Indiani deve scegliere fra 433 con Gaddini o 4312 con Guccione. Anche Baldini ha qualche nodo tattico da sciogliere. Gli amaranto non vincono al Comunale dal 29 ottobre, i biancorossi sono staccati di 13 punti dalla vetta. Misure stringenti disposte dalle autorità per la vendita dei biglietti ai tifosi umbri: i gruppi della nord disertano la trasferta, anche quelli della Minghelli protestano. Alle 20.30 comincia il derby

Baldini in conferenza stampa ha fatto i complimenti a Indiani perché l’Arezzo “è una squadra che cerca sempre di proporre gioco, a costo di rischiare qualcosa”. Trattandosi di un derby, viene il sospetto che il tecnico del Perugia abbia espresso questo concetto per garantirsi spazi invitanti in ripartenza e quei gol che gli amaranto hanno concesso a tutti, tranne il Gubbio. Ma forse non è così e che l’Arezzo, nonostante le difficoltà, ami attaccare piuttosto che difendere è pura verità.

La difesa di Indiani è la più perforata del girone (insieme a Fermana e Olbia) mentre quella di Baldini è tra le migliori del campionato e questa differenza, non da poco, potrebbe spostare gli equilibri del derby. I numeri della fase realizzativa, al contrario, sono identici: le due squadre hanno segnato entrambe 21 gol, che però non sono bastati finora a dissipare tutti i dubbi. L’Arezzo (un punto nelle ultime tre giornate) è a +2 sui playout ma per la prima volta in stagione ha soltanto sei squadre alle spalle. Poche per stare tranquilli. Il Perugia ha perso una gara sola in campionato (2-1 ad Ancona) ma ha pareggiato nove partite su diciassette e si trova a –13 dalla capolista Cesena, con davanti il derby del Comunale e proprio lo scontro diretto con i romagnoli. Il primo posto, a oggi, sembra irraggiungibile e la chance per ridarsi un minimo di speranza, come Baldini ha dichiarato pubblicamente dopo il 2-2 interno con la Vis Pesaro, passa per due vittorie prima di Natale.

Insomma, stasera in palio ci sono punti che pesano. L’Arezzo al Comunale non vince dal 29 ottobre (1-0 al Gubbio) e l’astinenza è un fardello pesante da sopportare. Due le alternative tattiche sul tavolo: 433 o 4312. Nel primo caso in attacco toccherebbe a Pattarello e Gaddini (primo gol stagionale una settimana fa) insieme a Gucci, nel secondo sarebbe in campo Guccione, trequartista dal piede caldissimo. Con Foglia squalificato, quasi certo che in mediana avranno spazio Mawuli, Damiani e Settembrini. Ballottaggi aperti in difesa sia sugli esterni che in mezzo.

Qualche nodo da sciogliere anche per Baldini, che tatticamente ha gli stessi dubbi di Indiani: schierare il tridente oppure disegnare il centrocampo con il rombo. Angella in difesa, Kouan (già 2 gol all’Arezzo in carriera) e Iannoni in mediana, Vazquez in attacco non sono al top e questo condizionerà le scelte dell’allenatore. Di sicuro in avanti avrà una maglia il baby Seghetti, rivelazione di questo scorcio iniziale di stagione.

Il Perugia, retrocesso dalla B, sulla carta ha qualcosa in più dell’Arezzo. Ma stasera si gioca una partita a sé, sugli spalti ci saranno più di cinquemila persone e in queste occasioni i pronostici contano relativamente. Si preannuncia un’atmosfera calda, da calcio vero, che dopo due anni di tornei dilettanti regala belle sensazioni. Peccato che le stringenti misure di sicurezza riservate ai tifosi biancorossi abbiano spinto i gruppi organizzati della nord a disertare la trasferta. Hanno protestato anche i tifosi della Minghelli e in effetti al derby mancherà qualcosa. Così è se vi pare.