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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Pepone durante il suo addio al celibato
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Sussi senza paura: ''Compito difficile, ma ho entusiasmo e idee. Ce la possiamo fare''

L'allenatore, al debutto in serie D, è stato presentato stamattina. 433, squadra camaleontica, reparti corti e stretti, aggressività, manovra a due tocchi: questi i presupposti di lavoro per il successore di Mariotti. ''Al mercato faremo correttivi, non rivoluzioni, anche per sfruttare meglio le corsie laterali. Se avessi avuto dubbi su questo incarico, non avrei accettato''. Alla Juniores promosso Zurli, sarà lui a guidare la giovanile



Andrea Sussi, 48 anni, allenatore dell'ArezzoArriva su una panchina bollente da sempre e ci arriva con l'entusiasmo di chi l'amaranto lo frequenta da sempre. Aretino, cresciuto nell'Arezzo, all'Arezzo torna in un momento complicato, con un debutto da vivere e un campionato da vincere.

Andrea Sussi, 48 anni, in conferenza stampa ha menzionato il suo mentore Carlo Mazzone (''usava il bastone, poi il bastone, poi ancora il bastone e poi, forse, la carota'') ma ha pure aggiunto che il calcio è cambiato: ''Oggi corrono di più i giocatori e corre di più la palla. Dovremo correre di più anche noi e stare sempre corti e stretti. Se i reparti si allungano, vengono fuori i disastri. Ma queste sono le mie idee generali, prima di parlare nello specifico voglio incontrare la squadra e vederla all'opera in allenamento''.

Quando poi ha utilizzato il verbo sbiellare, italianissimo ma molto aretino, Sussi ha girato definitivamente pagina rispetto al suo passato e rispetto al suo predecessore Marco Mariotti. La conferenza stampa di investitura del nuovo tecnico dell'Arezzo ha aperto un altro capitolo dentro la stagione che, nonostante il -5 dalla vetta, deve essere ancora quella del salto di categoria.

“Se avessi avuto dei dubbi riguardo questo incarico non avrei accettato. So che sono un esordiente e che ho davanti un compito difficile ma ho anche tanto entusiasmo e ho delle idee da proporre alla squadra. La rosa è competitiva, anche se costruita secondo presupposti diversi dai miei. Ci sono alcuni correttivi che ho in mente di apportare. Se i ragazzi mi daranno la loro disponibilità, nessun traguardo ci è precluso”.

Amante del 433, con cui l'anno scorso ha vinto lo scudetto in Primavera, sarà proprio questo il punto di partenza tattico, con l'Arezzo che comunque dovrà essere “camaleontico”, in grado cioè di sapersi ridisegnare a seconda delle contingenze e delle necessità. Una mano, in questo senso, la darà il mercato che aprirà il primo dicembre.

 

 

“La campagna acquisti e cessioni la farà la società, ma io ci metterò una parola. Tutti i movimenti li concorderemo insieme, anche per quanto riguarda gli under. Nella mia idea di calcio servono giovani da utilizzare in ogni reparto, quindi ne cercheremo qualcuno pure per l'attacco, in modo da non precluderci nessuna soluzione. E poi a me piace sfruttare le corsie laterali, quindi faremo dei correttivi anche lì. Ma saranno correttivi, non rivoluzioni”.

Cresciuto nell'Arezzo, con cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili fino all'esordio in prima squadra, Sussi sa che la piazza può portare vento alle spalle oppure schiacciare a terra.

“Il pubblico deve essere una risorsa, non un handicap. Chi gioca qui, ha delle responsabilità e deve essere in grado di sopportarle. E' da questo che vorrei ripartire, perché poi dal punto di vista tecnico le qualità ci sono. Dobbiamo aggiungerci un po' più di corsa, di velocità nell'aggredire gli spazi e gli avversari, requisito fondamentale nel calcio di oggi. Voglio un Arezzo che giochi a due tocchi, che cambi fronte di manovra repentinamente. Non avrò un ritiro a disposizione e il tempo è limitato: ma sono sicuro che ce la faremo”.

L'ultima battuta Sussi l'ha dedicata alla sua vecchia squadra, la Juniores allenata in questo inizio di stagione e prima in classifica nel suo campionato. “Ho salutato i ragazzi e confesso che dal punto di vista umano sono molto dispiaciuto, così come sono dispiaciuti loro. Ma spero che faranno bene lo stesso”.

La giovanile adesso passa sotto la guida di Jody Zurli, vice di Sussi fino a ieri pomeriggio. Il neo tecnico della prima squadra invece avrà al suo fianco lo staff che aveva lavorato anche con Mariotti: (il tecnico in seconda Stefano Martinelli, il preparatore atletico Mauro Taraborelli e il preparatore dei portieri Silvio Mariani).

Domenica debutto a Poggibonsi, in un altro scontro diretto insidioso. E con la necessità di tornare alla vittoria che manca da tre giornate.

 

scritto da: Andrea Avato, 23/11/2021





La presentazione di mister Andrea Sussi

La presentazione di mister Andrea Sussi
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