Giacomo Risaliti, 27 anni

Il centrale è vicino al rientro dopo l’intervento chirurgico al menisco. Con lui tra i disponibili, l’Arezzo aveva beccato 2 reti in 9 giornate. Dopo il suo infortunio, le reti al passivo sono diventate 9 in 6 turni. E’ anche l’unico ad essere andato a segno sfruttando i calci d’angolo: 2 volte a Orvieto e una a Livorno in Coppa. Da solo non basterà per invertire il trend dell’ultimo periodo, ma di sicuro Indiani ritrova un elemento prezioso per la squadra

Il rientro in squadra di Giacomo Risaliti potrebbe essere più importante di quanto si pensi. Fermo restando che il calcio è uno sport di squadra, e che i risultati delle partite dipendono dal collettivo più che dai singoli, ci sono dei giocatori che incidono maggiormente di altri nel rendimento generale. Vale per le punte, per i centrocampisti e anche per i difensori.

Quello di Risaliti è un esempio eclatante corroborato dai numeri. Finché Indiani lo ha avuto a disposizione, l’Arezzo ha beccato 2 gol in 9 giornate di campionato (da Marcheggiani e da Mencagli nelle partite interne con Gavorrano e Ponsacco). Quando Risaliti si è infortunato al ginocchio, due giorni prima del derby con il Livorno, la tendenza è cambiata radicalmente: 6 partite e 9 gol al passivo. L’assenza del centrale, lo dice il campo, è coincisa con una striscia negativa in cui l’Arezzo ha sempre beccato almeno un gol in ogni gara. Con lui la squadra aveva tenuto la porta inviolata 7 volte su 9, dopo mai.

Va aggiunto, per completezza d’informazione, che Risaliti non giocò per scelta tecnica contro il Terranuova al Comunale (4a giornata di campionato, vittoria amaranto per 2-0), mentre era tra i titolari a Livorno, in Coppa Italia, nel 4-3 con cui l’Arezzo espugnò l’Ardenza. E questo ci introduce a un altro argomento, legato alle palle inattive, dettaglio che Indiani ha confessato essere un suo cruccio (la squadra finora ha battuto 109 angoli in 15 giornate).

il gol segnato all’Orvietana

Risaliti è l’unico giocatore della rosa ad essere andato a segno sfruttando un calcio da fermo. E’ successo a Orvieto, alla prima di campionato, quando il numero 4 firmò l’1-0 deviando di testa un corner calciato da Settembrini e poi il 3-0 sugli sviluppi di un altro angolo. Una doppietta bissata a Livorno con la rete del’1-0, svettando in area su palla proveniente dalla bandierina, e con quella del 4-3, stavolta su azione al termine di un bel contropiede.

Classe ’95, reduce da una stagione non felicissima in Lega Pro, culminata con la retrocessione della Vibonese, il difensore nato a Prato è stato scelto da Giovannini e Indiani (che lo conoscevano per averlo avuto a Pontedera) per la sua solidità e il suo carisma. L’inizio di stagione, con due fratture al setto nasale e l’operazione al menisco, non è stata particolarmente fortunata, anche se sabato Risaliti potrebbe tornare tra i convocati.

In estate la coppia che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare l’ossatura difensiva era formata proprio da Risaliti affiancato da Polvani. A causa dei rispettivi infortuni, che hanno costretto Indiani a fare altre scelte (compresa quella di arretrare Lazzarini e scoprire un’alternativa di livello in più), i due insieme hanno giocato soltanto il secondo tempo con la Sangiovannese, i primi 7 minuti contro il Seravezza (poi Risaliti uscì per la botta al naso), gli ultimi 18 minuti di Ghivizzano e 48 minuti con il Ponsacco (poi Polvani fu espulso). Totale: 118 minuti.

L’Arezzo recupera quindi un elemento importante, che da solo non potrà spostare l’inerzia piombata sulla squadra da due mesi in qua ma che di sicuro darà un grande aiuto per ritrovare la strada perduta.