18 punti nelle prime 6 gare, 9 nelle successive 7. 13 gol segnati nei primi 6 turni, 6 negli ultimi 7. 2 gol al passivo fino a un mese fa, 6 nelle 4 partite più recenti. 97 corner calciati, solo 2 tradotti in rete. Le statistiche non mentono, anche se l’attacco amaranto è il quarto del torneo e la difesa resta la migliore del girone
Il primo dato che balza agli occhi riguarda i punti in classifica: l’Arezzo ne aveva conquistati 18 nelle prime 6 giornate, vincendo sempre, e poi ne ha messi insieme 9 nei successivi 7 turni di campionato. Il sorpasso della Pianese, adesso a +5, e la rimonta del Poggibonsi, adesso a -1, si spiegano soprattutto così.
L’altro aspetto statisticamente rilevante è legato ai gol segnati: 13 nelle prime 6 giornate, 6 nelle successive 7, con 3 gare in cui la squadra è rimasta a secco (Ghiviborgo, Ponsacco, Ostiamare). Meglio dell’Arezzo, in termini assoluti, hanno fatto solo Pianese (29 gol), Poggibonsi (29) e Gavorrano (21) ma ciò che preoccupa è che Indiani non abbia trovato nessun giocatore in grado di buttarla dentro con continuità. I migliori marcatori sono Castiglia (una mezz’ala) e Convitto a quota 3. Diallo ha segnato solo 2 volte come Bramante, Gaddini e Risaliti (un difensore). Pattarello è fermo a 1 come Forte (a bersaglio alla prima giornata), Bianchi e Settembrini (in gol su rigore).
Fino a un mese fa, la squadra si è tenuta su grazie al ritmo, alla qualità media degli interpreti e a un reparto difensivo solido, che con 8 gol al passivo resta il migliore del girone. Il trend però è peggiorato pure sotto questo profilo: 2 gol subìti nelle prime 9 giornate, 6 negli ultimi 4 turni. In pratica, la squadra nell’ultimo mese di campionato non ha mai chiuso una gara con la porta inviolata
Quello di ieri subìto da Sbardella è stato il primo gol subìto dall’Arezzo su calcio d’angolo (su 34 contro). Le palle ferme, però, sono uno dei talloni d’achille della squadra: la squadra finora ha calciato 97 corner e ne ha tradotti in gol appena 2, entrambi con Risaliti nel turno d’esordio di Orvieto.
