Il voto più alto va a Trombini, che prende due gol ai primi due tiri in porta ma nel finale evita un passivo più pesante. Risaliti, Poggesi e Damiani sotto la sufficienza. Pattarello alti e bassi
Le pagelle di Recanatese-Arezzo.
TROMBINI 6.5 Sbaffo e Carpani, alle prime vere occasioni giallorosse, lo freddano senza pietà mentre dall’altra parte il suo dirimpettaio Meli salva il risultato su Gaddini e Gucci. Così va il calcio. Bravo nell’ultimo scampolo di gara quando rintuzza due palloni che potevano appesantire il punteggio.
LAZZARINI 5.5 Un tempo da terzino, uno da centrale. A destra tiene botta perché ha tigna e sta sul pezzo, anche se Longobardi gli dà filo da torcere. Meno bene nella ripresa. Sul raddoppio di Carpani è mal posizionato anche lui.
RISALITI 5 Nell’azione che schioda lo 0-0, Sbaffo lo attira nella terra di nessuno. Poi quello si fionda dentro l’area e lui non lo prende più. Regala un pallone a Melchiorri che non produce il 3-0 grazie a Trombini. Avrebbe meritato una domenica diversa per festeggiare la fascia di capitano al braccio.
CHIOSA 6 Fa quel che può al comando di un reparto inedito nella composizione e che tende a sfilacciarsi troppo di frequente. In 45 minuti, comunque, la squadra concede il minimo. Esce per affaticamento (1′ st Renzi 6 Si mette in fascia e non va nemmeno male, producendo un paio di sgroppate per andare al cross).
POGGESI 5 L’impegno non gli fa difetto ma si torna lì: a sinistra, lui che è un destro naturale, parte con l’handicap. E non può andare sempre come a Chiavari. Prova con tenacia a portare su il pallone, a disegnare qualche serpentina delle sue, ma i risultati non sono quelli sperati (34′ st Coccia ng).
MAWULI 5 Un passo indietro stavolta. Meno debordante, meno dominante, con un palleggio sporcato in troppe circostanze (23′ st Crisafi 5.5 Entra per portare centimetri, fisicità e movimento accanto a Gucci. Più confusionario che efficace).
DAMIANI 5 Prende il giallo dopo 4 minuti e il cartellino lo inibisce. Stranamente anonimo, lui che di solito sa fare le due fasi con disinvoltura (1′ st Bianchi 5.5 Comincia con buona lena, poi si spegne).
PATTARELLO 5.5 Con lui ci vorrebbe un libro per ogni pagella. Premessa. Le azioni più pericolose nascono tutte dal suo piede: la palla dentro per Gaddini che sfila a centimetri dal palo, il cross pennellato per Gucci, il traversone per Guccione a inizio ripresa. Però gioca quasi esclusivamente d’impeto, d’istinto, spesso da solo contro tutti. Lazzarini e Renzi vanno a supportarlo e lui non gliela dà mai. Variasse le soluzioni, spaccherebbe le partite. Prende un’ammonizione stupida per simulazione e anche questa tendenza a lasciarsi cadere è un difetto da correggere.
GUCCIONE 6 Di nuovo titolare dopo Pescara, si vede che avrebbe voglia di spaccare il mondo. Venti minuti buoni, svariando tra le linee. Poi gli spazi si restringono, i compagni lo trovano con difficoltà e la sua partita si complica. Avrebbe la palla dell’1-1 a inizio ripresa ma non inquadra lo specchio di testa. Chiude da mediano puro nel 424 finale. Spreme poco dal suo movimento ma non è insufficiente.
GADDINI 5 La partita gira una prima volta sul suo errore a tu per tu con Meli. Poteva essere lo 0-1, diventa un macigno pesante da portarsi sulle spalle. E lui ci resta sotto (1′ st Iori 5 Involuto rispetto all’inizio di stagione. Ha perso lo spunto nell’uno contro uno, il suo secondo tempo produce pochissimo).
GUCCI 5.5 Un assist a Gaddini e un colpo di testa che Meli toglie dall’angolino: fino all’intervallo è il solito esempio di concretezza. Poche occasioni ma sfruttate bene. Dopo va diversamente e anche di testa ne prende meno.