Una riforma, quella delle seconde squadre, mai decollata veramente. La protesta di quasi tutte le tifoserie organizzate d’Italia. E la linea della Minghelli che non cambia: “Non prenderemo parte alla trasferta di Alessandria”

“I gruppi organizzati della curva sud comunicano che non prenderanno parte alla trasferta di Alessandria contro la Juventus Next Gen. Playoff o campionato nessuna differenza. La linea resta la stessa. No alle squadre B”.

Un volantino stringato nella forma ma molto significativo nella sostanza. Nessun passo indietro rispetto a una linea coerentemente seguita nel corso degli anni, sia in casa che fuori, in segno di protesta contro il progetto delle seconde squadre. I tifosi dell’Arezzo, come quelli di moltissimi altri club, hanno sempre disertato le partite con la Juventus B, affrontata sei volte in passato. Né al Comunale né al Moccagatta, dove giocano i bianconeri, c’è mai stata una presenza amaranto “ufficiale”: soltanto striscioni molto eloquenti di contestazione. Ed è probabile che qualcosa di simile accadrà anche martedì.

La storia delle seconde squadre nasce nel 2018, quando secondo la moda del momento avrebbero dovuto rilanciare il calcio italiano. Poi però per cinque anni se ne è iscritta solo una. Da quest’anno due. Dall’anno prossimo forse tre. In rosa possono essere inseriti 4 over e non si capisce perché, come non si capisce per quale motivo, se la finalità è quella ricordata all’inizio, possano stare in rosa giocatori stranieri che al calcio italiano non portano nulla. Utile, per un’analisi generale, i costi di iscrizione di Juventus e Atalanta nell’estate 2023: 720mila euro ciascuno più contributo di altri 240mila euro. Totale: un milione e 920mila euro (un club “normale” spende meno della metà). Le squadre B servono molto alla Lega Pro e a chi le fa: per Juventus e Atalanta (e Milan tra un anno) sono utilissime, per il “sistema” un po’ meno. Giova ricordare che la Lega di serie B ha ribadito poche settimane fa la sua contrarietà alle seconde squadre. Se la Juve o l’Atalanta (entrambe ai playoff) dovessero salire di categoria si creerebbe molto probabilmente un corto circuito tipico del calcio italiano, specie d’estate.

In ogni caso la prevendita dei biglietti è attiva fino alle 19 di lunedì.