Marco Aurelio Mazzi, attaccante della Juniores

Sabato la squadra di Bernardini si è fatta riacciuffare nel finale dal Prato, non riuscendo a conquistare i tre punti. Adesso in classifica c’è il Livorno in testa con 5 lunghezze sugli amaranto, scesi al quarto. L’organico è pieno di ragazzi di grande qualità e fisicità, con buone prospettive davanti. Il torneo è appena iniziato e c’è tutto il tempo per migliorare la situazione

La Juniores amaranto, reduce da due gare senza vittorie, ha perso un po’ di terreno dalle prime della classe. Adesso la risalita deve avvenire in maniera lucida e con la consapevolezza di avere fra le mani tanto talento e bravura, a cominciare dai giovani calciatori fino ad allenatore e staff tecnico.

L’obiettivo primo posto è chiaro e dichiarato, così come ampiamente alla portata per un gruppo affiatato che si conosce da tanti anni e che ha tutte le caratteristiche, fisiche e tecniche, per poter fare una stagione di altissimo livello. Sabato contro il Prato la gara ha preso i contorni di un’occasione non sfruttata a pieno; il vantaggio di Parretti aveva indirizzato la situazione a favore dei ragazzi di Bernardini, ma nonostante i diversi tentativi (non andati a segno) per chiuderla, i pratesi hanno saputo colpire con un colpo di testa di Bartolini, da calcio piazzato, nei minuti finali.

Una vittoria avrebbe avuto un impatto positivo, sia per l’avversario, che prima della partita occupava la vetta, sia perché ancora la squadra non ha trovato la scintilla da cui far scaturire un fuoco per il resto del campionato e azzannare il primo posto occupato ora solamente dal Livorno. Due settimane fa la sconfitta (la prima) contro il Mobilieri Ponsacco, esattamente nella stessa settimana in cui pure l’Arezzo di Indiani venne battuto, aveva evidenziato un piccolo passo indietro nella gestione dei momenti. E contro il Prato è arrivato solo un punto anziché tre.

I motivi per guardare con ottimismo il futuro sono i tanti giocatori forti che fra un anno potrebbero giocare in prima squadra o nelle compagini di serie C e serie D: il capitano Bonavita è il faro e il capitano, centrocampista numero 10 con una grandissima qualità tecnica e piedi da regista puro; Zhupa è già entrato nel giro della prima squadra, attaccante rapido e forte fisicamente con un destro letale a cui mister Bernardini non vorrebbe mai rinunciare (mister Indiani permettendo). Mazzi e Pernici sono le punte della squadra, 4 reti per il primo e 2 per il secondo, mentre a difendere la porta ci sono Landucci e Di Furia. La coppia centrale, ormai ben collaudata, è formata da Stopponi, rapido ed elegante, e Suzzi, il gigante roccioso che argina ovunque passi la palla. Scichilone (figlio di Massimiliano, ex attaccante amaranto nella stagione 1996/1997) è il jolly di difesa e centrocampo che copre ampie zone del terreno grazie alla sua fisicità e rapidità, Barbagli e Sanarelli sono i terzini corridori e tosti che sfrecciano in fascia. Tutti giovani talenti, quasi tutti nati fra Arezzo e provincia che hanno già assaggiato le sensazioni degli allenamenti in prima squadra.

Normale percorso di crescita, a cui si deve dare continuità di lavoro nel lungo periodo, in attesa della super sfida di sabato, ore 14.30 alle Caselle contro il Poggibonsi, terzo con 2 punti in più dell’Arezzo.