Sul tappeto rosso sistemato davanti alla tribuna del Comunale hanno sfilato vecchie facce e personaggi rimasti nel cuore del pubblico, presente in buon numero allo stadio. Il ricordo di Lauro Minghelli

L’Arezzo ha celebrato i primi cento anni di vita con una serata dedicata a tanti ex del passato. Sul tappeto rosso sistemato davanti alla tribuna del Comunale hanno sfilato vecchie facce e personaggi rimasti nel cuore del pubblico, presente in buon numero allo stadio. Tanti gli aneddoti tornati a galla durante le interviste dei conduttori Barbara Perissi, Luca Stanganini e Fausto Sarrini, coadiuvati dallo speaker amaranto Alessio Saracini, e anche dietro le quinte.

La kermesse è iniziata con la presentazione di tutte le giovanili, che hanno sfilato fra gli applausi dei presenti. Dopo una splendida esibizione degli atleti della Ginnastica Petrarca, altra società cittadina con oltre un secolo di storia, un video ha fatto rivivere le tappe più significative di questi primi cento anni.

Da lì in avanti gli ospiti e i filmati si sono susseguiti e i tifosi hanno potuto ripercorrere i momenti più belli della storia amaranto. Ecco quindi la prima promozione in B del 1966, la splendida cavalcata dell’Arezzo di Terziani e Angelillo del 1982, i cinque anni dell’era Cosmi che riportò l’Arezzo dalla serie D ad un passo dalla B, il trionfo di Somma del 2004 fino ad arrivare alla battaglia totale e alla conquista della promozione dello scorso maggio.

Spazio anche alle tappe più buie. Ovazioni e applausi per tutti gli intervenuti con un pizzico di commozione quando il presidente Guglielmo Manzo ha regalato a Gessica Casolari, cugina dell’indimenticato Lauro Minghelli, la maglietta ufficiale di questa stagione. Alla fine tutti attorno alla torta celebrativa a suggello di una serata da ricordare.