Cosa sarebbe successo se Bianchi al 94′ non l’avesse messa dentro su punizione? Oggi saremmo qua a goderci gli effetti rigeneranti della vittoria nel derby con il Perugia? O ci troveremmo piuttosto a dimenarci ancora tra il pollaio di Ponsacco e l’inedita trasferta di Cenaia? Chissà… Quel giorno, dalle espressioni straniate e festanti della gente che quasi rotolava giù dai gradoni della sud, capimmo che nulla era stato fatto ma tutto si poteva fare
Cosa sarebbe successo se all’ultimo secondo di Arezzo-Poggibonsi, Bianchi non l’avesse messa dentro su punizione? Oggi saremmo qua a goderci gli effetti rigeneranti della vittoria nel derby con il Perugia? O ci troveremmo piuttosto a dimenarci ancora tra il pollaio di Ponsacco e l’inedita trasferta di Cenaia? Chissà…
Fatto sta che un anno addietro, proprio oggi, il campionato amaranto svoltò a pochi giorni dal Natale, dentro un mese di dicembre vissuto su alienanti montagne russe: vittoria a Piancastagnaio nello scontro diretto, sconfitta casalinga con il Tau, pareggio a Trestina, 2-1 al Poggibonsi in extremis.
La cronaca dell’epoca fu questa: “Più che gol segnati e sbagliati, moduli, scelte di formazione, arbitraggio, oggi fanno notizia le facce stravolte al minuto 94, quelle espressioni straniate della gente che quasi rotolava giù dai gradoni della sud: in quegli occhi di fuori, in quelle bocche urlanti, in quelle movenze scomposte c’erano gioia e tensione da scaricare, felicità e scampato pericolo. La punizione di Bianchi, finita in rete un po’ per caso e un po’ per volere degli dei del calcio (cit Indiani), non è stata una semplice palla rotolata dentro ma quasi un risarcimento per le ultime sofferenze. Le vie del pallone sono infinite e oggi hanno riportato l’Arezzo, unica squadra a vincere tra quelle d’alta classifica, a ridosso del primo posto. Nulla è stato fatto ma tutto si può fare. E tanti auguri a tutti!”.
Dopo quella gara sono successe tante altre cose, dal colpo di Gavorrano alla debacle di Terranuova, fino al clamoroso 4-0 dell’Ardenza e al 3-1 del 16 aprile alla Pianese. Ma la storia, adesso è tutto più chiaro, ha preso la piega giusta il 21 dicembre 2022. Ed è un crocevia che merita la giusta celebrazione.