Boubacar in azione sotto gli occhi di Indiani

Sicuri del posto solo Trombini e Settembrini. Per gli altri ruoli c’è concorrenza, costante che si ripeterà per tutta la stagione. Dai terzini ai mediani, passando per gli esterni del tridente fino ai centravanti: under e over a caccia di una maglia. Con le cinque sostituzioni che potrebbero rivelarsi decisive

Meno due all’esordio di Orvieto. Tranne poche eccezioni, i ballottaggi in formazione sono aperti ovunque. E questo per Indiani sarà un leit motiv che accompagnerà tutta l’annata.

DIFESA – Sicuro del posto è il portiere Trombini (2001), arrivato ad agosto e subito in evidenza. E’ un under esperto, gioca da due anni in D, dà le giuste garanzie. Poi va scelto il 2004 da schierare titolare: la maglia se la giocano i terzini Pericolini e Lorenzini, con il primo favorito. Come quarto di sinistra, per gli incastri legati ai giovani, finirà un 2002: Poggesi o Zona. L’ex Poggibonsi è cresciuto partita dopo partita e, anche se è un destro, ha dimostrato di cavarsela a piede invertito. Zona è un mancino puro e finora è stato tra i più brillanti. Non sarà semplice tenerne fuori uno. In mezzo, Polvani e Risaliti hanno recuperato condizione dopo gli acciacchi (lesione muscolare e frattura composta del naso), mentre Bruni ieri ad Alberoro è uscito precauzionalmente per un affaticamento. In quel ruolo, che non è il suo, in precampionato ha giocato spesso Lazzarini, destando ottima impressione. Probabile che però Indiani vada sul sicuro, schierando due difensori puri.

il portiere Luca Trombini, classe 2001

CENTROCAMPO – Imprescindibile l’apporto di capitan Settembrini, che dà alla squadra qualità e quantità. Castiglia, l’uomo d’ordine e il più esperto del gruppo, giocherà da play (con Bianchi pronto a dargli il cambio), mentre l’altro mediano potrebbe essere il 2003 Damiani (ottimo il suo inserimento in prima squadra) oppure Forte per avere palleggio e inserimenti in zona gol, oppure proprio Lazzarini, che garantisce dinamismo e recupero palla. Con Damiani dentro, Indiani avrebbe completato la griglia degli under e davanti avrebbe modo di schierare un tridente over, anche se non è da escludere l’opzione dei cinque giovani in campo dall’inizio, come accaduto spesso nelle amichevoli.

ATTACCO – Gaddini (2002), per esempio, è in condizioni smaglianti. Ha velocità, punta l’uomo, crea superiorità numerica. La sua è una candidatura solida per un posto da titolare. Sull’altro versante esterno toccherà a Convitto o Pattarello. L’ex Pianese, brevilineo e rapido, sembra più avanti di condizione rispetto al 10, fisicamente strutturato in modo diverso. E poi c’è il dubbio centravanti: finora né Boubacar Diallo hanno convinto fino in fondo. Il 433 di Indiani richiede una partecipazione costante e schematica della prima punta e senza i giusti automatismi, il rischio è di girare a vuoto sia dentro l’area sia fuori, quando c’è da smistare palla. Da Boubacar è arrivato qualche squillo in più, se non altro per un paio di gol messi dentro e per il pressing affondato con efficacia sui costruttori avversari. Diallo ha un bagaglio tecnico più ampio ma sta faticando a inserirsi nei meccanismi di gioco.

I CAMBI – Le cinque sostituzioni, mai come quest’anno, saranno un’arma da sfruttare appieno. L’Arezzo ha tante alternative over ed è messo benone anche con i ragazzi, specie se stasera arriverà dal mercato un altro 2003 per il reparto offensivo. Molte partite, specie quelle più equilibrate, Indiani potrebbe portarle a casa con la panchina.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine