Felletti in tribuna. Voci e indiscrezioni su una trattativa per l'acquisto della società

Il dirigente amaranto ieri ha visto la partita allo stadio insieme a Michele Ciccone, direttore sportivo, al figlio Enzo, agente di calciatori, e a Luciano Giudo, ex giocatore della Roma con cui si presentò al summit del 9 febbraio sul taglio degli stipendi agli amaranto. Massetti ha smentito di far parte di presunte cordate, mentre Severini non ha voluto commentare l'argomento

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Sandro Felletti ieri era in tribuna a vedersi la partita. E non era solo. Accanto a lui stavano seduti Michele Ciccone e il figlio Enzo. Direttore sportivo il primo, agente di calciatori il secondo. Una fila più sotto c’era Luciano Giudo, ex giocatore della Roma, rimasto legato al mondo del pallone e in ottimi rapporti con Felletti, tanto che i due si presentarono insieme al summit con i calciatori amaranto dello scorso 9 febbraio, quello sul taglio agli stipendi. Secondo le indiscrezioni, che vanno valutate per il peso che hanno, il dirigente dell’Arezzo starebbe lavorando per presentare a Severini un’offerta di acquisto della società. E le persone che erano sistemate in tribuna vip rappresenterebbero l’organigramma in pectore del club. Felletti, che durante il secondo tempo ha parlottato a lungo con Fabrizio Dioguardi, uno degli uomini più vicini a Severini, non ha commentato le chiacchiere che hanno preso a circolare da ieri. E si è limitato a dire che quelli insieme a lui erano semplici amici. Né sono arrivate conferme da Marco Massetti, il quale secondo voci di corridoio avrebbe dovuto far parte dell’operazione. “Non ne so nulla” – ha spiegato l’ex presidente stamani. Di fatti certi, in questa ridda di condizionali e periodi ipotetici, ce ne stanno almeno tre: Felletti (e Anzalone) hanno da mesi interrotto i rapporti con gli altri soci della Sport & Events, la Srl che detiene il 90 per cento delle quote dell’Arezzo. In disaccordo su costi e modalità della gestione tecnica, si sono defilati. E Severini, non più tardi di un mese e mezzo fa, ha saldato da solo tutte le pendenze relative alla scorsa stagione. Il secondo fatto è che la spaccatura interna provocò anche la reazione di Orgoglio Amaranto e della curva Minghelli, con i tifosi che appesero a Roma, sotto casa dei due dirigenti, un paio di striscioni con la scritta “tana per Anzalone” e “tana per Felletti”. E ieri, per la cronaca, dalla sud si sono levati cori tutt’altro che amichevoli. Il terzo fatto certo è che Severini ha spiegato che di proposte per cedere la maggioranza dell’Arezzo non ne ha avute. E interpellato sull’argomento in questione, non ha voluto aggiungere chiose di alcun tipo. Ma il tono era quello di chi è pervaso dallo scetticismo, anche perché ad oggi non si conoscono i nomi di chi dovrebbe finanziare l'acquisto del pacchetto di maggioranza.

 

scritto da: Andrea Avato, 10/09/2012

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