“A Monrovia giocavo senza scarpe, poi sono scappato. Due anni di viaggio, passando per il Mali, il Niger, l’Algeria, la Libia. Volevo venire in Italia, mi hanno catturato in mezzo al mare e messo in prigione. Ho fatto il contadino, il muratore per guadagnarmi i soldi necessari a una nuova traversata. Alla fine ce l’ho fatta, ma 21 persone che erano con me sono morte. In Liguria ho conosciuto Vittoria, che ho sposato a luglio. L’anno scorso ho segnato 17 gol con il Derthona, ora voglio vincere con l’Arezzo. Il mio sogno è fare il professionista, lo devo al bambino che ero”. L’intervista con Cherif Diallo