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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Filippo, Raffaello e Stefano in Islanda
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Festa Gus, striscione per Benvenuto, il ricordo di Pozza. Una giornata di sentimenti forti

Gustinetti ha ricevuto da Orgoglio Amaranto una targa ricordo prima della partita, salutando la sud e ricevendo in cambio una sciarpa e un lungo applauso. Poi ha visto la gara seduto vicino a Cutolo in tribuna. Dalla Minghelli un omaggio all'ex bomber e allenatore, scomparso in settimana, nella domenica in cui ricorreva il decimo anniversario della morte del biondo difensore degli anni '80



Il Gus salutato con affetto prima della partita''A mister Elio Gustinetti per gli indimenticabili momenti di una grande stagione amaranto''. Il Gus, cuore duro bergamasco, si è sciolto quando OA gli ha consegnato la targa ricordo prima della partita di ieri. L'allenatore, omaggiato in campo davanti alla sud, ha poi voluto salutare la curva, ricevendo in cambio il coro ad personam che nel 2005/06 furoreggiava, un lungo applauso e una sciarpa tenuta tra le braccia per tutta la partita. Gustinetti ha assistito al 3-0 sul Cascina in tribuna, seduto accanto a Nello Cutolo, suo giocatore quindici anni fa e adesso costretto a stare fuori per l'infortunio rimediato a Gavorrano.

 

A fine partita il mister è passato anche dalla sala stampa per un saluto a tutti gli sportivi e un breve commento sulla gara. ''La serie D è un campionato particolare e complicato - ha spiegato. C'è l'obbligo di schierare gli under, c'è molto equilibrio e c'è una promozione sola. Spesso sale in C chi ha più costanza e più equilibrio nel gestire i periodi positivi e negativi dell'annata. Ho visto un buon Arezzo, un po' contratto nel primo tempo e decisamente più sciolto nel secondo. Ci sono tutti i presupposti per raggiungere l'obiettivo, l'ho detto anche al mio amico Mariotti. Lui ha una passione sconfinata per il calcio, è un grande lavoratore, sa quello che fa. Dategli fiducia e ricordate che i grandi risultati si ottengono se società, tifoseria e media marciano compatti. Arezzo merita di tornare tra i professionisti e io faccio il tifo per questi colori che mi sono rimasti nel cuore''.

 

Insomma, è stata una domenica che ha rasserenato gli animi dopo la sconfitta di Gavorrano. La squadra ha giocato con il lutto al braccio per ricordare la figura di Giovan Battista Benvenuto, scomparso a 79 anni la scorsa settimana. A lui, che è stato un grande personaggio della storia dell'Arezzo, ha dedicato uno striscione anche la sud: ''Bomber, mister e bandiera. Ciao Mauro, gloria amaranto'' c'era scritto. Tutto questo nella domenica in cui ricorreva il decimo anniversario della morte di Giovanni Pozza, simbolo del calcio aretino degli anni '80, epoca tra le più belle di sempre.

 

scritto da: Andrea Avato, 01/11/2021





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