mister Maccarone (secondo da sinistra) con il suo staff - foto Ghiviborgo

La società lucchese è nata nel 2012 dalla fusione di Ghivizzano e Borgo a Mozzano. Quest’anno ha affidato la panchina a Massimo Maccarone, che è partito con una vittoria e cinque pareggi di fila, senza perdere mai. Domani sarà ancora 433 con Videtta leader della difesa e Signorelli in regia. In attacco mancherà bomber Pera per squalifica

PRIMA VOLTA – Trasferta inedita per l’Arezzo che domani sarà di scena sul sintetico dello stadio Carraia di Ghivizzano dove affronterà i padroni di casa del GhiviBorgo. I biancorossi lucchesi con 8 punti occupano la nona posizione in classifica. Il club è giovane, nato nel 2012 quando avvenne la fusione tra Ghivizzano e Borgo a Mozzano, due storiche società della valle del Serchio. La società è ambiziosa e in breve tempo vorrebbe raggiungere il professionismo: presieduta da Alessandro Remaschi, è all’ottava stagione consecutiva nella massima serie dei dilettanti. Negli anni si è rafforzata e assieme ad altre realtà del territorio come Barga, Gallicano e Fornaci ha realizzato una nuova società di puro settore giovanile, l’Accademy, progetto nato per far crescere e dare opportunità ai tanti giovani della valle. Oltre a ciò, a Ghivizzano, è stata fondata una squadra di terza categoria, allenata dall’ex amaranto Emanuele Venturelli, per permettere a quei ragazzi che volessero continuare a fare sport, di non smettere con il calcio giocato.

BIG MAC IN PANCHINA – In panchina il club ha puntato forte su un esordiente assoluto, ma con un curriculum importante in A e in nazionale, da calciatore, come Massimo Maccarone. Piemontese di Galliate, 43 anni compiuti a settembre, è alla prima esperienza da allenatore dopo che, nel 2020, ha appeso gli scarpini al chiodo, diventando subito collaboratore di mister Silvio Baldini a Carrara fino al suo addio. Proprio l’attuale tecnico del Perugia, presente in tribuna all’esordio stagionale del GhiviBorgo contro il Real Forte Querceta in coppa, è il modello per “Big Mac”, che cerca di far giocare a calcio la sua squadra sfruttando il possesso palla e l’ampiezza del campo.

CALCIO MERCATO – In estate la squadra è stata profondamente rinnovata lasciando partire diversi giocatori tra cui Fazzi, Grea, Sorbo, Lauria e l’ex amaranto Mosti. Tra le file dei garfagnini, tra gli altri, sono arrivati i difensori Videtta e Seminara dalla Pro Livorno, l’ex Carrarese Agyei (Casale) e Signorelli (Turris) in mediana, Andrea Zini, ex di giornata, l’esperto e prolifico Manuel Pera e lo spagnolo Alejandro Mata in attacco. Compagine ad oggi imbattuta in campionato, è reduce da ben cinque pareggi consecutivi: ultimo in ordine di tempo quello nel derby contro il Tau Altopascio (1-1), al termine di una partita equilibrata. Nell’ultima gara giocata al Carraia invece i ragazzi di Maccarone avevano impattato per 0-0 contro il Livorno, recriminando e non poco per un gol annullato a Pera nel finale di gara. Nell’occasione il cannoniere del campionato, 5 reti all’attivo, ha reiterato le proteste, beccandosi il rosso e di conseguenza due giornate di squalifica. Per questo motivo sarà fuori anche contro l’Arezzo.

MODULO E FORMAZIONE – La squadra è ben equilibrata in campo, gioca palla a terra, prova a costruire da dietro e pressa alta. Discreta in avanti (9 reti all’attivo) e ben piazzata dietro (5 i gol subiti) per bocca del proprio allenatore deve migliorare nella fase di possesso, cercando maggiormente la giocata sugli esterni e provare ad essere più incisiva in fase realizzativa: “dobbiamo tirare e non pretendere di arrivare in area piccola con il pallone tra i piedi”. Nonostante l’assenza di Pera, lucchesi che dovrebbero schierarsi con il consueto 433. Antonini (’04) in porta, difesa con a destra Rotunno (’03) e l’intraprendente Seminara sul lato opposto, coppia centrale composta da Videtta e da uno tra Del Dotto e Mukaj, entrambi 2002. In mezzo Signorelli a dettare i tempi con Bachini (’02) e Nottoli ai suoi fianchi. Nel reparto potrebbero trovare spazio dall’inizio o a gara in corso l’esperto Agyei, apparso ancora un po’ in ritardo di condizione, o il 2003 Sgherri. In avanti tridente formato da Bongiorni, 2 reti all’attivo, Zini e Mata con Mancini e De Carlo (’04), sempre subentrato in campionato, come prime alternative.

Franco Signorelli ai tempi della Salernitana

GIOCATORI TOP – Senza Manuel Pera, uno da oltre 300 gol in carriera e lanciato dal dg amaranto Giovannini, otto volte in doppia cifra negli ultimi dieci campionati di D, i giocatori di maggior caratura sono il difensore Alessandro Videtta e il centrocampista Franco Signorelli. Il primo è centrale classe ’92 ex Pontedera, Carrarese, Aglianese, Tuttocuoio e Sangio con oltre 100 presenze in C. Reduce da una stagione non proprio scintillante alla Pro Livorno, in Garfagnana si è ritrovato, tornado su buonissimi livelli. Destro naturale, abile in marcatura e in anticipo, carismatico, è bravo anche nella prima costruzione, difatti la squadra di Maccarone esce spesso e volentieri dalla difesa con le sue giocate. Signorelli, classe ’91, è centrocampista italo-venezuelano nato a Mérida, con all’attivo tre presenze con la nazionale dei Vinotinto. Cresciuto nell’Empoli con cui, quasi un decennio fa, ha conquistato la promozione in A, giocando nel massimo campionato per ben 14 volte e realizzando anche un gol al Cesena. Per lui poi esperienze anche allo Spezia e alla Salernitana, prima di vestire la maglia della Turris, in C, nella scorsa stagione. Centrocampista tecnico, play con buona visione di gioco, ispiratore della manovra dei bianco rossi, predilige la giocata palla a terra, non troppo dinamico, ma di grande personalità e temperamento.