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Obiettivo: confermare Raso. Ma l'Arezzo prepara anche la lista per il piano B

Martucci, anche su indicazione di Balbo, dopo Martinez e Borgogni vorrebbe trattenere il centravanti che quest'anno ha segnato 17 gol. L'accordo però non è stato ancora trovato e allora il direttore generale si tiene calde le possibili alternative. E siccome è come quegli assassini che tornano sempre sul luogo del delitto, rispuntano nomi trattati in passato come Miani, Amodeo, Majella e Lazzaro



Mario Raso, 30 anni, 25 gol in amarantoWalter Martucci, per utilizzare un paragone forte, è come quegli assassini che tornano sempre sul luogo del delitto. Se un giocatore gli piace, è difficile che lo molli e alla fine lo va a prendere. E’ accaduto per Andrea Bagnato, per esempio, il primo rinforzo dell’Arezzo 2012/13. Il direttore generale l’aveva cercato nei mesi scorsi, sia in estate che a gennaio, senza riuscire a tesserarlo. Stavolta si è mosso in largo anticipo e lo ha inserito in rosa. 26 anni, nel pieno della maturità, Bagnato è uno che potrebbe giocare tra i prof ma che conosce benissimo la serie D. Piedi buoni, visione di gioco, temperamento, nel 4-3-3 di Balbo può fare il regista o la mezz’ala. Di sicuro segnerà qualche gol, perché il suo curriculum non mente: 10 reti l’anno scorso (2 delle quali al Comunale), 7 l’anno precedente, 10 l’anno prima ancora, 9 nel primo torneo da titolare. Totale: 36 gol in quattro campionati, non pochi per un centrocampista. Pure Luca Pietrobattista, per tornare al discorso iniziale, è un giocatore apprezzato da Martucci. Lo voleva lo scorso inverno e lo ha contattato adesso, anche se la trattativa è ancora in itinere. Classe ’88, l’ex senese è uno che fa quantità e che dà molto sotto il profilo della corsa. Il suo acquisto è in stand by, perché in quella zona di campo l’Arezzo ha già Bagnato per l’appunto, oltre a Ciasca e ai due under Idromela e Zurli, entrambi under. Martucci, inoltre, ha discorsi aperti con gente d’esperienza.
A movimentare questi giorni di trattative, però, è soprattutto il reparto d’attacco. Martucci ha già confermato sia Martinez che Borgogni, considerato un elemento utilissimo dentro lo spogliatoio e ancora in grado di dire la sua, specie in certi contesti ambientali e tattici, per quanto riguarda il rendimento sul campo. In rosa ci sono i due giovani Soldani e Parigi, sui quali la società punta molto non solo in prospettiva futura ma anche per il presente. Soldani, 18 anni, aveva assaggiato la prima squadra già due stagioni fa, poi ha dovuto combattere con alcuni contrattempi fisici che lo hanno penalizzato. Ma adesso è pronto e nelle ultime uscite con la Juniores ha dimostrato di aver ritrovato brillantezza e rapidità. E Parigi, classe ’96, è il talentino inseguito da mezza Italia: l’Atalanta lo vorrebbe subito, ma su di lui hanno messo gli occhi anche Parma, Fiorentina, Udinese e Roma. Martucci, al riguardo, fu chiaro: “Parigi resta qua. Un giorno semmai voglio cedere un giocatore, non un ragazzino”. Facendo sempre riferimento al modulo che ha in testa Balbo, cioè il 4-3-3, non vanno dimenticati né Rubechini né Bozzoni, giocatori che possono interpretare con efficacia il compito dei laterali d’attacco. E’ ovvio che Martinez, per spessore e qualità atletiche, è un giocatore importantissimo. Ed è altrettanto ovvio che nel caso di una permanenza (ad oggi improbabile) di Cissé, nato nel ’92 e dunque under pure l’anno prossimo, Balbo farebbe i salti di gioia. In più c’è Raso, uno che garantisce dai 15 ai 20 gol a stagione. L’obiettivo è chiaro: tenerlo. Il problema è che c’è da conciliare le esigenze tecniche con quelle di bilancio ed è per questo che un punto d’incontro non è ancora stato trovato. L’attaccante si è dichiarato ottimista, Martucci pure ma nessuno esclude che si debba mettere in atto il piano B.

 

l'esultanza di Majella dopo uno dei due gol segnati all'ArezzoIn tal caso Raso non avrebbe problemi a trovare altra collocazione, anche se la sua prima scelta è Arezzo. Martucci invece dovrebbe cominciare a scorrere la lista dei possibili obiettivi e, stante l’introduzione a questo articolo, si può pure provare a ricostruirla. Un’estate fa e poi di nuovo a dicembre, dopo il taglio dei rimborsi, il diggì sondò il terreno con Simone Miani, 29 anni, centravanti del Città di Marino. Bomber vero, rapido e forte fisicamente, ha messo dentro 93 gol negli ultimi cinque tornei di serie D. In Lega Pro ha fatto più fatica, sia a Foligno che a Pisa e Chieti, ma fra i dilettanti è una macchina buca portieri. Lui sarebbe la prima scelta nel caso in cui con Raso saltasse l’accordo.
Altro nome caldo è quello di Giovanni Amodeo, 30 anni, alto un metro e 90 e però abile con i piedi. Dopo le 25 segnature a Jesolo e le 24 a San Donà, quest’anno si è diviso fra Pordenone (5 gol) e Martina (8 gol). A differenza di Raso, più duttile tatticamente, Amodeo dovrebbe giocare da centravanti puro senza troppe varianti.
Da tenere d’occhio pure Nunzio Majella, napoletano di 26 anni. Brevilineo, mancino, aggredisce gli spazi e ci sa fare sui calci piazzati. Ne sa qualcosa Bucchi, trafitto su punizione nella partita in casa del Pierantonio, con cui Majella ha segnato 12 gol fino a gennaio. Poi mollò tutto per trasferirsi a Viterbo, dove però non ha avuto fortuna, trovando la porta solo una volta.
Dalle trattative passate di Martucci, e anche dal passato dell’Arezzo, spunta poi il nome di Nunzio Lazzaro. I più ferrati lo ricorderanno in amaranto nella stagione 2000/01, quella con Cabrini allenatore. Lazzaro arrivò a gennaio insieme a Rinaldini, Caterino e Ziliani, ma davanti era chiuso da Frick, Benfari e Ricchiuti. Segnò 2 gol, poi altri 2 nella prima parte della stagione successiva, quindi venne ceduto alla Rondinella. 32 anni, è migliorato col tempo, acquistando sempre più freddezza sotto porta. 33 i gol in due stagioni al Borgomanero, 22 alla Biellese, 37 allo Spezia fra D e C2. Quest’anno ne ha segnati 6 con la maglia dell’Entella in seconda divisione.
Sono nomi di buon livello ma la priorità di Martucci, anche su indicazione di Balbo, è quella di confermare Raso. Conosce la piazza, conosce i compagni, segna tanto. E ha capito che il secondo posto non serve a niente.

 

scritto da: Andrea Avato, 26/06/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: DaM, il 26/06/2012 alle 12:22

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Lazzaro nella mia testa fa parte dei finti-fenomeni passati da Arezzo (insieme a Pinamonte, Queralto, e un altro ragazzetto che ora non ricordo il nome, ma mi pare fosse della Juventus).

Vero é che per come eravamo messi a quel periodo, era impossibile che qualche giovane venisse fuori... Ricordo solo il buon Testini, purtroppo troppo presto dimenticato nella stagione di Somma, dopo che per due anni Emiliano ha tirato avanti la baracca praticamente da solo. Piuttosto, che fine ha fatto? Lui sarebbe uno che ad Arezzo tornerebbe di corsa, e nel 4-3-3 forse troverebbe pure il suo spazio.

Commento 2 - Inviato da: G8, il 26/06/2012 alle 12:26

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Ricordo solo il buon Testini, purtroppo troppo presto dimenticato nella stagione di Somma, dopo che per due anni Emiliano ha tirato avanti la baracca praticamente da solo. Piuttosto, che fine ha fatto?

Quest'anno era allo Spezia sono stati promossi in serie B 

Commento 3 - Inviato da: G8, il 26/06/2012 alle 12:27

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Scusate se mi permetto ma questo quote è assurdo veramente...

Commento 4 - Inviato da: DaM, il 26/06/2012 alle 12:51

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uhm, allora mi sa che non scenderá tanto facilmente :-)

 

Sul quote lascio la parola ad Amimodo :D

Commento 5 - Inviato da: Giotto, il 26/06/2012 alle 13:02

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DaM il ragazzino della Juventus di cui non ricordi il nome, per me era Campofranco, che vidi giocare in Coppa Italia prima del campionato e mi impressionò tantissimo. Poi un brutto infortunio lo escluse dai giochi all'inizio della stagione regolare e non si vide più. Peccato, per me era veramente forte. Si parla degli anni di Cosmi, credo.

Commento 6 - Inviato da: DaM, il 26/06/2012 alle 13:11

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uhm io di Campofranco ricordo quello delle stagioni horribilis, che nel 2001/02 (mi pare) fece comunque un buon campionato. Non so se é lo stesso perché non era nemmeno tanto ragazzino (anzi era una bella bestia se non ricordo male), ma io intendo proprio uno giovane giovane che avrá avuto si e no vent'anni, mi pare arrivó l'anno prima di Somma.

Commento 7 - Inviato da: DaM, il 26/06/2012 alle 13:12

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Minchia che non si trova in Internet.... http://www.emozionecalcio.it/squadra_Arezzo/Rosa/2002-2003/1057.aspx

intendevo Marzullo

Commento 8 - Inviato da: Giotto, il 26/06/2012 alle 13:20

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Hai ragione, su internet si trova di tutto.

Il grafico dell'andamento dell'Arezzo comunque è pazzesco. Sia come idea, sia perchè se lo guardi sembra che dal 1996 al 2008 siamo andati in crescendo, sfiorando la serie A (considerazione puramente tecnica).

Il ragazzino che dicevo io era un altro, ancora precedente...

Commento 9 - Inviato da: Moderato, il 26/06/2012 alle 14:01

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Speriamo che i nostri giovani ci facciano sognare!! Ed il futuro con la scuola calcio che si possa vedere, come spero che accada il prossimo campionato, tanti giovani aretini vestire la maglia della prima squadra.

Commento 10 - Inviato da: Andrea Avato, il 26/06/2012 alle 14:28

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DAM (2)

Considera che in quei dodici mesi Lazzaro aveva 21 anni e giocò in C1. Adesso è un giocatore maturo e ha segnato un bel po' di gol, oltre al fatto che verrebbe in D. Io comunque spero rimanga Raso per più di un motivo: gol garantiti, adattabilità tattica, conoscenza dell'ambiente.

GIOTTO (6)

Campofranco era un ottimo mediano. Nel 2000/01 in pratica era l'unico che teneva su la baracca perché noi giocavamo col 4-1-3-2: Campofranco davanti alla difesa, Vendrame, Ricchiuti e Bonetto in aiuto alle due punte Benfari e Frick. Finché restammo su di condizione, era un Arezzo spettacolo. Poi alla fine pagammo dazio.

Commento 11 - Inviato da: DaM, il 26/06/2012 alle 14:55

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lo so lo so Andrea... il problema é che quando le cose vanno di mexxa, sembra tutto una mexxa.

(Ma é anche vero che quando le cose vanno bene, sembra che tutto vada bene (potremmo per l'appunto parlare di Testini e di Arezzo-Reggiana '03-'04 Innocent)).

Commento 12 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 26/06/2012 alle 15:16

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Caro G8 permettiti pure!......ah dimenticavo benvenuto nel club ANTIQUOTELaughing

Commento 13 - Inviato da: taxiamaranto, il 26/06/2012 alle 15:41

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Io credo che confermare Mario Raso sarebbe un ottimo acquisto, in prospettiva lega pro o serie D,inutile sarebbe cercare un altro attaccante senza conoscerlo quando in casa abbiamo un bomber da 20 gol dai walter fai restare Mario....grazie

Commento 14 - Inviato da: Amaranta, il 26/06/2012 alle 16:51

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Aloo', G8, ma imbranato!!!! Dopo aver quotato, per scrivere il commento dovevi togliere le virgolette del quote!!

Campofranco anche io me lo ricordo mica tanto ragazzino....

Commento 15 - Inviato da: Amaranta, il 26/06/2012 alle 16:52

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Io spero che Raso raggiunga l'accordo...ma ne sono convintissima. Non chiedetemi perche' ..mica lo so!

Commento 16 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 26/06/2012 alle 17:01

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Mario Raso è un lusso per la serie D ed il suo valore assoluto non è mai in discussione ma quest'anno,forse anche per problemi fisici,non mi è sembrato quel giocatore che ti fa vincere le partite che "non meriti" e che alla fine dei conti ti fanno arrivare primo in campionato.......Con tutto il rispetto a volte Raso mi sembra uno di quei giocatori con un lato oscuro che alla fine della fiera gli preclude ben altri palcoscenici!Vorrei ribadire parere mio.

Commento 17 - Inviato da: Amaranta, il 26/06/2012 alle 17:06

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Appunto, se il lato oscuro gli preclude altri palcoscenici...teniamocelo noi! I suoi 15-20 gol secondo me fanno comodo!

Commento 18 - Inviato da: Moderato, il 26/06/2012 alle 19:57

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Direi che Raso per la categoria può essere considerato un lusso se rimane convinto di dare il massimo, se deve fare la "vacca" meglio trovarne altri piu motivati. Arezzo non deve essere un ripiego per nessuno dei giocatori amaranto ma un onore anche sacrificando qualche soldino. . Chi non sposa il progetto meglio Che vada!!!

Commento 19 - Inviato da: free2004, il 26/06/2012 alle 22:46

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Spero che SuperMario rimanga in amaranto! Saluti al bomber, spero di ritrovarti lì, sotto la curva, ad esultare per altri magnifici goals! Wink

Commento 20 - Inviato da: Moderato, il 27/06/2012 alle 18:54

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Leggere.... finalmente la ruota stà girando!!!

Secondo il principio di responsabilità sociale previsto dal nuovo Codice Etico della Lega Pro, i club calcistici devono adottare “condotte economiche che assicurino una esemplare gestione finanziaria, tale da garantire la continuità societaria nel contesto territoriale”. Più che una regola è un’utopia: la situazione in Lega Pro è drammatica, anche peggiore rispetto a un anno fa quando a saltare furono 15 club. Fonti vicine alla Covisoc rivelano che ad oggi appena 51 società su 77 avrebbero le carte in regola per iscriversi al prossimo campionato. In 26 rischiano di scomparire: altre 6 presentano una situazione delicata ma risolvibile, monitorata con grande attenzione dalle squadre di serie D interessate ad aventuali ripescaggi.

IL QUADRO - Oltre un terzo dei club di Lega Pro versano in condizioni critiche. C’è chi è già fallito, come il Savona che, grazie all’esercizio provvisorio e all’ingresso di nuovi imprenditori, ha potuto salvaguardare società e categoria. Non è il caso del Piacenza, fallito sotto debiti per 1,5 milioni e ora in cerca di acquirenti. Anche la Triestina è stata fallita, ma qui ci sono cordate pronte ad intervenire. Procedure concorsuali imminenti per la Spal. A Taranto tutte le speranze di salvezza sono riposte nella promozione in B, così come a Siracusa. Drammatiche le condizioni di Barletta, Andria, Como, Pergocrema (l’ex dorico Briganti sta vendendo le quote…) e Monza (il milanista Seedorf, che gestisce il club, lascerà). In Seconda, Aquila, Montichiari e Campobasso sono a un passo dal baratro.

LA RIFORMA - Le ipotesi sono due: o la Lega Pro fa una sanatoria oppure, confermando le regole, sarà un bagno di sangue. Stando alle previsioni sarà dura anche arrivare a quota 60, quella auspicata da Macalli. Tuttavia, le carte federali dicono che per la riforma integrale (serie C unica con tre gironi da 20) bisognerà aspettare il 2013/14. Se così fosse, come organizzare la prossima stagione? La Lega ci sta lavorando. L’idea di massima è mantenere ben netta la distinzione tra Prima e Seconda Divisione, dove l’ex serie C2 potrebbe prevedere un girone unico da 24 squadre. Ma ha senso? E chi potrà sobbarcarsi un campionato così lungo e costoso? E allora potrebbero essere formulati due gironi da 16, contribuendo a ridurre da 77 a 68 il numero delle squadre in Lega Pro. E per chi come Ancona, la Sambeneettese, Civitanovese, Ischia, Brindisi ecc. confida nel ripescaggio, questa sarebbe l’ipotesi migliore.

  

Commento 21 - Inviato da: Amaranta, il 28/06/2012 alle 00:53

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E prer questi 1000 Euri, Chi Dobbiamo Ringraziare....ma soprattutto a cosa si riferiscono ????

Jerry, la risposta è nel nuovo post di Andrea: a me sembra roba da fanta-calcio!!