il Perugia 2024/25 (foto 7oz. Photo Agency - riproduzione vietata))

A settembre, dopo 13 anni di gestione, Massimiliano Santopadre ha ceduto la guida del club all’imprenditore argentino Javier Faroni. E a fine ottobre il tecnico Alessandro Formisano è stato esonerato per fare posto a Lamberto Zauli, che però finora in quattro partite ha raccolto appena 2 punti. Il Perugia in stagione ha vinto solo tre volte e in casa non fa risultato pieno da un mese e mezzo. Gli infortuni pesano e nel derby non ci saranno Dell’Orco, Lewis, Cisco, Seghetti e Polizzi. Domani probabile 4312 con il play Bartolomei e il centravanti Montevago elementi top

NUOVA ERA PER IL PERUGIA – Nell’anticipo della 16a giornata di campionato si gioca la gara più attesa dell’anno, ovvero il derby del Renato Curi contro il Perugia che, con 15 punti, occupa la tredicesima posizione. Lo scorso 7 settembre è finita l’era di Massimiliano Santopadre, per 13 anni patron del club, con la cessione dell’intero pacchetto di maggioranza a Javier Faroni, imprenditore di origine argentina, che è diventato così il trentesimo presidente nella storia biancorossa. Nato a General Roca, è un produttore di successo, con i suoi spettacoli che vanno in scena sui palchi di tutto il mondo, dal Sudamerica all’Europa. Molto amico di Claudio “Chiqui” Tapia, numero uno della Federazione argentina, l’imprenditore è proprietario di Deportick, piattaforma online per la vendita di biglietti. Al suo sito è affidata la commercializzazione dei tagliandi per le partite dell’Albiceleste. Il cambio societario per ora non ha dato i frutti sperati, addirittura nei giorni scorsi Faroni è stato sollecitato anche dall’intervento dell’ex massimo dirigente ai tempi dalla D, Roberto Damaschi, che non gli ha risparmiato critiche, con il nuovo proprietario che si è visto costretto a diffondere una lettera per provare a fermare o almeno alleggerire la contestazione di queste settimane.

DA FORMISANO A ZAULI – Difatti dopo l’ultima sconfitta patita a Pineto (3-1), i tifosi, che tra l’altro hanno rifiutato a fine gara il saluto dei giocatori, hanno innescato una nuova protesta contro squadra e società. La situazione in casa biancorossa non è certamente delle migliori e nemmeno il cambio in panchina tra Alessandro Formisano e il più esperto Lamberto Zauli ha favorito un cambio di rotta. Il nuovo mister, 53 anni compiuti a luglio, romano, ex calciatore di buonissimo livello soprattutto con le maglie di Vicenza, Bologna e Palermo, è arrivato sulla panchina del Grifo lo scorso 28 ottobre dopo l’ultima esperienza durata un anno e mezzo alla guida del Crotone. Ha iniziato la carriera di allenatore al Bellaria Igea Marina, successivamente viene chiamato a guidare il Fano, dove purtroppo per lui matura il primo esonero nella stagione 2010-11. Poi è alla guida della Reggiana, del Real Vicenza, del Pordenone e del Santarcangelo. In seguito Teramo e nel 2017 la Primavera dell’Empoli. Nel 2019 passa alla Juventus, inizialmente con la Primavera e poi con l’under 23, prima dell’ultima avventura in Calabria, chiusa lo scorso febbraio. Esperto, oltre 400 panchine all’attivo, cerca il risultato attraverso il gioco e la manovra. Il suo arrivo, come si diceva, non ha dato l’atteso cambio di marcia: appena due punti in quattro partite, con la squadra che sta pian piano scivolando in classifica verso la zona retrocessione.

PERIODO NEGATIVO – E’ la fase più delicata della storia recente del Grifo (5 partite senza vittoria, l’ultima datata 19 ottobre, 0-1 ad Ascoli), che non conosceva una striscia così lunga senza successi addirittura dal 2010, al tramonto della presidenza Covarelli, quando la società era in crisi e la squadra non prendeva da mesi lo stipendio. Per dare un’ulteriore immagine della stagione del Perugia basta dare un’occhiata ai numeri. A oggi sono appena 3 successi in campionato e la vittoria al Curi manca da quasi due mesi (6 ottobre, 4-0 alla Lucchese). Perugia che nell’ultima uscita, ma in generale quasi per tutta la stagione, ha dato segno di essere fragile a livello mentale e caratteriale. A Pineto gli umbri sono apparsi apatici, poco determinati e hanno giocato una gara sotto ritmo, con una formazione slegata tra i reparti, commettendo tanti errori tecnici e tattici. Il lavoro di Zauli inoltre non è aiutato dai numerosi infortuni: contro gli amaranto certe le assenze del baby Seghetti, di Cisco (il migliore fino ad oggi dei suoi), Dell’Orco, Lewis, a cui si aggiunge Polizzi, espulso scioccamente durante l’ultima partita.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La difesa con 20 reti al passivo è tra le più battute del campionato e non ha mai dato segnali di grande solidità. L’assenza prolungata di capitan Angella, che venerdì potrebbe però figurare tra i convocati, e la mancanza da inizio stagione dell’esperto Dell’Orco e del coriaceo Lewis hanno influito sull’andamento di un reparto formato da diversi ragazzi giovani, che spesso non sono stati all’altezza della situazione. Anche la stagione dell’estremo Gemello non è da incorniciare, con alcuni alti (su tutti il derby con la Ternana) e diversi bassi (la partita di Sassari ad esempio) ed errori da matita rossa. Sulle fasce soprattutto a destra in casa biancorossa si aspettano un miglioramento da parte di Mezzoni, terzino di gamba, tecnico, che lo scorso anno era stato tra i migliori dell’intero campionato. Inoltre i diversi passaggi dalla difesa a quattro a quella a tre e viceversa, hanno tolto certezze ai biancorossi. In mediana giocatori di qualità come Bartolomei e Torrasi, mezz’ala dinamica, bravo ad attaccare lo spazio, stanno mancando di continuità. Si sta ritagliando uno spazio importante il 2005 Giunti, con buone doti anche se a volte pecca di inesperienza. In avanti Zauli si aspetta tanto dal rientro di Montevago, cannoniere della squadra, che dovrebbe far coppia con Sylla, giocatore di grande struttura, forte soprattutto sui palloni alti e cliente scomodo in area di rigore. Attacco che almeno a livello di numeri ha avuto un rendimento tutto sommato discreto, 17 reti all’attivo, in un reparto dove sono presenti giocatori di qualità come Ricci e Matos e di esperienza come Lisi.

il presidente Faroni con mister Zauli (foto Ac Perugia)

MODULO E FORMAZIONE – Perugia che dovrebbe tornare alla difesa a 4, con Zauli che deve fare i conti con le assenze. In campo con il 4312. Gemello in porta, a destra Mezzoni e sull’out opposto Giraudo, in mezzo probabile il duo Amoran e Leo (Soure come alternativa), con Angella che però potrebbe essere rischiato dall’inizio per dare maggiore esperienza e solidità. In cabina di regia Bartolomei con Torrasi e Giunti. Tra le linee uno tra Matos e Ricci, in avanti Montevago e Sylla.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Paolo Bartolomei e Daniele Montevago. Il primo è classe ’89, giocatore di esperienza e qualità, che in carriera tra le altre ha vestito le maglie di Cittadella, Cremonese e Spezia, a Perugia dal settembre 2022. Originario di Lucca, è centrocampista di ottima tecnica, con visione di gioco, abile in fase di rifinitura, temibile tiratore dalla distanza e sui piazzati. Nonostante le qualità tecniche ha anche forza fisica nelle gambe, cattiveria agonistica e grinta. Non certamente nella sua migliore annata, il capitano del Grifo è comunque giocatore che, se in serata, sa far girare la squadra, grazie alla bravura in fase di costruzione. Montevago è centravanti di struttura che lo scorso anno si è diviso tra Gubbio ed Entella. Classe 2003, palermitano di Romagnolo, cresciuto tra i rosanero e la Samp, con cui ha esordito in serie A, totalizzando 6 presenze. Acquistato in estate dai blucerchiati e messo sotto contratto fino al 2027, è il classico attaccante vecchio stampo. Forte fisicamente (190 cm), tanti addetti ai lavori lo avevano paragonato per certi aspetti addirittura a Bobo Vieri, abile nel gioco aereo e a riempire l’area di rigore, non disdegna di partecipare alla manovra, grazie a un buon piede. È il cannoniere della squadra con 5 reti, nonostante durante la stagione sia stato fermato da qualche fastidio fisico.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente risale allo scorso 21 aprile con la sfida che si chiuse sull’1-1. Vantaggio amaranto con Lazzarini e pari a firma di Vàsquez.