Il 25 settembre la cerimonia di intitolazione all’ex portiere amaranto, cresciuto nell’Etruria Gabos e poi arrivato in prima squadra grazie all’occhio lungo di Scatizzi, con Ballacci allenatore e Sili direttore sportivo. A Napoli la vittoria della Coppa Uefa e dello scudetto, prima della morte per Aids. Iniziativa di ORA – Officina Rilancio Arezzo e del Museo Amaranto
Mercoledì 25 settembre alle ore 18 verrà intitolato all’ex portiere amaranto Giuliano Giuliani il parco pubblico di via Giovanni Acuto, in zona Pescaiola. L’iniziativa è promossa da ORA – Officina Rilancio Arezzo e dal Museo Amaranto. Saranno presenti il presidente di ORA Sandro Sarri, il presidente del Museo Amaranto Stefano Butti, l’assessore Alessandro Casi, Gessica Giuliani e il giornalista del Corriere della Sera Paolo Tomaselli, che a Giuliani ha dedicato il libro “Più solo di un portiere”.
Nell’occasione e in omaggio alla memoria di Giuliani, alle 18.15 è previsto il fischio d’inizio della partita di calcio a cinque tra le Vecchie Glorie Amaranto e il Napoli Club Arezzo ‘O Sarracino. Seguirà un incontro con Paolo Tomaselli, che ripercorrerà la vita e la carriera del portiere cresciuto ad Arezzo e che nella società amaranto ha mosso i primi passi del suo percorso sportivo.
IL RITRATTO – Giuliani era essenziale, affidabile, decisivo tra i pali quanto taciturno fuori dal campo e poco incline allo spettacolo. Cresciuto nelle giovanili amaranto, ricordato ancora con affetto dai tifosi aretini, per molti è rimasto “il portiere di Maradona”, quello che in dodici mesi, tra il maggio del 1989 e l’aprile del 1990, alzò la prima Coppa Uefa nella storia del Napoli e celebrò il secondo scudetto dell’era della squadra partenopea legata al grande campione argentino. Fu l’apice di una carriera che lo portò a competere con Zenga e Tacconi per il ruolo di miglior numero uno italiano, titolo repentinamente e brutalmente falciato, e cancellato, da una malattia, l’Aids, che in quegli anni non soltanto non lasciava scampo, ma isolava dalla società. Un contagio fatale, che è verosimile sia avvenuto alla festa di addio al celibato di Diego Armando Maradona a Buenos Aires.
Giuliani, nato a Roma il 29 settembre 1958, è morto il 14 novembre 1996 a soli 38 anni. Era stato cresciuto dagli zii ad Arezzo, indossando i primi guanti da portiere nell’Etruria Gabos. Da lì, grazie all’occhio lungo di Miro Scatizzi, passò alle giovanili amaranto e debuttò in prima squadra con Dino Ballacci, collezionando in totale 52 presenze tra il 1977 e il 1980. Direttore sportivo era Giuliano Sili.