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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Roberto sulle scogliere di Donegal - Irlanda
NEWS

Nove giorni all'esordio, l'Arezzo ha già un'identità. Per Indiani si avvicina l'ora delle scelte

La squadra sfrutta bene l'interno del campo e le corsie esterne, attacca con tanti giocatori e difende con la linea altissima, a costo di ingaggiare tanti duelli uno contro uno sulle ripartenze. Manca ancora un po' di ritmo, ma è normale visto il periodo. Bianchi e Damiani under di personalità, buon impatto di Trombini, Boubacar più avanti di Diallo, Gaddini più di Pattarello. Pericolini e Lorenzini si giocano il posto del 2004



Damiani festeggia dopo il gol dell'1-0IL DURO LAVORO - Un primo tempo a ritmi non eccelsi, una ripresa più tonica in cui sono arrivati anche i gol. L'Arezzo continua a lavorare su due binari: quello atletico da una parte e quello tecnico dall'altra, che dovranno arrivare a sovrapporsi dalla prima di campionato. Indiani e lo staff stanno facendo sudare la squadra in allenamento, a prescindere dalle amichevoli in calendario. E' stato così ieri (seduta mattutina prima di affrontare il Figline), sarà così anche sabato prima di giocare con la Lucchese. E pazienza se qualche giocatore ha ancora la gamba che non gira alla perfezione. La fatica di oggi tornerà buona domani.

 

I SINGOLI - Impressioni sparse sui singoli. Trombini chiamato in causa due volte e due volte molto reattivo. Confermate le buone sensazioni di Prato. Il solito Lazzarini straripante, papabile titolare il 3 settembre. Cresce Poggesi, che a un certo punto Indiani ha spostato a sinistra, con Zona (pimpante) traslocato a destra. Mossa interessante che ha fatto lievitare il rendimento di entrambi. Una sola sbavatura per Bruni, non da lui, dentro 45 minuti solidi. A dispetto del fisico, sembra già tonico. Sta salendo Forte, uno che a oggi non è titolare ma che,  a occhio, potrebbe risolvere diverse partite anche subentrando. 

 

TRIDENTE SOTTO TONO - Così così il tridente del primo tempo. Diallo avulso dal contesto: attacca la profondità e gliela danno addosso, viene incontro e lo servono avanti. Va affinata l'intesa con i compagni, anche perché nel reparto c'è Pattarello che continua a sbattersi tanto per ottenere poco. Ha una struttura fisica, uno spunto da categorie superiori. Però gli resta sempre il colpo in canna: cross troppo corti o troppo lunghi, tiri fuori dallo specchio, passaggi intercettati. Diventa frenetico, invece servono calma e gesso, ogni cosa ha il suo tempo. Passo indietro per Convitto: fallito il rigore (strappato proprio a Pattarello che era già sul dischetto), ha perso smalto. Ma la gamba del 7 gira bene.

 

Gaddini punta l'avversarioBIANCHI E DAMIANI - I ragazzini di centrocampo, entrambi 2003, vanno che è una bellezza. Insieme a Lazzarini, Settembrini e Gaddini, sono i top dell'estate. Bianchi ha un sinistro raffinato, geometrie, sa appoggiarla corta e aprire il gioco sugli esterni. Non sfugge il contrasto, tira due o tre volte in porta in ogni gara, ha personalità. E' un play che ha già fatto esperienza in D a Sestri e si vede. Damiani invece è una mezz'ala moderna. Palleggia, rincorre, si inserisce, litiga quando gli fanno saltare la mosca al naso. Il trasferimento dalla Primavera alla prima squadra non pare aver lasciato strascichi. E il gol dell'1-0 di ieri è un mix delle qualità del buon centrocampista: attacco dello spazio, controllo, diagonale chirurgico. Indiani li bacchetta spesso dalla panchina ma, sotto sotto, se li coccola con un sorriso così.

 

BOUBAGOL - La doppietta al Figline conta relativamente ma per un centravanti è sempre ossigeno puro. Come Diallo, anche Samake dà l'idea di non aver raggiunto ancora il sincronismo ideale con i compagni. Però atleticamente, più che tecnicamente, è un panzer. Quando va a pressare gli avversari, ruba spesso palla. Ha regalato due punizioni a Settembrini, ieri l'ha portata via al portiere e segnato a porta sguarnita. Se il ballottaggio per Orvieto fosse già aperto, e forse lo è, il maliano per ora sta davanti a Cherif. Ottimo Gaddini, ispirato e incisivo. Bene Pericolini a destra, più intraprendente (e che gol!) Lorenzini a sinistra. Sono i 2004 che si giocheranno un posto da titolare.

 

ATTEGGIAMENTO - La squadra, a prescindere dai risultati, ha già una fisionomia definita. Muove palla con criterio, sfrutta l'interno del campo e utilizza bene le corsie laterali. I terzini spingono a tutta velocità, non vanno su perché glielo dice l'allenatore ma con la convinzione di far male all'avversario. E si vede. Le mezzeali si alzano sempre in fase di possesso e consentono all'Arezzo di piantarsi dentro la metà campo altrui, cosa che agevola il giro palla anche quando gli spazi sono intasati. I ritmi finora sono stati quelli giusti (cioè alti) solo a sprazzi, ma è normale visto il periodo. Su questo Indiani ribatte molto, come sulla partenza dal basso. Pochi lanci lunghi, molte uscite palla a terra, solitamente precise e puntuali (evidentemente provate). A corollario di tutto ciò, c'è la linea di difesa altissima, sovente schierata sulla linea di centrocampo a costo di ingaggiare duelli uno contro uno sulle ripartenze avversarie. I rischi non mancano ma anche questa, conoscendo Indiani, non è una sorpresa.

 

scritto da: Andrea Avato, 25/08/2022





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