Cresciuto nel Toro e poi nella Juventus, vanta 2 presenze in A e una in Champions League con i bianconeri. Poi tante stagioni tra i professionisti in piazze importanti come Vercelli, Salerno, Empoli, Modena e Piacenza. “Il mister mi ricorda Sarri. Sapevo di trovare un tecnico preparato, mi ha stupito in positivo”

Luca Castiglia, classe 1989, è il giocatore più anziano in rosa. Ed è stato anche il primo a essere ufficializzato nella campagna acquisti amaranto. Il dg Giovannini utilizzò il suo arrivo come passepartout per convincere tutti gli altri, ammesso che ci fosse da persuaderli. Se uno come Castiglia aveva accettato l’Arezzo in D, significava che il progetto era serio veramente. Cresciuto nel Toro e poi nella Juventus, Castiglia vanta 2 presenze in A e una in Champions League con i bianconeri. Poi tante stagioni tra i professionisti in piazze importanti come Vercelli, Salerno, Empoli, Modena e Piacenza.

In questa intervista, andata in onda nella prima puntata di Amaranto Social Club, ha raccontato l’inizio di campionato con 2 gol, gli snodi più importanti della sua carriera, il rapporto con i compagni di squadra e la soddisfazione di giocare in un ambiente con grandi motivazioni come quello amaranto.

“Ai ragazzi più giovani, specie quelli che giocano nel mio ruolo come Bianchi e Damiani, dico di non accontentarsi mai. A me a un certo punto è successo e invece bisogna alzare l’asticella sempre di più. Indiani? Mi ricorda Sarri. Sapevo di trovare un tecnico preparato, ma mi ha stupito in positivo. Con lui vincere il campionato è più facile”.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine