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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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La Giostra dei vip, Severini e l'Arezzo scordato in un cantone

Domenica il Saracino ha battuto i record d'incasso e di presenze, con visitatori provenienti da mezza Europa. Ma nessuno si è ricordato di inserire il presidente amaranto nella lista degli invitati, dimenticando lui e tutti quelli (non molti) che all'Unione Sportiva tengono ancora più di un po'. Perché l'amaranto ormai non se lo fila più quasi nessuno



la tribuna d'onore dove era seduto anche Piero ManciniGino Severini ha preso in mano l’Arezzo a fine ottobre del 2010. Ha portato la squadra dapprima a una salvezza tranquilla e poi a un secondo posto che gronda rimpianti. Poteva andare meglio, poteva andare anche peggio, specialmente se si ripensa al primo anno. Per tenere in piedi la società ha investito (qualcuno dice buttato, ma vogliamo essere ottimisti) più o meno un milione di euro, mettendo mano al portafogli e probabilmente anche a qualche cassaforte personale, che magari era stata riempita in previsione di una bella vacanza in cui consumare la pensione. Da quando è arrivato ad Arezzo, ha avviato diversi progetti, alcuni buoni e altri meno, alcuni tutt’ora in essere e altri abortiti sul nascere, alcuni molto apprezzati e altri rivelatisi dei buchi nell’acqua. In ogni caso, Severini ha fatto. E non più tardi di un mese fa, per uscire dallo stallo in cui si era ritrovato a causa delle beghe interne alla dirigenza, si è presentato in viale Gramsci con i contanti in bocca per saldare le pendenze dell’annata scorsa. Oltre a prendersi urla e improperi sugli improbabili campini di periferia in cui è costretto a giocare l’Arezzo, Severini si è mosso pure sul sociale, convinto a ragione che il calcio rimane uno straordinario veicolo promozionale per la città.
A un personaggio di tal genere, per il solo fatto che è a capo di un club che si chiama Unione Sportiva Arezzo, tre parole che qualche emozione la cagionano pure ai sassi, andrebbe riservata una sorta di cortesia istituzionale che invece, a quanto pare, ancora manca. E non si tratta di essere tifosi o meno, anche perché di gente che ha a cuore le sorti amaranto ne è rimasta talmente poca che il discorso cadrebbe in partenza. Si tratta semplicemente di rispetto della forma, che molto spesso ha valore quanto e più della sostanza. Ma il problema è che ormai l’Arezzo, la squadra di calcio degli aretini, non se la fila nemmeno chiuschino.
Venendo al dunque. Domenica c’è stata la Giostra del Saracino, edizione di settembre, quella più sentita, partecipata, seguita e frequentata. Come riportato dall’ufficio stampa del Comune, sono stati battuti i record di presenze e d’incasso: 5.008 spettatori, 89mila euro al botteghino. Un bel boom, una grande vetrina, con visitatori provenienti da Stati Uniti, Spagna, Australia, Francia, Svizzera, Lettonia, Irlanda, Russia, Inghilterra, Romania, Repubblica Slovacca, Grecia, Polonia e Germania. Orbene, Severini non l’ha invitato nessuno. Dimenticato come un carneade qualunque. Come se non fosse uno che in qualche modo, per ciò che gli compete, contribuisce a dare lustro alla collettività. Come se in mezzo ad amministratori, politici, imprenditori e ospiti più o meno vip, non potesse sedersi anche chi investe (butta soldi) nell’Arezzo. La segreteria del sindaco, che compila e gestisce la lista degli invitati cosiddetti eccellenti, di sicuro avrà scordato Severini in totale buona fede. E il problema vero sta proprio qui. Il presidente, l’Arezzo e tutto ciò che vi è legato, oggi non esistono. Lui, noi siamo trasparenti, inodori, incolori e insapori, mucchio di persone che passano di mente e tornano alla memoria solo dopo, a giochi fatti. Avessero inserito Severini nell’elenco per poi depennarlo per mancanza di posti liberi, sarebbe stato meglio. Così è stato ribadito, anche se non ve n’era bisogno, che siamo ospiti a casa nostra. Una sparuta minoranza senza peso specifico.
Ciò considerato, in aggiunta al fatto che i campionati non si vincono presenziando alla sfida contro il Buratto, a Severini consigliamo di prendere esempio da Piero Mancini. Il quale avrà avuto tanti difetti, ma non ha mai peccato di pragmatismo. E domenica in tribuna d’onore c’era, per affari suoi, con i biglietti comprati di tasca sua. Così facendo, la prossima volta qualcuno che conta si darà di gomito e si chiederà chi è il tipo con gli occhiali e l’accento romano seduto due file più in là. “Il presidente dell’Arezzo” gli diranno tra una carriera e l’altra, certificando che forse sì, ancora esistiamo e non siamo fantasmi dimenticati in un cantone. 

 

scritto da: Andrea Avato, 04/09/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Toni, il 04/09/2012 alle 15:28

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La segreteria del sindaco ï»¿

Commento 2 - Inviato da: Toni, il 04/09/2012 alle 15:28

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ahahahahahah!!!

Commento 3 - Inviato da: Toni, il 04/09/2012 alle 15:29

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Rido pe rnon piangere... 

Che sindaco che avete votato!!!

Commento 4 - Inviato da: Bah!, il 04/09/2012 alle 15:34

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Che sindaco che avete votato!!!

Ah perchè ancora usa votare?

Commento 5 - Inviato da: G8, il 04/09/2012 alle 15:37

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Presidente Severini basta biglietti omaggio, chi vuole venire paghi come tutti i normali tifosi. 

Commento 6 - Inviato da: Perfido, il 04/09/2012 alle 16:07

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"mucchio di persone che passano di mente" ...purtroppo si passa da MALATI DI MENTE!

Commento 7 - Inviato da: spiblo, il 04/09/2012 alle 16:10

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rilievo sacrosanto. Continuo a non capire perchè il signor sindaco, seppure notoriamente appassionato di bicicletta, continui ad ignorare il calcio in maniera addirittura clamorosa. Capisco la serie D, ma dato che si sbraccia a dire che vuole valorizzare Arezzo ha idea di che vetrina possa essere una squadra di calcio che vince ?  Mi sembra di vedere lo stesso atteggiamento di Cofferati che a Bologna si "dimenticò" di andare allo stadio il giorno della promozione in A...perchè lui ama  la musica classica...e infatti poi i bolognesi gliel'hanno suonata.... 

Commento 8 - Inviato da: contedimontecrisco, il 04/09/2012 alle 16:11

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Andrea se hai fatto questo articolo ,sicuramente volevi mandare un msg a qualcuno e hai fatto di molto bene.Non credo che non ci fossero 2 biglietti omaggio per il Presidente e Sig.ra ta i tanti che il Comune avra' regalato in omaggioFrown !!!!Pessima figura  a dimostrazione di quello che il Presidente a sempre sostenuto dal suo arrivo in citta' nei confronti di taluni personaggi. Mi auguro che come hai detto nel titolo non metta prima  o poi L'Arezzo calcio in un" cantone"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Commento 9 - Inviato da: micio73, il 04/09/2012 alle 16:38

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Gran bell'articolo...e purtroppo vero!Complimenti Andrea..

Ormai del " nostro" Arezzo non interessa piu' niente a nessuno....diciamo a tanti....

i " malati" come noi non smetteranno mai di amare questa maglia.

FORZA AREZZO!!

Commento 10 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 04/09/2012 alle 17:32

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Bravo Andrea!

Articolo veramente molto bello.....ti distingui sempre dai "giornali" che bivaccano in città!

Commento 11 - Inviato da: classe69, il 04/09/2012 alle 18:18

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Gran bell'articolo , ed alla vergogna non c'è mai fine !!! Resta un problema anzi il 'problema' ed è  sempre il solito il calcio color amaranto non riesce mai a decollare ne a far innamorare !!!! 

Commento 12 - Inviato da: Andrea Avato, il 04/09/2012 alle 18:26

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TONI (3)

Probabilmente non è nemmeno questione di questo o quel sindaco, anche se chi sta in cima alla piramide ha il potere per indirizzare certe cose. E' proprio che, oggi come oggi, l'Arezzo è ridotto ai minimi termini e non tanto nel seguito che ha (perché il famoso zoccolo duro c'è e gente che segue le partite esiste ancora), quanto nella considerazione generale. Domenica, non vedendo Severini, ho pensato che non fosse venuto perché di cattivo umore dopo la sconfitta. Invece non era stato invitato. Ma insomma, uno viene qua, ci mette i soldi, il tempo, l'impegno. Possibile che un gesto di cortesia istituzionale (perché di questo si trattava) debba essere una chimera? Un invito per la Giostra, che è il massimo evento popolare da noi, è come dire: "guarda, la cittadinanza ha piacere che tu ci sia perché rappresenti una società, un gruppo di persone, un insieme di valori che noi riconosciamo come nostri". No, il nulla. Magari Severini domenica è stato a casa sua ed è stato pure bene, ma il senso del discorso era questo che ho detto. Fondamentalmente mi dispiace perché si dice sempre, e lo dicono tutti, che bisogna lavorare in sinergia, ognuno nel rispetto dei ruoli: dirigenza, calciatori, tifosi, amministrazione, imprenditoria. Poi invece si va avanti in ordine sparso. E vincere la domenica è un po' più complicato.

Commento 13 - Inviato da: max71, il 04/09/2012 alle 18:36

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attendo con ansia il giorno in cui tutti vorranno salire nel carrozzone...................(ma forse è solo una pia illusione)

Commento 14 - Inviato da: teba02, il 04/09/2012 alle 19:05

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che Uomo, che Signore...

Commento 15 - Inviato da: teba02, il 04/09/2012 alle 19:09

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(ovviamente mi riferisco a Gino Severini... ovvio)

Commento 16 - Inviato da: el lagarto, il 04/09/2012 alle 19:32

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Il PRESIDENTE SEVERINI si accora con il sindaco fanfani per averlo allo stadio almeno per una sola partita all'anno. Il sindaco fanfani ignora il PRESIDENTE SEVERINI per non farlo assistere allo spettacolo della giostra, o perchè non lo considera "illustre personaggio degno di essere invitato. Un proverbio dice: ogniuno ha il sindaco che si merita. Per me si dovrebbe sostituire la parola sindaco con presidente, perchè questo presidente l'Arezzo se lo merita tutto. Poi aggiungerei : ogniuno si dovrebbe  meritare  il sindaco che ha votato

(penso che il PRESIDENTE  si sia fatta una sonora risata).

Commento 17 - Inviato da: el lagarto, il 04/09/2012 alle 19:33

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AVATO sei il mio giornalista preferito.

Commento 18 - Inviato da: contedimontecrisco, il 04/09/2012 alle 20:09

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......Per essere invitato devi essere Aretino da almeno 3 generazioni!!!!!!!!Legarto(18) non esagerare ,ti riferisci a quelli di Arezzo vero o a livello regionale ?Bravo comunque e Forza Arezzo Calcio

Commento 19 - Inviato da: Moderato, il 04/09/2012 alle 23:11

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Grande Andrea, condivido al cento per cento il tuo pensiero. Lo sostengo da sempre che sei l'unico giornalista di Arezzo e credo che anche a grandi livelli si comincino ad accorgere del tuo stile. Ti meriteresti altri palcoscenici ma purtroppo come hai scritto tu piu volte, quando una squadra e in serie "d" tutta la citta lo e dai tifosi ai giornalisti bravi come te. Complimenti ancora.

Commento 20 - Inviato da: Moderato, il 04/09/2012 alle 23:13

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Vorrei che noi tifosi domenica allo stadio ringraziassimo il grande presidente Severini con cori di incitamento in modo che prosegua in lui quella voglia di fare e costruire che lo ha contraddistinto fino ad oggi. Grazie Presidente Severini.

Commento 21 - Inviato da: L' ARETINO PIETRO, il 04/09/2012 alle 23:23

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"con i biglietti comprati di tasca sua" io ho qualche dubbio che questo sia così. Il commendatore Piero Mancini ha me personalmente deve 200.000 euro e ha debiti per + di 200 milioni di euro sparsi per tutta Italia. Diciamo che abbiamo contribuito in tanti a comprargli i biglietti..... speriamo almeno che si sia divertito

 

Commento 22 - Inviato da: aloee, il 05/09/2012 alle 01:32

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ma esiste un politico che si candiderà alle prossime elezioni che ha un minimo interesse per l'Arezzo????noi siamo stati sempre sfortunati in questo...mai un sindaco tifoso! con i presidenti invece quando abbiamo avuto presidenti competenti sono sempre stati con le tasche vuote, quando abbiamo avuto presidenti con le tasche piene puntualmente erano degli incompetenti!!!

Commento 23 - Inviato da: pipanos, il 05/09/2012 alle 08:48

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Sono d'accordo con Moderato per l'applauso a l Presidente che comunque il popolo amaranto ha già osannato al momento della presentazione

P.S. Che brutto l'abbonamento, non c'è nemmeno il colore amaranto, mah...

Commento 24 - Inviato da: botolo rompipalle, il 05/09/2012 alle 12:21

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se volete il sindaco allo stadio richiamate di nuovo 3seghe

a me di vedere fanfani al comunale non me ne frega niente

Commento 25 - Inviato da: Keaton, il 05/09/2012 alle 12:51

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Rifacendomi al fatto che, soprattutto in questa categoria, l'Arezzo purtroppo è un fatto di pochi, vi lascio immaginare le facce che ho visto quando ho detto che sono andato a Pierantonio, nemmeno avessero visto un marziano.Frown

Commento 26 - Inviato da: el lagarto, il 05/09/2012 alle 13:35

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CONTEDIMONTECRISTO- la mia è semplice ironia con una punta di critica e di amarezza

ARETINO PIETRO Se quel personaggio ha tutti questi debiti vuole dire che è molto ricco, semplicemente perchè i soldi con cui avrebbe dovuto pagare i debiti li ha ancora tutti lui.

Commento 27 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 05/09/2012 alle 14:11

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io ho smesso anche solo di prenderli in considerazione "gli altri" quando si parla di Arezzo. come quello che l'altro giorno parlando con me diceva che lui ha chiesto a uno che di calcio ne sa più di me e lui messi insieme, un certo Galantini....... che dovevo fare? dirgli quanto bene ha fatto Galantini per il calcio amaranto due anni e spiccioli fa? ma chi se ne frega... ognuno resti convinto delle sue cose, che mi cambia a me....

Commento 28 - Inviato da: bravoo, il 05/09/2012 alle 14:22

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Domenica ce il debutto in casa chi non viene è uno sciutto...FORZA VECCHIO CUORE AMARANTO..che bello a pierantonio vedendevano la tennessssss....ma ad arezzo quando se comincia?.......DICO SOLO sono contento che la domenica si và allo stadio...mi mancava....tantoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooCoolCoolCoolCool

Commento 29 - Inviato da: sosempretuttoio, il 05/09/2012 alle 14:33

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Cool avato me sembra che te piace buttare benzina nel fuoco!

tra poco saremo anche gli schiavi di siena.

purtroppo la nostra provincia che fino a un decennio fa era la più ricca della toscana è stata ed è governata da una polita del regresso!Sealed

Commento 30 - Inviato da: Amaranta, il 05/09/2012 alle 18:18

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P.S. Che brutto l'abbonamento, non c'è nemmeno il colore amaranto, mah

Ahhh, meno male qualcuno l'ha detto, io non osavo. E' orribile questo abbonamento, non c'e' quasi nulla che riporti all'Arezzo (uno stemmino minuscolo che ho visto solo la seconda volta che l'ho preso in mano). E' tutto rosso, credo sia il colore della sportika, lo stesso rosso l'ho visto fuori dello stadio nelle insegne sponsor della sportika.

Non c'e' nemmeno una foto del tifo o dello stadio come c'era in quello di anno scorso.

Ovviamente si fa per chiacchierare, non è che cambi qualcosa...allo stadio mi ci fa entrare lo stesso. (prima che intervengano i fenomeni che di sicuro avranno da ridire...)

Commento 31 - Inviato da: canaglia, il 06/09/2012 alle 16:06

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Condivido l'articolo in toto, ma ritengo che sia fuorviante e pretestuoso far intedere che l'ex presidente nato alla rassinata (non riesco a nominarlo ) fosse presente in tribuna d'onore, quando dici che i biglietti se li è comprati, invece che dire che era seduto in tribuna A come tanti altri cittadini comune. Come si evince chiaramente dalla foto seggiole rosse = tribuna d'onore = posto gratis ad invito, mentre panchetta in ferro biglietto di tribuna A a pagamento.

Commento 32 - Inviato da: Andrea Avato, il 06/09/2012 alle 17:39

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Ciò considerato, in aggiunta al fatto che i campionati non si vincono presenziando alla sfida contro il Buratto, a Severini consigliamo di prendere esempio da Piero Mancini. Il quale avrà avuto tanti difetti, ma non ha mai peccato di pragmatismo. E domenica in tribuna d’onore c’era, per affari suoi, con i biglietti comprati di tasca sua.

A me sembra chiarissimo. Dov'è che è fuorviante?

Commento 33 - Inviato da: canaglia, il 06/09/2012 alle 19:52

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Non era in tribuna d'onore ma in tribuna A. Ma e'solo una minima questione lessicale. No problem !!!!

Commento 34 - Inviato da: Andrea Avato, il 06/09/2012 alle 23:24

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Wink

Commento 35 - Inviato da: alti60, il 07/09/2012 alle 10:18

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Ma che tribuna d'onore poltroncine rosse alòòò ne lascerei una max due il resto panchette legno e ferro e pagareee sti buffoni e al fanfulla coi chiodi