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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Filippo, Raffaello e Stefano in Islanda
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Zero vittorie, 16 gol subìti: la Sangio vuole chiudere il periodaccio. Il derby per il riscatto

Inizio di stagione in salita per gli azzurri, che finora hanno raccolto soltanto 3 punti frutto di altrettanti pareggi. Mister Iacobelli, che in Valdarno nel 2018 centrò i play-off, finora ha alternato 4-3-3 e 4-2-3-1 come sistemi di gioco. In difesa l'ex amaranto Rosseti, a centrocampo l'esperto Lazzoni, in attacco il 2003 Boganini: sono loro i calciatori da tenere d'occhio



foto tratta dalla pagina fb della Sangiovannese 1927LA SANGIO DI IACOBELLI. Dopo la bella prova di domenica contro il Cascina, sulla strada dell’Arezzo, in questo turno, ci sarà il derby del Fedini contro la Sangiovannese, che con appena 3 punti occupa la penultima posizione di classifica. Il Marzocco è allenato da un aretino d’adozione come Agostino Iacobelli, anche se sulla sua panchina iniziano ad addensarsi preoccupanti nubi nonostante la dirigenza (Morandini e Caleri su tutti) gli abbia riconfermato la fiducia. Mister classe 1963, originario di Torre del Greco, da queste parti non ha bisogno di grandi presentazioni, perché molto conosciuto e molto stimato e anche perché tra le altre ha allenato la Berretti amaranto nella stagione 2002-03. Discreto calciatore, in A con le maglie A di Udinese, Cremonese e Piacenza, nella sua carriera da allenatore, iniziata nel 1999 come vice di Vincenzo Guerini a Terni, spiccano su tutte la brillante salvezza ottenuta in C2 con la Sansovino ed i play-off raggiunti proprio con la Sangio, nella stagione 2017-18, con una squadra ripescata e partita con l’unico obbiettivo della salvezza.

 

INIZIO NEGATIVO. L’inizio di stagione degli azzurri, dove mister Iacobelli è tornato nell’estate 2020 dopo una parentesi all’Aglianese, è decisamente da dimenticare, almeno sotto il punto di vista dei risultati. Al momento la casella delle vittorie è ancora ferma a zero ed i punti raccolti fino ad oggi sono frutto di altrettanti pareggi con Rieti, Montespaccato e Foligno, questi due ottenuti in trasferta. La Sangio è reduce dalla pesante sconfitta di San Donato (5-1): la squadra aveva ben retto l’urto fino all’1-0 e poi piano piano è uscita dalla partita nonostante che, dopo la rete del 3-1 di inizio secondo tempo, abbia avuto una buona reazione con due enormi occasioni per riaprirla. Purtroppo per gli azzurri è stato solo un fuoco di paglia, prologo alla debacle finale.

 

 

L'ORGANICO. La Sangiovannese probabilmente ha meno punti in classifica di quelli che meritava, e ultimamente viene punita con troppa facilità dagli avversari: le 16 reti al passivo lo dimostrano, peggio ha fatto solo il fanalino di coda Unipomezia. Questo nonostante una coppia difensiva centrale formata da due giocatori esperti e di categoria come Fanetti (una vita alla Sinalunghese) e l’ex amaranto Niccolò Rosseti, capitano degli azzurri, che negli anni ha arretrato il suo raggio d’azione trasformandosi in marcatore, ruolo in cui, in un paio di apparizioni, Sottili lo aveva impiegato anche nella sua avventura ad Arezzo. Rosa giovane, come spesso accade da quelle parti, con diversi ragazzi usciti direttamente dal vivaio come Bencini, Moruzzi (2004 in gol domenica scorsa), Baldesi, Nannini, Fantoni e Tiranno, anche di discreta qualità, che pagano però un inizio di stagione sotto tono e alla prima difficoltà vanno in crisi, con i “vecchi” che al momento non stanno dando il loro apporto e supporto. A tal proposito nell’occhio del ciclone della stampa e della tifoseria azzurra ci sono soprattutto le prestazioni di Di Vito, giocatore di maggiore qualità nella truppa di Iacobelli.

 

MODULO TATTICO. Il mister dovrebbe schierare i suoi con il 4-2-3-1 o il 4-3-3, modulo che varia a seconda proprio della posizione di Di Vito, nei trequartisti in appoggio al centravanti o nella linea mediana. In porta Cipriani, difesa con Migliorini, Rosseti, Fanetti e Moruzzi (‘04), a centrocampo Baldesi (’01) e Lazzoni e in appoggio al centravanti Vassallo, il trio composto da Di Vito, Boganini (’03) e Bencini (’03), anche se non è da escludere l’inserimento dello sgusciante Bellini, autore di due reti in campionato, nella linea delle mezze punte. Al netto delle difficoltà, la Sangio è formazione che ha discrete qualità tecniche soprattutto in attacco e buona rapidità con i suoi esterni offensivi, ma soffre tanto il palleggio degli avversari e gli attaccanti che riescono a portare fuori i centrali difensivi.

 

mister Agostino IacobelliDA TENERE D'OCCHIO. I giocatori da tenere in maggiore considerazione sono il centrocampista Federico Lazzoni e il baby Lorenzo Boganini. Lazzoni è classe 1993, arrivato a campionato iniziato, originario di Sarzana e cresciuto nel settore giovanile dello Spezia. Prima del Marzocco ha vestito in D le maglie di Fazzanese, Recco, Viareggio e Massese e per lui anche un’esperienza al Pomorac, formazione della serie B della Croazia. Giocatore eclettico, può ricoprire ogni ruolo del centrocampo, dalla mezzala, posizione che predilige, al play davanti alla difesa. Buon piede e discreti tempi d’inserimento.

Boganini, classe 2003, è alla sua prima esperienza con i grandi, ed è il giocatore che si è messo in maggior evidenza nelle fila della Sangio in questo scorcio iniziale. Cresciuto tra Empoli e Pistoiese, dove in estate ha esordito in Coppa Italia contro il Cesena, è il classico esterno d’attacco a cui piace a giocare a piede invertito (mancino che predilige partire da destra), ma che può agire anche come rifinitore centrale. Agile, tecnico, pericoloso quando può puntare l’uomo.

 

PRECEDENTI. Comunque questo sarà un derby da non sottovalutare perché di fronte ci sarà un avversario ferito, voglioso di riscatto, anche se la differenza tecnica tra i due organici è evidente.

Ultimo precedente al Fedini, in un campo storicamente ostico per l’Arezzo, risale al 20 aprile 2008, campionato di C1. Gli amaranto si imposero per 3-1 grazie ai gol realizzati da Beati, Bricca e Mezzanotti e rete della bandiera dei padroni di casa firmata da Ferracuti.

 

scritto da: Mauro Guerri, 05/11/2021





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