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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Andrea all'Isola del Giglio
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Giovannini: ''Con l'Arezzo subito empatia''. Il dg resta dietro le quinte e intanto pianifica

In un'intervista rilasciata a GazzettaLucchese.it, l'ex ad del Pontedera ha spiegato: ''Ho rinunciato a biennali in C perché i dirigenti amaranto credono nelle mie capacità e nella mia esperienza, anche in chiave ripescaggio. Adesso è giusto lasciare tranquilli staff e squadra per i playoff''



Paolo Giovannini in tribuna per la partita con la FlaminiaHa firmato, ha conosciuto i dipendenti, ha fatto un sopralluogo allo stadio e alle strutture di allenamento, domenica ha visto dalla tribuna la partita contro la Flaminia. Paolo Giovannini è il direttore generale dell'Arezzo, annunciato ufficialmente dal club la scorsa settimana, anche se diventerà operativo al cento per cento all'inizio del mese di giugno.

Per altri quindici giorni, quindi, resterà dietro le quinte, anche se è ovvio che qualche idea su come ricostruire la squadra se la sia già fatta. Se sarà ancora serie D, l'Arezzo dovrà puntare al primo posto. Se sarà serie C, è probabile che venga preso a esempio il modello Pontedera, almeno per la stagione d'esordio. Poi Giovannini proverà ad alzare l'asticella.

 

In un'intervista rilasciata oggi a GazzettaLucchese.it ha commentato il campionato disputato dai rossoneri (con cui conquistò una doppia promozione dalla D alla C1) e ha fatto qualche cenno anche al suo futuro amaranto: ''Non sono ancora a tutti gli effetti ad Arezzo, perché verrò presentato il primo giugno. Soprattutto per lasciare tranquilli la squadra e lo staff che dovranno disputare i playoff di serie D. Mi occupo da un po’ della parte organizzativa e degli sponsor, ma non ho ancora affrontato il discorso tecnico.

Contemporaneamente sto facendo il passaggio di consegne a Pontedera e sto lavorando a chiudere delle cose che mi ha chiesto la vecchia società. Non vi nascondo che sono giorni difficili, perché devo lasciare persone con cui ho condiviso dieci anni della mia esperienza calcistica e sportiva (...)

 

 

Negli ultimi due anni ho capito che qualcosa era cambiato, da quando abbiamo rifiutato i playoff da quarti in classifica, oppure quando abbiamo dato lo stadio in concessione al Montevarchi in questo inizio di stagione. Tutto ciò non è andato giù ai tifosi e per questo ho chiesto scusa. Allora ho preferito cambiare aria, perché per far bene a Pontedera, dovevamo remare tutti nella stessa direzione: dalla società alla stampa, alla tifoseria e all’amministrazione comunale.

L'Arezzo? L'ho scelto perché con i dirigenti è nata subito un’empatia importante e ho capito che credono molto nella capacità e nella mia esperienza anche se ci fosse la possibilità di fare un ripescaggio in serie C. Ho privilegiato Arezzo piuttosto di andare a firmare contratti biennali in C''.

 

Parole chiare che, in attesa della conferenza stampa ufficiale, confermano la volontà del dirigente di aprire un nuovo ciclo della sua vita professionale e anche quella dell'Arezzo di sfruttare, se ce ne fosse la possibilità, la possibilità di tornare in Lega Pro per vie burocratiche. Prima però c'è da ottenere il massimo dai playoff che cominceranno sabato sera.

Gli amaranto dovranno vedersela con il Gavorrano in gara secca al Comunale e poi, in caso di qualificazione, con la vincente di Poggibonsi-Pianese, impegnate nell'altra semifinale. L'ultimo atto degli spareggi è in calendario per il 29 maggio.

 

scritto da: Andrea Avato, 17/05/2022





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