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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudio e Vincenzo a Londra
NEWS

Società solida, tecnico emergente, squadra attrezzata. Il Gavorrano punta in alto

Domenica per l'Arezzo è in programma un bel test contro i maremmani, partiti con obiettivi ambiziosi. Il club della famiglia Mansi si è fuso nel 2019 con il Follonica e quest'anno ha affidato la panchina a mister Bonura, reduce dal terzo posto con il Trestina. 4-3-3 il modulo utilizzato in questo avvio di stagione, con l'ex Dierna e gli aretini Ombra e Grifoni in rosa. Tra i calciatori più rappresentativi il play Lo Sicco e gli attaccanti Giustarini e Mugelli



l'allenatore dei maremmani Marco BonuraLA SOCIETA'. Trasferta ostica, quella che vedrà impegni gli amaranto allo stadio Romeo Malservisi-Mario Matteini contro i padroni di casa del Follonica Gavorrano, società giovane, nata nel 2019 tra la fusione delle due società della provincia di Grosseto. Il club, anche dopo la nuova strutturazione, è sempre in mano alla famiglia Mansi (proprietaria del gruppo Solmar, società che opera nella produzione dell’acido solforico), con alla presidenza, ormai dal 2011, Paolo Balloni, ex consigliere di Lega Pro e uomo di fiducia della famiglia. Nella stanza dei bottoni, nel ruolo di direttore generale, Filippo Vetrini, che dopo la delusione dello scorso anno (squadra ambiziosa, affidata per gran parte della stagione a Favarin, rimasta però fuori dai play-off), ha scelto come allenatore Marco Bonura, reduce da una brillante stagione con il Trestina.

 

L'ALLENATORE. Il mister nativo di Milano è un classe ’79, con una buona carriera da giocatore con le maglie tra le altre di Sangio, Vis Pesaro e Rimini, e ha iniziato la carriera da mister a Gubbio nelle giovanili. Nel 2014 è il vice di Acori, sempre con gli eugubini, ma dopo l’allontanamento del tecnico si ritrova capo allenatore, guidando la squadra nell’ultima giornata e nella sfortunata appendice dei play-out, soccombendo contro il Savona. Nel 2016 riparte dai dilettanti del Lama, poi Subasio, Bastia, Sansepolcro, prima della positiva annata di Trestina, chiusa al terzo posto. E' un allenatore a cui piace un calcio propositivo, fatto anche di pressing e ripartenze veloci.

 

 

LA SQUADRA. Il Follonica Gavorrano non nasconde le proprie ambizioni di classifica  il mercato estivo lo sta a dimostrare. Diversi i giovani prelevati dal fallimento del Livorno, su tutti il terzino Fremura (’01), out però per infortunio, ma soprattutto i centrocampisti Rosati dall’Adriese, già 2 reti in campionato, e Trovade dal Campodarsego, gli attaccanti Giustarini (Montevarchi), Fontana (Trastevere) e Mugelli (Scandicci), che vanno ad aggiungersi ai riconfermati Dierna (ex della partita), all’aretino Grifoni e a Lo Sicco. I maremmani sono reduci dallo spettacolare 3-3 in casa del San Donato, quando hanno recuperato a tempo scaduto una partita che sembrava persa, visto che al 91° il risultato era sul 3-1 per i padroni di casa.

 

MODULO TATTICO. La squadra, fino a domenica scorsa, aveva concesso poco agli avversari, ma complice anche una giornata storta del pacchetto arretrato, soprattutto di capitan Dierna, ha regalato per leggerezze tre reti. Il Follonica Gavorrano è squadra senza un vero bomber, che segna però con diversi giocatori (per ora ben 7 portati a referto), molto temibile sui calci piazzati (cinque delle ultime sei reti sono arrivate da palla ferma). I rossobiancoblu, dovrebbero schierarsi con il consueto 4-3-3: il bibbienese Ombra (’02) tra i pali, Grifoni, Dierna, Ampollini (’00) e Coccia (’02) in difesa, a centrocampo Lo Sicco a dettare i tempi, affiancato da Trovade se recupera (in alternativa Berardi) e Arduini (’03), in attacco Mugelli, Tascini e Giustarini. In caso di squadra più abbottonata, fuori un attaccante e spazio al centrocampista offensivo Rosati.

 

una fase di San Donato-Follonica Gavorrano terminata 3-3LO SICCO E GRIFONI. La società è ambiziosa ma non disdegna di lanciare i giovani. I giocatori da tenere in maggiore considerazione, oltre a Dierna, Mugelli e Gustarini, saranno Fabrizio Lo Sicco e Giulio Grifoni. Il primo è un centrocampista classe ’91, originario di Palermo, grande tifoso di Miccoli e dei rosanero, ma cresciuto proprio a Follonica e formatosi calcisticamente nell’Empoli, con una lunga carriera in C e in D con le maglie di Lucchese, Taranto, Matelica. E' alla quarta stagione con la maglia del Gavorrano e trova la porta avversaria con una certa facilità (lo scorso anno ben 7 le reti realizzate). Non troppo strutturato fisicamente, è metronomo coriaceo, con buoni piedi, soprattutto il destro, e tempi di gioco.

Giulio Grifoni invece è nato come detto ad Arezzo il 20 febbraio 1993 ed ha iniziato a giocare per una delle storiche società cittadine, ovvero la Tuscar. E' passato in seguito per il settore giovanile della Fiorentina dove ha giocato fino alla Primavera, per poi iniziare un lungo girovagare per l’Italia che lo ha visto vestire le maglie tra le altre di Venezia, Bellaria, Prato (3 stagioni), Juve Stabia, Messina, prima di arrivare in Maremma nella stagione 2018-19. Nasce come attaccante, poi negli anni di Firenze è stato “trasformato” in esterno offensivo, ma nelle ultime stagioni ha decisamente abbassato il suo raggio d’azione, ricoprendo ormai il ruolo di terzino. Giocatore di gamba, rapido nel breve, è bravo quando può appoggiare la manovra offensiva.

 

PRECEDENTI. Quello di domenica sarà un banco di prova importante per l’Arezzo, una grande prova di maturità, perché di fronte ci sarà una delle pretendenti all’alta classifica, con cui fare i conti, probabilmente, anche per la vittoria del campionato.

L'unico precedente, sul neutro dello Zecchini di Grosseto, risale all’8 novembre 2017, campionato di serie C, turno infrasettimanale, quando tra amaranto e maremmani la partita si chiuse con uno scialbo 0-0.

 

scritto da: Mauro Guerri, 22/10/2021





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