Cutolo e Giovannini esultano con i giocatori dopo il 2-0 di Pattarello

L’abbraccio di Settembrini (in panchina) a Chiosa dopo l’1-0. Cutolo e Giovannini in campo dopo il 2-0. Guccione, che aveva appena fallito il penalty, in festa insieme a Pattarello. Segnali di una compattezza che può essere un’arma in più nel finale di stagione

Un pomeriggio primaverile colmo di abbracci, sorrisi e festeggiamenti. L’Arezzo ha sbancato Pineto, sfatando il tabù legato ai confronti diretti con gli abruzzesi, che prima di ieri avevano vinto tutti e tre i precedenti incontri: 2-1 al Comunale in Coppa Italia dilettanti, 3-1 al “Mariani-Pavone” nella poule scudetto di serie D, ancora 2-1 al Comunale nel match di andata in campionato.

Indiani l’aveva definita una tappa cruciale per il finale di stagione e, a giudicare dal piglio con cui ha giocato la squadra, è riuscito a trasmettere il messaggio anche allo spogliatoio. Non a caso le esultanze per i tre gol sono state molto partecipate, con il gruppo compatto e unito come testimoniano le immagini. A festeggiare la rete di Chiosa, per esempio, è stato in primis Settembrini, capitano anche quando non parte tra i titolari. Tra i due c’è un rapporto di stima e amicizia fin dai tempi di Chiavari, confermato in modo inequivocabile dalla gallery del match.

Idem dicasi per il raddoppio di Pattarello, anche lui corso a braccia larghe verso i compagni a bordo campo. A rendergli omaggio sono entrati sul terreno di gioco perfino i due direttori Giovannini e Cutolo, che erano seduti nella panchina aggiuntiva. E se Cutolo ha ancora un po’ di sangue caldo nelle vene, eredità del recente passato da calciatore, l’immagina è più unica che rara per quanto riguarda Giovannini, solitamente molto soft nel vivere le emozioni dei novanta minuti. Evidentemente aver messo l’ipoteca sulla salvezza, con l’opportunità dei playoff, ha smosso l’anima del dg: dopo la promozione di un anno fa, la sua gestione sta portando di nuovo i risultati sperati.

Infine il tris di Pattarello dopo il rigore che Guccione ha spedito sul palo. Il primo a braccare il numero 10, per accompagnarlo verso un altro mucchio di gioia, è stato proprio il compagno che aveva sbagliato dal dischetto. “Gli avevo chiesto di tirarlo ma lui se la sentiva. Tra noi non ci sono problemi” ha detto Pattarello a fine match, confermando un’intesa che non è solo tecnica. Un’arma in più da sfruttare nel finale di stagione.

Guccione insegue Pattarello dopo il 3-1