dino Manuzzi’’, presidente bianconero dal 1964 al 1980 scomparso nel 1982, ma di quell’impianto oggi è rimasta in piedi e funzionante solo la tribuna centrale. L’Arezzo partiva con ambizioni di vertice: c’era ancora l’ossatura della promozione in B del 1982 (Pellicanò, Butti, Pozza, Mangoni, Neri) con alcuni nuovi acquisti (Colantuono, Miani, Bertoni, Tovalieri) che avevano portato un carico di entusiasmo. La stagione si sarebbe poi conclusa, guarda caso, con una salvezza raggiunta a Pisa all’ultimo tuffo e marchiata per sempre dalla ‘’rovesciata dei sogni’’ di Menchino Neri contro il Campobasso alla penultima giornata. 

 

Cesena-Arezzo 1-2 1984/85. Il gol del vantaggio di Tovalieri Di quella partita a Cesena vinta dall’Arezzo ricordo nitidamente il gol di testa di Tovalieri che dette il vantaggio agli amaranto ed il rigore parato all’ultimo secondo da Pellicanò (con conseguente invasione di campo dei tifosi amaranto) che spezzò i sogni di rimonta dei padroni di casa. Da quel giorno la trasferta di Cesena non è mai stata banale. Ricordo quella del 2000 con l’Arezzo di Cabrini che ne fece tre (Benfari su rigore e doppietta di Ricchiuti) al termine di una partita magistrale oppure quella del 2004 con il pari di Abbruscato festeggiato da oltre 3000 tifosi amaranto che in pratica consegnò la B a quell’Arezzo allenata da Somma. Anche l’anno dopo in B la partita di Cesena fu importantissima: un gol di Vigna tenne in vita le speranze di salvezza amaranto che fu sancita all’ultima giornata, guarda caso, dalla vittoria contro il Vicenza (Abbruscato e due volte Spinesi) in un Comunale pieno come un uovo.

Domenica sarà di nuovo Cesena ed anche questa volta sarà, nel bene o nel male, una partita che segnerà la storia amaranto. L’Arezzo deve vincere per non restare fino all’ultimo secondo attaccato alle notizie dagli altri campi e non ci sarà spazio per rivivere serenamente certi ricordi. C’è un play-out da agguantare per poter credere ancora alla salvezza, ci sono 90 minuti di tormento e (speriamo) estasi.

 

scritto da: Simone Trippi, 29/04/2021





1984-85 / Cesena-Arezzo 1-2

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